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giovedì 24 gennaio 2013

INGROIA FIRMA DECALOGO AMNESTY SU DIRITTI


INGROIA FIRMA DECALOGO AMNESTY SU DIRITTI

(ANSA) - ROMA, 24 GEN - Antonio Ingroia firma il decalogo di
Amnesty International sui diritti umani. ''Sono temi di
fondamentale importanza per il futuro del nostro paese''. Il
decalogo prevede: trasparenza delle forze di polizia e
introdurre il reato di tortura (''La legalita' deve essere
rispettata sempre e da tutti''spiega Ingroia) ; fermare il
femminicidio e la violenza contro le donne; protezione dei
rifugiati e sospensione degli accordi con la Libia sul controllo
dell'immigrazione ( ''Una delle colpe piu' gravi di cui si e'
macchiato il governo Berlusconi''); condizioni dignitose e
rispettose dei diritti umani nelle carceri (''Se la civilta' di
un Paese si vede dalle condizioni delle sue carceri il nostro e'
incivilissimo''); lotta all'omofobia (''Anche la lotta contro
l'omofobia e' una questione di ordine tanto culturale quanto
penale. Noi siamo favorevoli all'introduzione di quelle
aggravanti che la destra ha sempre bocciato, ma riteniamo che
combattere l'omofobia voglia dire anche garantire ai gay e alle
lesbiche la possibilita' di sposarsi, adottare figli e accedere
a tutti i diritti legali''.
6. fermare la discriminazione, gli sgomberi forzati e la
segregazione etnica dei rom. ''I rom sono stati spesso un comodo
capro espiatorio per la rabbia dei cittadini di fronte ad una
condizione di insicurezza che era invece conseguenza di
politiche sbagliate e fondi insufficienti per le Forze armate.
Questa tendenza va invertita sia con fondi adeguati per la
sicurezza sia puntando su modelli lungimiranti di assistenza''.
7. creare un'istituzione nazionale indipendente per la
protezione dei diritti umani. ''E' un'ipotesi senz'altro
interessante, a patto che non si trasformi nell'ennesimo
carrozzone costosissimo e utile solo a distribuire consulenze e
prebende. E' necessario valorizzare il ruolo delle associazioni
e delle Organizzazioni non governative per garantire il rispetto
dei diritti umani''.
8. imporre alle multinazionali italiane il rispetto dei
diritti umani. ''In molti Paesi la globalizzazione ha comportato
violazioni clamorose dei diritti umani, in particolare ai danni
dei soggetti piu' deboli, primi fra tutti i bambini. Gli Stati
dovrebbero usare tutti i mezzi a loro disposizione per fermare
questo scempio''.
9. lottare contro la pena di morte nel mondo e promuovere i
diritti umani nei rapporti con gli altri stati. '' Per chi, come
Rivoluzione Civile, si considera partigiano della Costituzione
occorre adoperarsi per garantire il rispetto dei suoi princi'pi
in tutto il mondo. Per noi e' un dovere. E tra questi c'e' il
rifiuto della pena di morte e una concezione della condanna
carceraria non vendicativa ma finalizzata alla
risocializzazione''.
10. garantire il controllo sul commercio delle armi
favorendo l'adozione di un trattato internazionale. ''Non solo
sono d'accordo, ma credo che, oltre a favorire i trattati
internazionali, si debba vigilare sul commercio di armi da parte
delle industrie italiane con la stessa severita' con cui si
fronteggia la criminalita' organizzata''.
(ANSA).

