Translate

martedì 15 aprile 2014

SALUTE. ESAME PRESENZA RAME NEL SANGUE PREDICE RISCHIO ALZHEIMER


SALUTE. ESAME PRESENZA RAME NEL SANGUE PREDICE RISCHIO ALZHEIMER
STUDIO DI UNIVERSITÀ CATTOLICA, GEMELLI E FATEBENEFRATELLI

(DIRE) Roma, 14 apr. - Ricercatori dell'universita'
Cattolica-policlinico Gemelli di Roma e ospedale Fatebenefratelli
di Roma (fondazione Fatebenefratelli, AFaR) e Irccs istituto
centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli Brescia, hanno
sviluppato e testato con successo un test del sangue per predire
il rischio di ammalarsi di Alzheimer misurando le concentrazioni
plasmatiche di rame nel sangue di soggetti a rischio. Si tratta
di un metodo brevettato, attualmente non disponibile in altri
laboratori di analisi perche' misura esclusivamente il rame
'libero' (non legato a proteine) nel sangue e quindi capace di
circolare fino al cervello ed andare a danneggiarlo. L'esame e'
gia' disponibile anche presso il Policlinico Gemelli.
Questo traguardo e' stato ottenuto da una ricerca iniziata
presso il Fatebenefratelli, coordinata dal professor Paolo Maria
Rossini, ora direttore dell'istituto di Neurologia del
Policlinico Gemelli, grazie a uno studio di cui e' responsabile
la dottoressa Rosanna Squitti, ricercatrice della Fondazione
Fatebenefratelli. Il test e' stato convalidato in un lavoro
appena pubblicato sulla rivista Annals of neurology,
sperimentandolo su un gruppo di 141 soggetti ad alto rischio di
ammalarsi di Alzheimer in quanto gia' colpiti da 'lieve declino
cognitivo' (un disturbo della memoria che puo' spesso essere
l'anticamera dell'Alzheimer). Tutti i soggetti, sui quali e'
stato eseguito il test del rame con un semplice prelievo di
sangue, sono stati monitorati mediamente per quattro anni per
vedere chi sviluppava la malattia di Alzheimer e chi no. Si noti
che l'innovazione di questo test consiste nella possibilita' di
misurare la quota di rame definito come 'rame
non-ceruloplasminico', che si muove cioe' liberamente e raggiunge
piu' facilmente il cervello.(SEGUE)
(Com/Wel/ Dire)
11:46 14-04-14

SALUTE. ESAME PRESENZA RAME NEL SANGUE PREDICE RISCHIO ALZHEIMER -2-


(DIRE) Roma, 14 apr. - Lo studio dimostra che chi ha
concentrazioni plasmatiche di rame libero superiori alla soglia
massima dei soggetti sani ha un rischio circa triplicato di
ammalarsi di Alzheimer, a parita' di livello di declino cognitivo
presente al momento del prelievo. In altri termini, il rischio di
sviluppare l'Alzheimer e' di circa 3 volte piu' alto (triplicato)
nei soggetti con molto rame 'non-ceruloplasminico' nel sangue
rispetto a quelli con una concentrazione normale di questo
metallo.
Il morbo di Alzheimer e' la forma piu' frequente di demenza
senile: e' una grave malattia neurodegenerativa dalle origini
complesse, legata all'accumulo di frammenti di proteina
beta-amiloide nel cervello, frammenti che intossicano e uccidono
i neuroni in aree chiave per memoria e apprendimento. "Pensiamo
che in circa il 60% dei casi di Alzheimer il rame svolga un ruolo
significativo nei processi patologici alla base della malattia",
afferma il professor Rossini. "Il rame arriva nel cervello e qui
potrebbe reagire con i frammenti di beta-amiloide- spiega la
dottoressa Squitti- provocando stress ossidativo e rendendo quei
frammenti tossici, come gia' peraltro dimostrato da molti studi
su modelli animali".
Il prossimo passaggio - e gli scienziati stanno gia'
conducendo questo studio grazie anche a finanziamenti del
Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) - sara' quello di vedere
se, riducendo il rame 'non-ceruloplasminico' nel sangue di
soggetti a rischio con strategie ad hoc, particolari regimi
dietetici e altri interventi, si riduce la loro probabilita' di
ammalarsi. Lo studio durera' due anni e i primi risultati sono
attesi per il 2017.
(Com/Wel/ Dire)
11:46 14-04-14

NNNN

Nessun commento: