Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-05880
presentato daInterrogazione a risposta scritta 4-05880
VILLAROSA Alessio Mattia
testo di
Giovedì 7 agosto 2014, seduta n. 281
VILLAROSA, ALBERTI, RUOCCO, BARBANTI, CANCELLERI, PESCO, BALDASSARRE, BECHIS, CIPRINI, RIZZETTO, ROSTELLATO, MUCCI, L'ABBATE, GAGNARLI, BENEDETTI, DAGA, BUSTO, PARENTELA, TOFALO, TERZONI, CRISTIAN IANNUZZI, PAOLO NICOLÒ ROMANO, BRESCIA, DE LORENZIS, MANLIO DI STEFANO, SIBILIA, VACCA, NESCI, COLONNESE, CARINELLI, SPESSOTTO, DIENI, DADONE, COZZOLINO, TONINELLI, LOMBARDI, D'AMBROSIO, COLLETTI, BUSINAROLO, LUIGI DI MAIO, FICO, SORIAL, D'INCÀ, CASO, MARZANA, SIMONE VALENTE, D'UVA, RIZZO e SCAGLIUSI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
da un articolo del giornale «Il fatto quotidiano» del 3 agosto 2014 si apprende la notizia che circa 100 lavoratori di palazzo Chigi sarebbero «abusivi», nel senso che, una parte di loro lavorerebbe per la Presidenza del Consiglio senza aver nemmeno firmato un qualunque tipo di contratto con tutte le conseguenze che ciò ne comporta, quindi, privi di copertura assicurativa e da circa 5 mesi, si presume, privi anche di regolare stipendio;
lo staff di palazzo Chigi sembrerebbe essere stato assunto «sulla parola», affidandosi ad una promessa di contratto del Governo Renzi, che, a quanto pare, ancora non ha firmato i decreti delle nomine degli «uffici di diretta collaborazione» rendendo «irregolari» anche i dipendenti pubblici che ivi lavorano. Ma vi è di più, sempre in base all'articolo di Tommaso Rodano, la stessa anomalia riguarderebbe anche il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio;
a conferma di tale macroscopico difetto di legalità c’è il fatto, riportato sempre nello stesso articolo di stampa, che tali individui entrano a palazzo Chigi con un «Pass Ospiti» giornaliero, ma giunti all'interno del palazzo, non si dedicano ad una mera visita turistica ma svolgono, da cinque mesi, attività lavorativa a tutti gli effetti;
un personaggio di spicco dello staff di Renzi come Filippo Sensi, non ha, ad oggi, regolare contratto e non si comprende con quale legittimazione possa viaggiare sui voli di Stato al fianco del Premier, allo stesso modo di altri membri del preziosissimo staff della comunicazione del Premier più «social» della storia della nostra Repubblica quale, ad esempio, il fotografo personale Tiberio Barchielli;
altrettanto non si comprende come mai, e in quale veste giuridica, un ex appartenente alla polizia di stato (Filippo Attili) accompagni il Presidente, con funzioni di foto-cameraman, venendo distratto dai propri compiti istituzionali;
acuta appare l'osservazione del giornalista alla fine del suo interessante articolo: «rimane poco chiaro, cosa dovrebbe mettere al riparo il Governo dalle attenzioni della Corte dei Conti, considerando la natura giuridicamente anomala di queste figure professionali, che si muovono nella pubblica amministrazione e utilizzano i suoi uffici e i suoi servizi» –:
se quanto riportato dal presente atto di sindacato ispettivo corrisponda al vero e, in caso affermativo, quali siano le motivazioni che hanno impedito la regolarizzazione dei rapporti di lavoro con lo staff del Presidente Renzi e del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Delrio;
posto che se tutto ciò dovesse corrispondere a verità, tale comportamento sarebbe assolutamente riprovevole ritenuto che l'attore protagonista di tale comportamento è il Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana. (4-05880)
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