NON HANNO TOCCATO LE PENSIONI D'ORO, NON HANNO TOCCATO GLI STIPENDI D'ORO, NON HANNO RIVISTO I VITALIZI D'ORO, NON HANNO RIVISTO I LORO STIPENDI,IN COMPENSO HANNO ACQUISTATO F35 PER 14 MILIARDI DI EURO ED ORA DI NUOVO IL PRELIEVO FORZOSO NEI NOSTRI GIA' SCARNI CONTI????
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GRILLO: LETTA COME AMATO NEL '92, PRELIEVO FORZOSO O DEFAULT
(DIRE) Roma, 18 lug. - "Cosa ci aspetta nei prossimi mesi? La
situazione economica e' simile al 1992 quando Giuliano Amato,
allora presidente del Consiglio, si presento' in televisione per
annunciare una manovra finanziaria di 90.000 miliardi di lire e
l'introduzione dell'Ici. Cosa avvenne allora? Piccolo ripasso:
prelievo forzoso dei conti correnti, svalutazione della lira del
7%, abbandono del Sistema Monetario Europeo (Sme) che limitava
l'oscillazione delle monete in Europa. Il debito pubblico, oggi
come allora, era in crescita esplosiva". E' il quadro
catastrofico che Beppe Grillo disegna dell'Italia in un post dal
titolo 'E se domani...', che vede il premeir Letta con il
berretto da marinaio e sullo sfondo il Titanic che affonda.
Purtroppo, osserva il leader del M5s, "chi non impara dalla
Storia e' condannato a ripeterla e ci aspetta un nuovo '92 con
Capitan Findus Letta nei panni dell'ex tesoriere di Craxi,
Giuliano Amato. Qualcosa pero' e' cambiato, in peggio. Nel '92 il
nostro sistema produttivo era ancora in piedi, non c'erano state
le privatizzazioni selvagge di imprese vitali per lo sviluppo del
Paese, come Telecom, la disoccupazione era sotto controllo. Era
un'altra Italia che si poteva permettere una mazzata fiscale mai
vista prima". (SEGUE)
(Vid/ Dire)
19:19 18-07-13
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GRILLO: LETTA COME AMATO NEL '92, PRELIEVO FORZOSO O DEFAULT -2-
(DIRE) Roma, 18 lug. - Oggi invece, insiste Grillo, abbiamo "il
record del debito pubblico a maggio con 2.074,6 miliardi, con un
aumento di 33,4 miliardi rispetto ad aprile e' sensazionale, da
fine di Pompei. In Europa per gli interessi pagati rispetto al
Pil stiamo peggio di tutti. Nel 2012 abbiamo pagato il 5,4% del
Pil in interessi, piu' della Grecia, 5%, del Portogallo, 4,4%, e
dell'Ungheria, 4,3%. Il fabbisogno annuale dello Stato e' di
circa 800 miliardi di euro, circa 100 se ne vanno in interessi
sul debito. Un euro ogni otto. La corsa del debito e'
irrefrenabile. Non possiamo trasformare la nostra vita in un
mutuo eterno. Gia' ora il costo per famiglia di soli interessi e'
di circa 4.000 euro medi all'anno di tasse".
"Con il ritmo attuale, nel medio termine, tutte le entrate
dello Stato sarebbero destinate al solo pagamento di interessi
sul debito. Dato che questo non e' possibile, l'alternativa, in
assenza di eurobond o di rinegoziazione del debito, e' il
default", conclude.
(Vid/ Dire)
19:19 18-07-13
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M5S: GRILLO, LETTA COME AMATO NEL '92 MA ORA MESSI PEGGIO, VERSO DEFAULT =
CHI NON IMPARA DALLA STORIA E' CONDANNATO A RIPETERLA
Roma, 18 lug. (Adnkronos) - "Cosa ci aspetta nei prossimi mesi?
La situazione economica e' simile al 1992 quando Giuliano Amato,
allora presidente del Consiglio, si presento' in televisione per
annunciare una manovra finanziaria di 90.000 miliardi di lire e
l'introduzione dell'Ici. Cosa avvenne allora? Piccolo ripasso:
prelievo forzoso dei conti correnti, svalutazione della lira del 7%,
abbandono del Sistema Monetario Europeo (Sme) che limitava
l'oscillazione delle monete in Europa. Il debito pubblico, oggi come
allora, era in crescita esplosiva. Purtroppo chi non impara dalla
Storia e' condannato a ripeterla e ci aspetta un nuovo '92 con Capitan
Findus Letta nei panni dell'ex tesoriere di Craxi, Giuliano Amato". Lo
scrive Beppe Grillo sul suo blog, dove posta una fotomontaggio che
ritrae il premier Letta con un cappello da capitano, alle sue spalle
il Titanic che affonda. Per il leader M5S c'e' il rischio concreto di
default
Rispetto a 21 anni fa, riflette Grillo, "qualcosa pero' e'
cambiato, in peggio. Nel '92 il nostro sistema produttivo era ancora
in piedi, non c'erano state le privatizzazioni selvagge di imprese
vitali per lo sviluppo del Paese, come Telecom, la disoccupazione era
sotto controllo. Era un'altra Italia che si poteva permettere una
mazzata fiscale mai vista prima. L'aumento del debito pubblico a
maggio e' passato inosservato, ma il record di 2.074,6 miliardi, con
un aumento di 33,4 miliardi rispetto ad aprile e' sensazionale, da
fine di Pompei.
Il debito e' fuori controllo e gli interessi aumentano con la
svalutazione economica dell'Italla a BBB e con un PIL in caduta
libera, meno 2,4 nel primo semestre e un probabile meno 3 a fine anno.
La diminuzione del pil significa chiusura delle aziende,
disoccupazione e diminuzione delle entrate tributarie". (segue)
(Ile/Ct/Adnkronos)
18-LUG-13 19:27
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