(ER) BOLOGNA. FURTO ANOMALO A CASA DI NERAZZINI DI 'REPORT'
RUBATI PC, TELECAMERE E MATERIALE VIDEO; PROBABILE INTIMIDAZIONE
(DIRE) Bologna, 15 lug. - Hanno preso le sue due telecamere, i
suoi cinque computer (tra fissi e portatili), i microfoni e tutto
il materiale per montare video, lasciando in casa tanti oggetti
di valore e senza toccare nulla delle analoghe attrezzature del
suo coinquilino nonche' collega. Brutto furto, tra sabato e
domenica, a casa del giornalista Alberto Nerazzini di Report, che
abita in una villa in affitto sui colli bolognesi. I ladri sono
entrati passando da una finestra e hanno agito da professionisti,
lasciando un segno di effrazione molto leggero: gli scuri e le
finestre, che erano chiusi, sono stati aperti. Il 'colpo' e'
stato scoperto ieri sera da Nerazzini, rientrato a casa da una
gita di appena 24 ore sull'Appennino modenese: e' arrivato a casa
poco prima delle 23 e una volta entrato ha avuto la brutta
sorpresa. La casa era totalmente in ordine ma tutto il suo
materiale era sparito. La cosa piu' inquietante, pero', e' che
tanti oggetti di valore presenti in casa non sono stati sfiorati.
E computer e telecamere del giornalista suo collega nemmeno. I
ladri hanno rubato solo i suoi. Uno scenario che sembra lasciare
pochi dubbi sullo scopo intimidatorio del furto.
Nerazzini, al rientro a casa, dopo aver scoperto il furto ha
chiamato la Polizia. Sul posto, dopo una prima 'volante', sono
arrivati gli agenti della Scientifica che nel corso della notte
hanno effettuato i rilievi. Tra oggi e domani il giornalista
provvedera' a fare denuncia. La villa di Nerazzini e'
indipendente, circondata da un giardino e ha un cancello, ma non
e' dotata di telecamere. Dai primi accertamenti, sembra che i
ladri siano passati dal retro (dove il giardino confina con un
campo), infatti e' stata trovata la rete di recinzione
abbassata.(SEGUE)
(Pir/ Dire)
17:10 15-07-13
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DIR0408 3 REG 0 RR1 / BOL
(ER) BOLOGNA. FURTO ANOMALO A CASA DI NERAZZINI DI 'REPORT' -2-
(DIRE) Bologna, 15 lug. - La finestra da cui sono passati invece
affaccia sulla tettoia di un piccolo bagno, e sul muretto sotto
la finestra sono state trovate delle lievi impronte. Nerazzini e'
rimasto molto scosso dall'accaduto, per i contorni anomali e
soprattutto perche' gli e' stato portato via tutto il materiale
per lavorare: "Non posso piu' lavorare. Se mi volevano tagliare
le gambe me le hanno tagliate. Ripartiro', ma mi servira' del
tempo. In quei computer c'erano il mio archivio degli ultimi sei
anni". Ora non ha piu' nulla, ne' telecamere, ne' microfoni (pure
quello di riserva) ne' ottiche e il danno e' anche economico,
perche' le attrezzature erano tutte di altissimo livello.
Non e' la prima volta che Nerazzini subisce atti che hanno
l'aspetto dell'intimidazione: nel 2002 a Roma la sua casa fu
interessata da un incendio di cui non si riusci' mai a dimostrare
con certezza le cause. I ladri che hanno colpito nella villa sui
colli di Bologna hanno agito in uno spazio ristretto, tra sabato
alle 18.30 (quando Nerazzini e' uscito con un'amica in moto per
andare nel modenese) e il suo rientro ieri sera. Di recente,
Nerazzini e' stato in Calabria, a Locri, a seguire un delicato
processo di 'ndrangheta, dove ha fatto interviste e riprese in
aula. E negli ultimi giorni di giugno una televisione canadese
aveva trasmesso una sua inchiesta sulle ramificazioni della
'ndrangheta in Canada, lavoro che aveva avuto molto risalto su
giornali e tg, e che ha suscitato molto scalpore a Toronto, dove
e' stata appena aperta una commissione d'inchiesta. In questi
ultimi giorni, poi, sempre a Toronto ci sono stati per la prima
volta due omicidi legati alla malavita calabrese. Nell'ultimo
mese, infine, Nerazzini aveva cominciato a lavorare anche ad
un'altra inchiesta molto delicata, per cui aveva iniziato a
incontrare persone.
(Pir/ Dire)
17:10 15-07-13
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