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martedì 13 novembre 2012

TUMORI: BISTURI VIRTUALE PER IL CERVELLO DEBUTTA ALL'HUMANITAS MILANO


TUMORI: BISTURI VIRTUALE PER IL CERVELLO DEBUTTA ALL'HUMANITAS MILANO =
SUPER-RAGGIO ANTICANCRO E LETTINO ROBOTIZZATO 6D, INVESTIMENTO
HI-TECH DA 5 MLN

Milano, 13 nov. - (Adnkronos Salute) - Interventi precisi al
millimetro per 'bruciare' in poche sedute, fino a dimezzarle rispetto
al passato, forme di tumori al cervello in crescita, ma anche
neoplasie piu' comuni. Al fegato, al polmone, alla prostata.
Assomiglia a un bisturi virtuale affilatissimo e ultra-mirato la nuova
tecnologia radiochirurgica presentata oggi all'Istituto clinico
Humanitas di Rozzano, alle porte di Milano. Una strumentazione 'made
in Usa' che abbina al super-raggio terapeutico, emesso da un potente
acceleratore lineare, un lettino robotizzato in 6D per posizionare il
paziente in modo da abbattere al minimo ogni possibilita' di errore.
Un investimento complessivo stimato in circa 5 milioni di euro fra
macchine, nuova piastra e staff dedicati, che fa dell'Humanitas Cancer
Center (Hcc) una struttura all'avanguardia in Italia e in Europa.

Il 'Novalis Radiosurgery Program', cosi' si chiama il mix
hi-tech illustrato questa mattina presso l'ospedale milanese, e'
infatti disponibile solo in una decina di centri europei. Ed
probabilmente la prima volta in Italia che viene messo a disposizione
in un grande ospedale accreditato, precisano dall'Irccs. La nuova
strumentazione combina l'acceleratore lineare 'TrueBeam STx' - che
eroga dosi elevate di energia in tempi ridotti, permettendo
un'irradiazione piu' intensa e una maggiore efficacia distruttiva -
con il lettino 'ExacTrac', in grado di muoversi in 6 direzioni e di
mantenere sempre il paziente nell'esatta posizione desiderata, grazie
a un sofisticato sistema composto da una telecamera a infrarossi e due
tubi radiogeni interrati. Il tutto si aggiunge alle altre dotazioni
radioterapiche del Cancer Center di Humanitas, un parco macchine a
disposizione di una squadra di circa 35 medici, fisici, tecnici e
infermieri, che operano in un reparto nuovo con 8 ambulatori e 5
bunker per acceleratori lineari.

"Oggi possiamo colpire tumori tecnicamente difficili da trattare
con un altissimo livello di precisione in qualsiasi parte del corpo,
abbattendo al massimo il rischio di danneggiare i tessuti sani
circostanti", assicura Marta Scorsetti, responsabile di Radioterapia e
Radiochirurgia all'Humanitas Cancer Cancer. "Contiamo di poter
arrivare a utilizzare questa nuova apparecchiatura sul 30% circa dei
pazienti - spiega l'esperta all'Adnkronos Salute - in particolare
contro tumori molto piccoli e in stadio iniziale", sempre piu'
numerosi grazie alla diffusione degli screening per la diagnosi
precoce. (segue)

(Opa/Zn/Adnkronos)
13-NOV-12 14:17

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TUMORI: BISTURI VIRTUALE PER IL CERVELLO DEBUTTA ALL'HUMANITAS MILANO (2) =
NUOVE SPERANZE ANCHE PER FEGATO, PANCREAS, PROSTATA E POLMONE

(Adnkronos Salute) - Il campo d'impiego ideale per la nuova
tecnologia acquistata da Humanitas sono i tumori dell'encefalo,
"lesioni profonde vicine a strutture molto delicate che bisogna
preservare", riferisce Scorsetti. Nel distretto testa-collo e' quindi
possibile trattare patologie benigne (nevralgie del trigemino,
neurinomi acustici, meningiomi, adenomi ipofisari) o maligne (tumori
cerebrali primitivi o metastasi, tumori del sistema nervoso periferico
come cordomi e condrosarcomi). "Ma ci sono importanti opportunita' di
impiego anche nella radiochirurgia body: ho appena presentato a Boston
dati, in pubblicazione, su metastasi epatiche inoperabili trattate con
il nostro potente acceleratore lineare. Nel 95% dei casi si e'
ottenuto un controllo locale della malattia, e nella meta' una
remissione totale".

