Usa: falsifica 1.300 mammografie per evitare troppo lavoro
Infermiera condannata a 6 mesi di carcere
(ANSA) - NEW YORK, 27 APR - Ha falsificato i referti di 1.300
mammografie entrando nel sistema dell'ospedale con le
credenziali dei medici perche' era rimasta indietro nel suo
lavoro e voleva evitare il lungo e necessario processo richiesto
per la lettura degli esami da parte dei radiologi. A confessare,
l'ex infermiera americana Rachael Raprager, condannata ora a
scontare sei mesi di carcere. Una pena non sufficiente per
quello che ha fatto, secondo le donne vittime della
falsificazione.
Il caso e' inizialmente emerso nel 2010 quando una delle
donne dichiarata sana per colpa degli esami truccati da
Rapraeger e' tornata in ospedale chiedendo spiegazioni, dato che
una nuova mammografia a soli tre mesi di distanza le aveva
rivelato chiaramente la presenza di un cancro. Lo staff medico
dell'ospedale ha avviato delle indagini interne per cercare di
capire l'accaduto. E le indagini hanno rivelato che il nome del
medico a cui era stata attribuita la diagnosi sbagliata non era
in realta' in servizio quando il referto era stato emesso.
L'attenzione e' caduta quindi su Rapraeger, che ha confessato di
aver manomesso lei gli atti ed e' stata licenziata. Alla polizia
l'infermiera ha detto di essere consapevole che la sua azione
era stata sbagliata, ma di non aver pensato alle conseguenze.
Questo, d'altronde, era stato solo il primo caso. Nel corso
del tempo ne sono emersi altri: fra l'aprile del 2008 e il 2010
circa 1.300 in tutto, dei quali almeno 10 positivi.(ANSA).
DRZ
27-APR-14 20:04 NNNN
Infermiera condannata a 6 mesi di carcere
(ANSA) - NEW YORK, 27 APR - Ha falsificato i referti di 1.300
mammografie entrando nel sistema dell'ospedale con le
credenziali dei medici perche' era rimasta indietro nel suo
lavoro e voleva evitare il lungo e necessario processo richiesto
per la lettura degli esami da parte dei radiologi. A confessare,
l'ex infermiera americana Rachael Raprager, condannata ora a
scontare sei mesi di carcere. Una pena non sufficiente per
quello che ha fatto, secondo le donne vittime della
falsificazione.
Il caso e' inizialmente emerso nel 2010 quando una delle
donne dichiarata sana per colpa degli esami truccati da
Rapraeger e' tornata in ospedale chiedendo spiegazioni, dato che
una nuova mammografia a soli tre mesi di distanza le aveva
rivelato chiaramente la presenza di un cancro. Lo staff medico
dell'ospedale ha avviato delle indagini interne per cercare di
capire l'accaduto. E le indagini hanno rivelato che il nome del
medico a cui era stata attribuita la diagnosi sbagliata non era
in realta' in servizio quando il referto era stato emesso.
L'attenzione e' caduta quindi su Rapraeger, che ha confessato di
aver manomesso lei gli atti ed e' stata licenziata. Alla polizia
l'infermiera ha detto di essere consapevole che la sua azione
era stata sbagliata, ma di non aver pensato alle conseguenze.
Questo, d'altronde, era stato solo il primo caso. Nel corso
del tempo ne sono emersi altri: fra l'aprile del 2008 e il 2010
circa 1.300 in tutto, dei quali almeno 10 positivi.(ANSA).
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