ANSA-BOX/ Da ex generali a ex magistrati, stop cumulo pensioni
Arriva tetto massimo a 311.000 euro, colpiti anche vitalizi
(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Il tetto era arrivato con la legge di
stabilita' di fine 2013, ma mancava ancora la circolare
attuativa. Con la firma del ministro della P.A, Marianna Madia,
diventa efficace il limite massimo a 311.000 euro per le somme
che lo Stato puo' versare ad un singolo' dipendente pubblico'. E'
lo stipendio previsto per il primo presidente della Corte di
Cassazione, che rappresenta per legge il tetto massimo per tutti
i manager pubblici, il cui importo viene rivalutato annualmente
La misura colpira' diversi 'grand commis' di Stato che, dopo
che dopo la pensione assumono incarichi pubblici e che da ora in
poi non potranno piu' cumulare interamente pensione e
retribuzione. Non sono infatti rari i casi di prefetti, alti
dirigenti dello Stato, generali delle Forze armate e di Polizia
e consiglieri parlamentari di Camera e Senato, ma anche di ex
parlamentari e amministratori locali che, una volta andati in
pensione dalla loro amministrazione di appartenenza, hanno
ricevuto un nuovo lavoro nel pubblico: ad esempio venendo
nominati magistrati del Consiglio di Stato e della Corte dei
conti, ma anche commissari straordinari di enti ed
amministrazioni pubbliche, o coloro che assumono incarichi ai
vertici della pubblica amministrazione.
Fino ad ora hanno avuto il diritto di cumulare per intero la
loro pensione con l'intera retribuzione relativa al nuovo
incarico. La disposizione contenuta nell'ultima legge di
stabilita' prevede che tali principi debbano applicarsi anche
negli organi costituzionali nel rispetto dei loro ordinamenti,
allo stesso tempo, sempre dal testo approvato nel dicembre
scorso, il tetto non si applica ai contratti e agli incarichi in
corso fino alla scadenza, ma soltanto a quelli nuovi nel settore
pubblico. E colpisce anche gli ex parlamentari nazionali e
regionali che percepiscono un vitalizio.(ANSA).
BAC
25-MAR-14 19:17 NNNN
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