"Abbiamo inoltre avviato un protocollo sulla terapia del tumore
del pancreas per lesioni non trattabili con la chirurgia", continua la
specialista, e "nella maggior parte di questi pazienti si e' avuta una
remissione dei sintomi e un significativo controllo totale di
malattia". Ma i medici si aspettano "risultati interessanti anche da
una metodica di irradiazione per il carcinoma della prostata, che
prevede un trattamento in sole 5 sedute". Come pure "sul polmone o in
generale sul torace, perche' grazie al lettino 6D possiamo anche
minimizzare l'effetto del movimento del paziente mentre respira".

Il trattamento e' gratuito per il malato. "Il paziente - spiega
Scorsetti - arriva con l'impegnativa del medico. Attraverso una Tac e
una risonanza di simulazione noi 'disegniamo' la lesione da colpire;
quindi si procede alla fase preparatoria, con il riposizionamento
ultrapreciso sul lettino, e poi alla terapia vera e propria. Si va da
un minimo di un'unica seduta ambulatoriale, ad esempio per neurinomi
di 1 centimetro, a un massimo di 10-20 sedute per tumori molto
profondi, voluminosi e aggressivi. Comunque la meta' rispetto alle 40
sedute tradizionali". Infine, un altro vantaggio del nuovo approccio
e' "la possibilita' di un dialogo ancora migliore, con scambio di
immagini in network in tempo reale, fra neurochirurgo e
radioterapista. In modo da poter valutare insieme la porzione da
rimuovere con l'intervento e la lesione residua da lasciare
all'irradiazione". (segue)

(Opa/Zn/Adnkronos)
13-NOV-12 14:21

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TUMORI: BISTURI VIRTUALE PER IL CERVELLO DEBUTTA ALL'HUMANITAS MILANO (3) =
MONITO ESPERTA, TECNOLOGIA SI' MA SENZA DIMENTICARE EMPATIA E
DIALOGO

(Adnkronos Salute) - Armando Santoro, direttore di Humanitas
Cancer Center, definisce la nuova apparecchiatura "un passo avanti
importante per i pazienti" che potranno essere trattati "con minor
tossicita' e risultati migliori", anche "per alcune lesioni prima non
trattabili" con la radioterapia. Si tratta inoltre di "un'arma in piu'
nell'arsenale terapeutico del nostro centro, dove specialisti in
discipline differenti (dall'oncologo medico al chirurgo, dal diagnosta
al radioterapista, dall'ematologo allo psicologo) collaborano
strettamente per prendersi cura dei pazienti in modo globale e
personalizzato, con percorsi terapeutici diversi e ritagliati sulla
specificita' dei bisogni. Le nuove tecnologie si inseriscono
all'interno di una strategia globale, che mira a coniugare il
trattamento piu' adatto ed efficace per ogni singolo caso con la
qualita' di vita migliore possibile per il paziente".

Un elemento ancora piu' importante se si considera che, "da qui
a 10 anni - osserva Scorsetti - il 30% della popolazione sara'
anziana, quindi bisognosa di terapie sempre meno invasive". Inoltre,
aggiunge l'esperta, "negli Usa e' stato calcolato che dal 2010 al 2020
aumentera' di oltre un quinto (+22%) il fabbisogno di radioterapia,
specie per tumori a prostata, polmone, stomaco, fegato e ossa. Un
trend legato anche agli screening, che ci permettono di individuare
lesioni molto piccole".

Se la rivoluzione hi-tech offre a medici e malati opportunita'
spesso rivoluzionarie, "c'e' pero' un messaggio che qui in Humanitas
ci e' molto caro: la centralita' e' sempre del paziente che non e' un
insieme di cellule - ammonisce la specialista - bensi' un uomo con
bisogni diversi nelle varie fasi della vita, che cerca innanzitutto
qualcuno di cui potersi fidare, figure di riferimento da ritrovare
ogni volta che torna in ospedale. L'empatia, il dialogo, la conoscenza
profonda del paziente restano quindi la priorita' per un medico. Una
medicina umana e' possibile anche nell'era della tecnologia. Perche'
il malato - avverte - non dovra' mai sentirsi solo dentro una
macchina".

(Opa/Zn/Adnkronos)
13-NOV-12 14:22

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