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martedì 25 marzo 2014

AIDS: SCIENZIATI, FARMACI NON RIESCONO A RISVEGLIARE SERBATOI HIV DORMIENTI =


AIDS: SCIENZIATI, FARMACI NON RIESCONO A RISVEGLIARE SERBATOI HIV DORMIENTI =
 STRATEGIA MESSA A PUNTO PER PERMETTERE ELIMINAZIONE RESIDUI
VIRUS DAL CORPO

 Milano, 23 mar. (Adnkronos Salute) - (Embargo alle 19) - Ci
hanno provato gli scienziati della Johns Hopkins University, ma i
farmaci che speravano avrebbero 'risvegliato' serbatori dormienti di
Hiv all'interno delle cellule T del sistema immunitario - una
strategia messa a punto per invertire la latenza e rendere le cellule
vulnerabili alla distruzione - non sono riusciti nell'impresa. I
composti non hanno superato le prove di laboratorio su alcuni globuli
bianchi prelevati direttamente da pazienti infetti.

 "Nonostante le nostre grandi speranze, nessuno dei composti che
abbiamo testato su cellule infettate dall'Hiv ha attivato il virus
latente", dice Robert F. Siliciano, professore di medicina alla Johns
Hopkins University School of Medicine a ricercatore dell'Howard Hughes
Medical Institute.

 Siciliano e' l'autore senior di un rapporto sui risultati
deludenti dello studio, pubblicato online su Nature Medicine. L'idea
accarezzata dagli esperti era che un singolo agente 'invertitore' di
latenza avrebbe permesso di 'stanare' l'Hiv che si nasconde nelle
cellule di pazienti, in cui la carica virale e' essenzialmente non
rilevabile con esami del sangue. Mentre e' inattivo, l'Hiv dormiente
si nasconde nelle cellule, ma non si replica nelle quantita'
necessarie per produrre proteine che possono essere riconosciute dalle
difese dell'organismo. Senza questo riconoscimento, il sistema
immunitario non puo' eliminare l'ultimo residuo di Hiv dal corpo.
(segue)

 (Lus/Zn/Adnkronos)
23-MAR-14 18:04
AIDS: SCIENZIATI, FARMACI NON RIESCONO A RISVEGLIARE SERBATOI HIV DORMIENTI (2) =
 ORA SI TENTERA' CON COMBINAZIONE COMPOSTI

 (Adnkronos Salute) - E l'attuale trattamento con antiretrovirali
(HAART) non ha come obiettivo l'Hiv dormiente. Gli studi hanno da
tempo dimostrato che questi piccoli serbatoi possono essere riaccesi
se un paziente smette di prendere i farmaci, un fenomeno che ha
dimostrato di essere il principale ostacolo a una cura. Modelli di
laboratorio di cellule infettate da Hiv latente avevano suggerito che
alcuni composti potevano invertire la latenza e risvegliare le cellule
infette quel tanto che basta per renderle vulnerabili
all'eradicazione, spiega lo scienziato.

 L'obiettivo del nuovo studio e' stato quello di confrontare i
vari agenti che mettono la retromarcia alla latenza retromarcia sulle
cellule prelevate dai pazienti, attaccati a una macchina che separava
i globuli bianchi reimmettendo nel loro organismo solo quelli rossi.
"La sorpresa e' stata che nessuno di questi in realta' ha funzionato",
conclude il ricercatore Greg Laird, coautore dello studio. Gli
scienziati non si arrendono, e il prossimo passo sara' quello di
studiare i farmaci in combinazione. Non solo: Laird spiega che gli
esperimenti hanno portato a sviluppare test piu' sensibili per testare
la riattivazione del virus. Non tutto il lavoro, dunque, finira'
'cestinato'.

 (Lus/Zn/Adnkronos)
23-MAR-14 18:08

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