SALUTE. CURARE MALATTIE CRONICHE È LUSSO: COSTI E DISAGI A LAVORO
EXPOSANITÀ E CITTADINANZATTIVA SU PROBLEMA DEL 38% POPOLAZIONE
(DIRE) Roma, 25 mar. - Avere una o piu' patologie croniche o
rare, o accudire una persona malata e' diventato oggi un lusso. I
costi diretti e indiretti della malattia risultano infatti
insostenibili per un numero crescente di pazienti e di famiglie.
Questa la fotografia scattata da Exposanita' (Bologna 21-24
maggio 2014), l'unica manifestazione in Italia dedicata al
servizio della sanita' e dell'assistenza e Cittadinanzattiva, il
movimento di partecipazione civica per la promozione e la tutela
dei diritti dei cittadini e dei consumatori.
Una situazione, quella delle malattie croniche e rare, che in
Italia coinvolge secondo l'Istat quasi il 38% della popolazione,
afflitta da almeno una patologia cronica, mentre il 20% dichiara
di avere almeno due patologie, con forti ripercussioni a livello
economico e sociale. Nel dettaglio, il 16,7% degli italiani
soffre di ipertensione e il 16,4% di artrosi o artrite, mentre le
allergie interessano un cittadino su 10. Seguono osteoporosi
(7,4%), bronchite cronica o asma bronchiale (5,9% ) e diabete
(5,4%). L'impatto e' forte, tanto che in Italia, secondo il
rapporto 2013 'Permesso di cura', l'84% degli aderenti al
Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici di
Cittadinanzattiva dichiara che i pazienti non riescono a
conciliare l'orario di lavoro con le esigenze di cura e
assistenza, al punto che hanno ricevuto segnalazioni di
licenziamenti o mancato rinnovo del rapporto lavorativo, che nel
63% dei casi riguardavano persone con patologie croniche e
invalidanti e nel 41% dei casi i familiari che li assistono.
Critici anche i dati relativi ai costi dell'assistenza non
garantita dal Servizio sanitario nazionale, troppo onerosa per il
54% degli intervistati, cosi' come la distanza tra l'abitazione e
il luogo di cura (41%).(SEGUE)
(Com/Wel/ Dire)
12:14 25-03-14
SALUTE. CURARE MALATTIE CRONICHE È LUSSO: COSTI E DISAGI A LAVORO -2-
(DIRE) Roma, 25 mar. - Proprio sulla necessita' di una sanita'
diffusa e radicata sul territorio per quanto riguarda
l'assistenza, Exposanita' ospitera' sabato 23 maggio il convegno
di Cittadinanzattiva 'Lo spostamento sul territorio delle
attivita' di prevenzione, diagnostica e terapia, correlate al
tema delle malattie croniche e rare' per analizzare e confrontare
le diverse modalita' in cui si esprime l'assistenza sanitaria,
alla luce del fatto che ben l'80% delle associazioni dichiara che
i pazienti rinunciano all'assistenza soprattutto per quanto
riguarda la riabilitazione (63%), l'accesso ai farmaci (37%), gli
esami di controllo (37%) e l'assistenza domiciliare (33%). "Lo
spostamento verso il territorio dei percorsi di cura ed
assistenza- dichiara Marilena Pavarelli, project manager di
Exposanita'- e' una dinamica che la manifestazione ha sostenuto
negli anni nel contribuire ad affermare un modello policentrico
della sanita' che affianchi al tema della cura quello
dell'assistenza. Un modello che puo' reggersi soltanto attraverso
un'attenta organizzazione dei servizi ed un'adeguata formazione
del personale, elementi questi da sempre al centro delle
attivita' formative che anche in questa edizione
caratterizzeranno Exposanita'".
Per molti cittadini, come racconta il rapporto di
Cittadinanzattiva, l'estremo risultato delle difficolta' sociali
ed economiche legate ad una patologia cronica e' il nascondere la
patologia stessa in alcuni contesti, fra cui quello lavorativo:
se il 49% evita di prendere sul lavoro permessi per cura, il 43%
nasconde la propria patologia e il 40% si accontenta di eseguire
un lavoro non adatto alla propria condizione, il 60% dichiara
inoltre di aver avuto difficolta' nella concessione dei permessi
retribuiti e il 45% nella concessione del congedo retribuito di
due anni. Un quadro ancor piu' negativo se si considera quanto i
costi relativi a malattie croniche e rare hanno gravato sulle
famiglie. In particolare, come rileva l'ultimo rapporto Ceis
sanita' , in Italia l'assistenza ad anziani e disabili e' costata
in media, alle famiglie che ne hanno fatto richiesta, 5.832 euro
all'anno, mentre le visite specialistiche hanno richiesto
l'esborso di 1.374 euro. Le protesi sono costate 1.211 euro, i
farmaci 981 euro e il ricorso a servizi ausiliari e' costato
1.938 euro.
(Com/Wel/ Dire)
12:14 25-03-14
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