DEL
24-GEN-13 16:53 NNNN
AMNESTY. INGROIA FIRMA APPELLO: NOI PARTIGIANI DEI DIRITTI


(DIRE) Roma, 24 gen. - "Carissimi amici di Amnesty Italia, vi
ringrazio per questa vostra iniziativa, i cui temi sono di
fondamentale importanza per il futuro del nostro Paese. Ho
firmato con convinzione il vostro appello, e qui di seguito
potete trovare le mie risposte alle 10 domande sul rispetto dei
diritti umani, che sono fra le priorita' del programma di
Rivoluzione civile". E' quanto scrive il leader di Rivoluzione
civile, Antonio Ingroia che oggi ha firmato l'appello-decalogo
sui diritti umani di Amnesty international Italia 'Ricordati che
devi rispondere' rivolto a tutti i candidati a premier alle
prossime elezioni politiche.
1. Garantire la trasparenza delle forze di polizia e
introdurre il reato di tortura.
La legalita' deve essere rispettata sempre e da tutti.
Introdurre sia meccanismi che agevolino la trasparenza
nell'operato delle Forze dell'ordine sia il reato di tortura e'
necessario ed e' anche nell'interesse di chi, con grande
sacrificio, difende ogni giorno la legalita'.
2. Fermare il femminicidio e la violenza contro le donne.
In questi anni abbiamo assistito alla crescita di una
devastante cultura sessista. Dobbiamo contrastare con ogni mezzo
la violenza contro le donne sul piano della prevenzione, ma non
bastera' se non sapremo rivoluzionare i criteri culturali
diventati egemoni in questi decenni.
3. Proteggere i rifugiati, fermare lo sfruttamento e la
criminalizzazione dei migranti e sospendere gli accordi con la
Libia sul controllo dell'immigrazione.
Una delle colpe piu' gravi di cui si e' macchiato il governo
Berlusconi e' l'accordo che concedeva alla Libia una licenza di
uccidere purche' tenesse gli immigrati lontano dalle nostre
coste. Quegli accordi devono essere denunciati. La politica dei
respingimenti va respinta una volta per tutte.
4. Assicurare condizioni dignitose e rispettose dei diritti
umani nelle carceri.
Se la civilta' di un Paese si vede dalle condizioni delle sue
carceri il nostro e' incivilissimo. Questa situazione e' in buona
parte conseguenza di alcune leggi sciagurate varate dai governi
Berlusconi. Vanno radicalmente modificate, con la
depenalizzazione di molti reati minori.
5. Combattere l'omofobia e la transfobia e garantire tutti i
diritti umani alle persone Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali,
transgender e intersessuate)
Anche la lotta contro l'omofobia e' una questione di ordine
tanto culturale quanto penale. Noi siamo favorevoli
all'introduzione di quelle aggravanti che la destra ha sempre
bocciato, ma riteniamo che combattere l'omofobia voglia dire
anche garantire ai gay e alle lesbiche la possibilita' di
sposarsi, adottare figli e accedere a tutti i diritti legali.
6. Fermare la discriminazione, gli sgomberi forzati e la
segregazione etnica dei rom.
I rom sono stati spesso un comodo capro espiatorio per la
rabbia dei cittadini di fronte ad una condizione di insicurezza
che era invece conseguenza di politiche sbagliate e fondi
insufficienti per le Forze armate. Questa tendenza va invertita
sia con fondi adeguati per la sicurezza sia puntando su modelli
lungimiranti di assistenza.(SEGUE)

(Com/Vid/ Dire)
16:56 24-01-13

NNNN

AMNESTY. INGROIA FIRMA APPELLO: NOI PARTIGIANI DEI DIRITTI -2-


(DIRE) Roma, 24 gen. - 7. Creare un'istituzione nazionale
indipendente per la protezione dei diritti umani.
E' un'ipotesi senz'altro interessante, a patto che non si
trasformi nell'ennesimo carrozzone costosissimo e utile solo a
distribuire consulenze e prebende. È necessario valorizzare il
ruolo delle associazioni e delle Organizzazioni non governative
per garantire il rispetto dei diritti umani.
8. Imporre alle multinazionali italiane il rispetto dei
diritti umani.
In molti Paesi la globalizzazione ha comportato violazioni
clamorose dei diritti umani, in particolare ai danni dei soggetti
piu' deboli, primi fra tutti i bambini. Gli Stati dovrebbero
usare tutti i mezzi a loro disposizione per fermare questo
scempio.
9. Lottare contro la pena di morte nel mondo e promuovere i
diritti umani nei rapporti con gli altri stati.
Per chi, come Rivoluzione Civile, si considera partigiano
della Costituzione occorre adoperarsi per garantire il rispetto
dei suoi princi'pi in tutto il mondo. Per noi e' un dovere. E tra
questi c'e' il rifiuto della pena di morte e una concezione della
condanna carceraria non vendicativa ma finalizzata alla
risocializzazione.
10. Garantire il controllo sul commercio delle armi favorendo
l'adozione di un trattato internazionale.
Non solo sono d'accordo, ma credo che, oltre a favorire i
trattati internazionali, si debba vigilare sul commercio di armi
da parte delle industrie italiane con la stessa severita' con cui
si fronteggia la criminalita' organizzata.

(Com/Vid/ Dire)
16:56 24-01-13

NNNN
 

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