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martedì 18 novembre 2014

Criminalita': clan salentini, da carcere videochiamate a parenti =

Criminalita': clan salentini, da carcere videochiamate a parenti =
(AGI) - Lecce, 18 nov. - Alcuni esponenti dei clan salentini
detenuti nel carcere di Padova hanno avuto nella loro
disponibilita' computer e chiavette 'usb' che utilizzavano per
comunicare con i familiari e con gli affiliati. E' emerso nel
corso dell'inchiesta Eclissi della Dda di Lecce, che stamattina
ha portato in carcere 35 persone su disposizione del gip
distrettuale Alcide Maritati. Secondo quanto ha appurato gli
investigatori della Squadra Mobile, in particolare i detenuti
Cristian pepe e Ivan Firenze utilizzavano noti programmi per
effettuare chiamate con i parenti e, tramite loro, con i membri
dell'associazione all'esterno. Quelle videochiamate furono
intercettate dagli investigatori, che riuscirono a ricostruire
i contrasti tra membri dello stesso gruppo e il passaggio di
affiliati da un clan all'altro. Il 17 luglio 2013 furono
effettuate delle perquisizioni nel penitenziario di Padova e
nelle abitazioni dei familiari dei detenuti che si sospettava
usassero internet. In quella circostanza furono sequestrati
computer, cellulari e tablet, grazie ai quali furono
individuati ulteriori elementi di prova. Stando a quanto
dichiarato dal procuratore Cataldo Motta, non si esclude che
agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere
padovano abbiano aiutato i detenuti ad eludere le regole che
impediscono le comunicazioni con l'esterno. (AGI)
Le3/Tib
181451 NOV 14

NNNN

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