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domenica 23 febbraio 2014

SHOAH: SARFATTI (CDEC), A MAGGIO RISULTATI 'DOSSIER' GIOVANNI PALATUCCI =


SHOAH: SARFATTI (CDEC), A MAGGIO RISULTATI 'DOSSIER' GIOVANNI PALATUCCI =
'ABBIAMO UNA GRANDE RESPONSABILITA' MA CI LIMITIAMO AI FATTI
STORICI, A MARZO NUOVO INCONTRO GRUPPO LAVORO

Roma, 23 feb. - (Adnkronos) - L'obiettivo e' fugare le ombre su
Giovanni Palatucci, lo Schindler d'Irpinia. L'Unione delle Comunita'
Ebraiche Italiane ha promosso ulteriori ricerche sull'opera di
soccorso svolta da Palatucci, dopo le polemiche sull'ultimo questore
reggente di Fiume, morto a Dachau nel 1945 e dichiarato nel 1990
Giusto delle Nazioni per l'opera di soccorso prestata agli ebrei. ''I
lavori sono in corso. Abbiamo una grossa responsabilita', ma la
limitiamo al solo terreno storico. Non siamo 'valutatori di persone',
ma ricostruttori di fatti'', spiega all'Adnkronos lo storico Michele
Sarfatti, direttore della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica
Contemporanea (Cdec Onlus) di Milano, l'ente che su mandato dell'Ucei
sovrintende le ricerche su Palatucci, riconosciuto dalla Chiesa servo
di Dio.

''Per noi -sottolinea Sarfatti- e' importante capire cosa e'
accaduto in tutti questi anni, mentre nel capitolo Palatucci e'
importante anche stabilire perche' fu arrestato e deportato a Dachau.
La sua deportazione rimane un atto criminale, ma vogliamo capire anche
con quale classifica fu deportato. L'uccisione all'arrivo o per
malattie e stenti e' un elemento che permettera' di capire la sua
vicenda di prigioniero dei nazisti''.

''Comprendendo quali sono i problemi da affrontare e le relative
fonti documentarie -prosegue lo storico- stiamo studiando i documenti,
riflettendoci insieme''. Il gruppo di lavoro si e' gia' riunito due
volte, ''il prossimo incontro si terra' nella seconda meta' di marzo.
Il lavoro dovrebbe terminare a maggio -spiega- a fine aprile faremo il
punto. Dopo questo, scriveremo una relazione conclusiva, elencando i
punti che abbiamo approfondito''. (segue)

(Red/Ct/Adnkronos)
23-FEB-14 16:36

SHOAH: SARFATTI (CDEC), A MAGGIO RISULTATI 'DOSSIER' GIOVANNI PALATUCCI (2) =
NON DOBBIAMO GIUDICARE MA RICOSTRUIRE, CARENZA DI STUDI SU AREA
FIUMANA

(Adnkronos) - I sette esperti coordinati da Sarfatti sono Mauro
Canali (Universita' di Camerino), Matteo Luigi Napolitano (Universita'
degli Studi Guglielmo Marconi), Marcello Pezzetti (Fondazione Museo
della Shoah di Roma), Liliana Picciotto (responsabile ricerche
storiche della Fondazione Cdec), Micaela Procaccia (dirigente della
Direzione generale per gli archivi del ministero dei Beni e delle
Attivita' Culturali e del Turismo), Susan Zuccotti (Centro Primo Levi,
New York).

''Il nostro -rimarca Sarfatti- e' un contributo per fare
chiarezza sull'intera vicenda degli ebrei a Fiume e sul caso
Palatucci. Individuiamo tappa per tappa dei punti, e poi si aprono
altre vicende da chiarire. A noi interessano i fatti accaduti: la
commissione non e' tenuta a dare alcun tipo di giudizio etico-morale
sulla persona Palatucci. Siamo una commissione di storici e
archivisti, ciascuno con approccio diverso. Ci interessa fare il punto
su cio' che viene fuori dalla carte e dalla ricostruzioni storiche.
Non dobbiamo giudicare ma ricostruire, nella misura in cui e'
possibile'', sottolinea ncora il direttore del Cdec.

''I punti controversi sono vari -sottolinea Sarfatti- alla base
c'e' una carenza di studi sull'area fiumana. Non e' una carenza in
assoluto, ma relativa, dovuta al continuo cambio di stato e di
appartenenze dell'area del Carnaro, che ha reso complicate le ricerche
e creato difficolta' per i ricercatori che non sono di lingua. C'e'
uno stato meno avanzato degli studi sui cio' che e' avvenuto a Fiume,
e stiamo cercando di colmare questo ritardo, in sei mesi faremo il
possibile''. (segue)

(Red/Ct/Adnkronos)
23-FEB-14 16:42

SHOAH: SARFATTI (CDEC), A MAGGIO RISULTATI 'DOSSIER' GIOVANNI PALATUCCI (3) =
MEMORIALE OLOCAUSTO YAD VASHEM HA CONFERMATO TITOLO DI GIUSTO
FRA LE NAZIONI

(Adnkronos) - ''Indicheremo tutti i documenti studiati -assicura
Sarfatti- l'intenzione e' quella di dare conto, in modo pubblico e
nella maniera piu' ampia possibile dei risultati raggiunti''. Il
cammino e' impervio, come le pietre di Fiume, la citta' delle scelte.
''Stiamo studiando per capire cosa e' accaduto in tutti i capitoli di
questa storia -fa notare lo storico- nel periodo 1938-'39 profughi
dell'Europa centrale arrivano a Fiume cercando di imbarcarsi per la
Palestina, mentre dal '40-43 ci sono internamenti di ebrei in campi di
concentramento al Sud. Nel periodo '41-43 ebrei profughi della Croazia
divenuta indipendente cercano di raggiungere Fiume, e poi c'e' il
periodo delle retate gestite dalla polizia nazista nel '43-45''.

