Giustizia: Civati, patto del Nazareno non e' riproponibile
'La riforma sia con i magistrati, non contro di loro'
(ANSA) - ROMA, 4 AGO - 'Sulla giustizia il patto del Nazareno
non e' riproponibile. Ne' nelle modalita', ne' nella formula. Perche'
l'interlocutore non e' affidabile. Con un partito che ha lavorato
per il 'salva questo-salva quello', che ha azzerato il falso in
bilancio, che ha occultato il tema della legalita', e' complicato
interloquire. Se poi lo schema e' quello del confronto
parlamentare, ci sono forze politiche come M5s o Sel, meno
numerose, che possono interloquire meglio. Ovviamente c'e' il
problema della forza politica di centrodestra oggi e' alleata del
governo''. Cosi' il deputato del Pd Giuseppe Civati in
un'intervista a Repubblica.
''Siamo di fronte a un conflitto d'interessi gigantesco.
Prevedo un autunno caldo per la giustizia, rinviata per due anni
in modo compromissorio perche' prima Berlusconi era un alleato e
poi e' rimasto tale sulle riforme costituzionali, mentre
questioni fondamentali come l'auto-riciclaggio e la
l'anti-corruzione venivano accantonate'', dice Civati. ''Mi
piace l'Orlando laborioso agostano, ma questo non cancella i due
anni di rinvii, che non riguardano lui, ma lo schema politico''.
Nel confronto con Forza Italia il paletto e' ''il rispetto
verso il lavoro della magistratura. Io vorrei una riforma con i
magistrati e non contro di loro'', afferma Civati. ''Non ci
possiamo permettere di rinviare ancora la modifica delle leggi
vergogna, o essere in imbarazzo sull'evasione fiscale. Poi
starei lontano dalla demagogia, evitando le battute di Renzi su
indulto e amnistia. Mi chiedo se un Pd forte non possa insistere
sulla legalizzazione delle droghe leggere. Al coraggio, almeno,
non dovremmo rinunciare''. (ANSA).
Y89/SB
04-AGO-14 10:00 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento