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lunedì 6 agosto 2012

L.ELETTORALE: DI PIETRO, ABC LAVORANO A NUOVA 'PORCATA'


L.ELETTORALE: DI PIETRO, ABC LAVORANO A NUOVA 'PORCATA'

(ANSA) - ROMA, 6 AGO - ''Parlare di alleanze e coalizioni
senza sapere con quale legge elettorale i cittadini andranno a
votare, significa riempirsi la bocca di parole vuote.
Pero', e' anche vero che chi vuole prefigurare alleanze e
spianare la strada a questo o a quel governo ricorre spesso
proprio a marchingegni elettorali che, invece di essere
neutrali, sono studiati per far pendere la bilancia da una
parte. Quanto a progetti di legge elettorale, il reparto porcate
e' tanto pieno che scoppia''. Lo scrive sul suo blog Antonio Di
Pietro che parla delle norme sulle quali stanno lavorando ''gli
apprendisti stregoni dei partiti maggiori''.
''Tutti - afferma il leader dell' Idv - si sono gia' quasi
messi d'accordo sul fatto che la prossima legge dovra' essere
proporzionale e non si dovranno prendere impegni vincolanti
prima del voto, ne' sulle alleanze, ne' sul premier. Perche'?
Per lasciare ai partiti le mani libere e scippare gli elettori
del diritto di scegliere da chi essere governati. Ci sara' un
premio di maggioranza. Quasi certamente sara' attribuito al
singolo partito, invece che alla coalizione, e sara' del 10%,
forse addirittura del 15%. Perche'? Prima di tutto, perche'
cosi' i partiti non dovranno dire prima con chi si alleeranno
dopo le elezioni. Poi perche', con un premio molto alto, i
partiti maggiori potranno fare una campagna elettorale
ricattatoria con lo slogan del finto voto utile''.
Riguardo alla soglia di sbarramento, che in linea di principio
Di Pietro ritiene giusta ''perche' le esigenze della
rappresentanza democratica devono essere coniugate con quelle
della governabilita''', sostiene che i partiti maggiori stanno
pensando anche a ''un marchingegno tecnico, che consiste nel
disegnare collegi piu' piccoli''. ''Infatti, piu' e' piccolo il
collegio, - spiega Di Pietro - piu' voti ci vogliono per essere
eletti. Per entrare in Parlamento non basterebbe piu' superare
il 4 o il 5%. Bisognerebbe arrivare all'8 o al 9%''.
''Pero', un sistema elettorale che tiene fuori dal Parlamento
forze che stanno intorno al 7 o all'8%, e regala il 10 o il 15%
al primo partito, di democratico - osserva Di Pietro - ha
soltanto il nome. Poi ci sarebbe il motivo per cui tutti
chiedono di cambiare il Porcellum, e cioe' che con quel sistema
i leader di partito si scelgono uno per uno i deputati piu'
obbedienti e gli elettori nemmeno li consultano''. ''Ma, siccome
ai partiti quel sistema piaceva da morire, stanno cercando il
modo per cambiare la forma e salvare la sostanza'', conclude Di
Pietro.(ANSA).

SES
06-AGO-12 16:40 NNNN

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