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lunedì 21 luglio 2014

G8: AMNESTY, MANCANO ANCORA RESPONSABILITA' E SCUSE PER FATTI GENOVA


G8: AMNESTY, MANCANO ANCORA RESPONSABILITA' E SCUSE PER FATTI GENOVA =
'ATTESE RIFORME INDISPENSABILI, COME INTRODUZIONE REATO TORTURA'

Roma, 21 lug. - (Adnkronos) - ''Nonostante alcune importanti
sentenze, continuano a mancare scuse e assunzione di responsabilita'
per le violazioni dei diritti umani commesse nel luglio 2001 e si
fanno ancora attendere riforme indispensabili , quali l'introduzione
del reato di tortura e dei codici d'identificazione per gli operatori
delle forze di polizia in servizio di ordine pubblico e altre misure
finalizzate a una maggiore trasparenza dell'operato delle forze di
polizia''. E' quanto denuncia in una nota Amnesty International
Italia, a 13 anni dal G8 di Genova, dove un manifestante venne ucciso
e diverse centinaia di persone furono ferite dalle forze di polizia.

Le sentenze, ricorda Amnesty, hanno riconosciuto che a Genova,
nel 2011, furono commesse gravi violazioni dei diritti umani. Ma alla
lentezza dei procedimenti (le sentenze definitive per i fatti della
scuola Diaz e del caserma di Bolzaneto sono state pronunciate
rispettivamente nel 2012 e nel 2013) si sono accompagnati l'esiguo
numero dei funzionari dello stato italiano condannati e la levita'
delle pene loro inflitte, non corrispondenti ai fatti accertati e
quasi mai eseguite a causa della sopravvenuta prescrizione.

Per cercare un confronto su questi temi, Amnesty ha scritto ad
Alessandro Pansa, Leonardo Gallitelli e Saverio Capoluogo,
rispettivamente Capo della Polizia, Comandante generale dell'Arma dei
Carabinieri e Comandante generale della Guardia di Finanza.(segue)

(Red/Zn/Adnkronos)
21-LUG-14 11:55
G8: AMNESTY, MANCANO ANCORA RESPONSABILITA' E SCUSE PER FATTI GENOVA (2) =

(Adnkronos) - ''Un osservatore neanche troppo distratto potrebbe
farsi l'idea che a Genova, 13 anni fa, non sia successo niente di
grave - osserva il presidente di Amnesty International Italia, Antonio
Marchesi - E' vero il contrario, ma l'assenza di collaborazione delle
istituzioni e le gravi e perduranti lacune legislative hanno impedito
di rendere pienamente giustizia alle vittime delle violenze del G8''.

Il 5 gennaio di quest'anno, il Tribunale di sorveglianza di
Genova ha respinto la richiesta di affidamento ai servizi sociali e
disposto gli arresti domiciliari per tre funzionari di polizia che
avevano posizioni di comando la notte dell'irruzione alla scuola Diaz.
Il 1 luglio, inoltre, il procuratore regionale della Corte dei Conti
di Genova ha chiesto a cinque funzionari di polizia un risarcimento di
un milione e 120 mila euro per il danno d'immagine procurato dalla
'vile aggressione' a un manifestante di fronte alla Questura del
capoluogo ligure.

''Si tratta di segnali importanti - commenta Marchesi -
Tuttavia, fino a quando le autorita' italiane non predisporranno
meccanismi efficaci per prevenire la tortura, l'uso eccessivo della
forza e altre violazioni dei diritti umani, il rischio che possa
riprodursi qualcosa di simile a quanto accaduto a Genova 13 anni fa
non puo' dirsi scongiurato''.

(Red/Zn/Adnkronos)
21-LUG-14 12:28

NNNN

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