Pd: Macaluso, solo 100mila iscritti? E' il metodo primarie
Con partiti e sindacati deboli avanzano forze opache
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - Solo 100mila iscritta al Pd? Emanuele
Macaluso, storico esponente della sinistra, non se ne stupisce:
"L'attuale dirigenza - dice intervistato da Repubblica - del
resto non e' interessata a costruire un partito che sia presente
nella societa'. Ma questo annacquamento non e' figlio del
renzismo, ma nasce negli anni in cui si decise di fare le
primarie per l'elezione del segretario. Se il leader non lo
elegge l'iscritto ma anche il cittadino, l'iscritto che ci sta a
fare? E infatti non si iscrive".
Avere 400mila iscritti o restare fermi al 25% "e' una falsa
alternativa. Perche' le due cose non dovrebbero coesistere? Avere
il 41% e 600mila iscritti? La verita' e' che a Renzi non interessa
avere uno strumento che orienti la comunita'", aggiunge. Quello
del premier-segretario - secondo Macaluso - e' "un orientamento
individuale, non collettivo", invece "un partito vero" deve
essere "un luogo permanente di confronto articolato, di
formazione del pensiero, di dibattito".
Macaluso collega alla debolezza dei partiti un rischio per la
democrazia: "Con partiti e sindacati cosi' malmessi - spiega - e'
inevitabile che alla lunga tornino a prevalere forze opache",
del resto l'articolo 49 della Costituzione "non fu messo li' a
caso, perche' il rischio di influenze esterne, di circoli, o
super circoli, che condizionino la vita pubblica, e' un problema
eterno della storia nazionale, che si pose gia' all'indomani
dell'Unita' d'Italia". (ANSA).
Y12-LEM
05-OTT-14 09:23 NNNN
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