Pochi giorni fa, il Memoriale dell'Olocausto Yad Vashem di
Gerusalemme, tramite il suo eminente membro della presidenza, David
Cassuto, ha confermato a Giovanni Palatucci il titolo di 'Giusto fra
le Nazioni'. La notizia, di cui si e' occupato anche l'Osservatore
Romano, e' stata data il 15 febbraio da 'Avvenire' con un articolo di
Angelo Picariello dedicato all'intervista sul caso Palatucci
rilasciata dallo scrittore e storico della Shoah Roberto Malini a
Nazareno Giusti, per il quotidiano online 'Lo Schermo'.

Intervista cui ha fatto seguito la lettera che Cassuto ha
inviato a Malini, dopo aver letto le considerazioni dello scrittore
milanese sul caso Palatucci. "Non c'e' nessuna novita', o presunta
tale, che giustifichi un processo di revisione del riconoscimento di
Giusto fra le Nazioni' conferito a Giovanni Palatucci il 12 settembre
1990", ha affermato Cassuto nella sua missiva, sottolineando come
nell'intervista a Malini "domande e risposte convincono pienamente
dell'eroismo e della grandezza dei Palatucci". (segue)

(Red/Ct/Adnkronos)
23-FEB-14 16:47

SHOAH: SARFATTI (CDEC), A MAGGIO RISULTATI 'DOSSIER' GIOVANNI PALATUCCI (4) =
CENTRO PRIMO LEVI DI NEW YORK MISE IN DISCUSSIONE AZIONI EROICHE
DEL POLIZIOTTO

(Adnkronos) - Il responsabile per la comunicazione della
presidenza dello Yad Vashem associa nel giudizio sul questore
Palatucci anche la figura dello zio, monsignor Giuseppe Maria
Palatucci, vescovo di Campagna, in provincia di Salerno, il quale
partecipo' all'opera di salvataggio "attraverso l'assistenza agli
ebrei trattenuti nel campo di internamento del suo paese".

Nel 2013 il Centro Primo Levi di New York mise in discussione le
azioni eroiche del poliziotto di Fiume a tutela degli ebrei, facendo
emergere che Palatucci sarebbe stato addirittura un presunto
collaboratore nazista, tanto da partecipare alla deportazione degli
ebrei nel campo di Auschwitz.

"Sono orgoglioso del fatto che il prof. Cassuto e il Museo Yad
Vashem abbiano confermato a Palatucci il titolo di Giusto fra le
Nazioni," ha commentato Roberto Malini, "in base alle conclusioni che
esprimo nell'intervista che ho rilasciato a Nazareno Giusti. Le prove
delle azioni compiute dal poliziotto di Fiume e dallo zio vescovo
Giuseppe Maria sono numerose e inoppugnabili".

(Red/Ct/Adnkronos)
23-FEB-14 16:51

SHOAH: PALATUCCI, DALL'IRPINIA A DACHAU, VITA EROICA DEL QUESTORE DI FIUME/SCHEDA =
(RIF.: 'SHOAH: SARFATTI (CDEC), A MAGGIO RISULTATI 'DOSSIER'
GIOVANNI PALATUCCI')

Roma, 23 feb. - (Adnkronos) - Nato a Montella, in alta Irpinia,
il 31 maggio 1909, Giovanni Palatucci nel 1938, alla promulgazione
delle leggi razziali, era in servizio presso l'ufficio stranieri della
questura di Fiume. Palatucci salvo' la vita a piu' di 5 mila ebrei.
Nel '36 Palatucci entra in polizia e viene assegnato alla Questura di
Genova. Nel '37 arriva a Fiume, allora italiana, con l'incarico di
responsabile dell'Ufficio stranieri.

Con l'emanazione delle leggi razziali, si schiero' dalla parte
degli ebrei e di quanti, in fuga dai Paesi occupati dai tedeschi,
transitavano in Istria. Palatucci salvo' migliaia di ebrei e
perseguitati, che ogni stratagemma inviava nei Paesi liberi o nel
campo di raccolta di Campagna (Salerno) dove era vescovo lo zio,
Giuseppe Maria Palatucci . Nel febbraio del '44 divenne questore
reggente di Fiume e garante istituzionale dell'Italia in quell'area.
La Questura della citta', con i suoi 300 uomini, divenne un punto di
riferimento per i perseguitati.

Il precipitare degli eventi dopo l'8 settembre del '43, vide
Giovanni Palatucci reggere la questura di Fiume. Un anno dopo fu
arrestato dalla Gestapo e condannato a morte, ma la pena gli fu
commutata nel carcere a vita. Trascorse due giorni nel carcere di
Trieste e da li' fu tradotto nel campo di sterminio di Dachau, dove
mori' il 10 febbraio 1945. Non aveva ancora 36 anni.

(Red/Ct/Adnkronos)
23-FEB-14 16:55


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