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martedì 15 aprile 2014

Salute: in Dna mitocondriale segreto longevita', studio italiano =


Salute: in Dna mitocondriale segreto longevita', studio italiano =
(AGI) - Modena, 14 apr. - E' nel Dna mitocondriale il segreto
della longevita'. A questa affascinante conclusione, che
potrebbe segnare una svolta per la qualita' della vita della
popolazione anziana, e' giunto uno studio tutto emiliano sul
ruolo del Dna mitocondriale circolante come causa
dell'infiammazione cronica che si associa al processo di
invecchiamento. Lo studio - coordinato da Andrea Cossarizza
dell'Universita' di Modena e Reggio Emilia e da Claudio
Franceschi dell'Univerista' di Bologna e portato avanti in
prima persona da Marcello Pinti dell'Universita' di Modena e
Reggio Emilia - si e' svolto nell'ambito del progetto Europeo
EU-GEHA ed e' stato finanziato in parte anche dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Vignola. (AGI)
Red/Gav (Segue)
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Salute: in Dna mitocondriale segreto longevita', studio italiano (2)=
(AGI) - Modena, 14 apr. - La ricerca ha visto coinvolti, oltre
ai gruppi di ricercatori modenesi-reggiani e bolognesi, anche
un gruppo dell'Universita' degli studi di Firenze, il
Dipartimento di Patologia Clinica del Nuovo Ospedale S.
Agostino-Estense di Baggiovara di Modena, diretto dal dott.
Tommaso Trenti, il CNR di Pisa e l'Istituto Superiore di
Sanita' di Roma. Immediato l'interesse della comunita'
scientificia internazionale per questa scoperta, tanto che lo
European Journal of Immunology sul numero in uscita a maggio
pubblichera' lo studio. "Non c'e' dubbio che questa scoperta
scientifica - ha affermato il Rettore dell'Universita' degli
studi di Modena e Reggio Emilia, Angelo O. Andrisano -
dischiude le porte a nuove froniere di ricerca e terapeutiche.
Non si e' trovato il mitico elisir di lunga vita, ma certamente
sapere di piu' del nostro sistema immunitario e dei meccanismi
fisiologici che conducono all'invecchiamento consente di far
progredire le terapie rivolte agli anziani. Vedere che gli
autori di questa scoperta sono ricercatori del nostro ateneo ci
riempie di soddisfazione e fa comprendere come la capacita' di
fare ricerca di eccelleenza non e' prerogativa solo di atenei
italiani piu' noti o dei grandi atenei stranieri. UNIMORE come
rivela questo studio e' ormai pienamente integrata nel circuito
della migliore ricerca internazionale". (AGI)
Red/Gav (Segue)
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Salute: in Dna mitocondriale segreto longevita', studio italiano (3)=
(AGI) - Modena, 14 apr. - In un arco di tempo che va dal 2006
al 2013 i ricercatori coinvolti hanno prima raccolto il plasma
e, quindi, quantificato il DNA mitocondriale presente nel
plasma di 831 soggetti sani di diverse nazionalita' europee, di
eta' compresa da uno a 104 anni, fra cui 429 individui
appartenenti a "fratrie" (ovvero coppie di fratelli o sorelle)
oltre i 90 anni. Le informazioni raccolte hanno consentito di
scoprire che con il processo di invecchiamento aumenta la
quantita' di DNA mitocondriale circolante nel plasma e,
studiando le famiglie di persone molto anziane, che esiste un
forte controllo genetico di tale livello. "Il Dna
mitocondriale, che deriva appunto dai mitocondri, organelli
deputati alla produzione di energia in pressoche' ogni cellula
del nostro organismo, viene rilasciato nella circolazione - ha
spiegato Cossarizza - quando una cellula muore e di conseguenza
si rompe. Questo DNA ha una forma particolare, del tutto
diversa dal Dna presente nel nucleo, dal momento che i
mitocondri sono organelli derivati dalla fusione di cellule
batteriche con cellule nucleate, avvenuta qualche miliardo di
anni fa, e hanno mantenuto la loro originale caratteristica
genetica. Quando il sistema immunitario avverte la presenza di
questo Dna circolare, di derivazione 'batterica', innesca un
processo di infiammazione che tende ad automantenersi". (AGI)
Red/Gav (Segue)
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NNN
Salute: in Dna mitocondriale segreto longevita', studio italiano (4)=
(AGI) - Modena, 14 apr. - Questo ha consentito al gruppo
modenese di scoprire che le cellule deputate alle difese
immunitarie contro agenti patogeni, quando vegnono a contatto
con il Dna mitocondriale, sono anche in grado di produrre le
molecole che prima innescano e, poi, mantengono i processi
infiammatori. Questi processi infiammatori sono strettamente
associati al processo di invecchiamento e sono oggi
universalmente riconosciuti come la base della teoria
dell'"inflammaging", ovvero dell'infiammazione come causa
fondamentale delle modificazioni di eta', associate della
funzionalita' dell'organismo. La capacita' di controllare la
produzione e il rilascio di Dna mitocondriale da una lato, i
suoi effetti dall'altro sono quindi la nuova chiave di lettura
del come e perche' si invecchia."Queste osservazioni - ha
commentato Cossarizza - aprono nuove prospettive sia
all'interpretazione di moltissimi fenomeni biologici legati al
processo di invecchiamento, sia allo sviluppo di nuove
strategie (terapeutiche ma anche comportamentali) per
migliorare lo stato di salute della persona anziana". "E'
davvero una soddisfazione che da parte di ricercatori nostro
dipartimento - ha sottolineato il prof. Anto De Pol, direttore
del dipartimento Chirurgico, Medico, Odontoiatrico e di Scienze
Morfologiche con interesse Trapiantologico, Oncologico e di
Medicina Rigenerativa - si conducano studi tanto avanzati
nell'ambito dell'aging che hanno l'obiettivo di migliorare la
qualita' della vita degli anziani". (AGI)
Red/Gav
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