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martedì 11 novembre 2014

GOVERNO. DA NAZARENO AL PATTO DI SAN MARTINO, ECCO COSA PREVEDE



GOVERNO. DA NAZARENO AL PATTO DI SAN MARTINO, ECCO COSA PREVEDE
FIRMATO DA FORZE DI MAGGIORANZA, DOMANI INCONTRO RENZI-BERLUSCONI

(DIRE) Roma, 11 nov. - Le forze di maggioranza che sostengono il
governo Renzi, dopo quasi 4 ore di riunione a palazzo Chigi,
hanno raggiunto un patto che prevede accordi stringenti su durata
della legislatura, legge elettorale, riforma costituzionale, jobs
act.
Iniziata alle 21 del 10 novembre, la riunione e' terminata a
palazzo Chigi dopo la mezzanotte, quando era da poco iniziato
l'11 novembre. Il documento di San Martino segna un'inversione di
rotta rispetto al patto del Nazareno: quello era un'intesa sulle
riforme a partire dall'asse Pd-Fi, questo prevede un accordo tra
il partito di Renzi e i partiti che formano la coalizione di
governo: al tavolo di Chigi si sono seduti in 18: Susta,
Mazziotti per Sc, Dellai e Romano per Per l'Italia. Alfano,
Quagliariello, De Girolamo, Sacconi per Ncd. Tabacci e Capelli
per Cd. Renzi, Boschi, Guerini, Speranza, Zanda e Finocchiaro per
il Pd, Zeller per gli autonomisti, Pisicchio per il Misto,
Nencini e Di Lello per il Psi. L'accordo sara' sottoposto a Forza
Italia in un incontro tra il premier Matteo Renzi e Silvio
Berlusconi che si terra' domani pomeriggio.
Ecco cosa prevede il patto di San Martino secondo la
dichiarazione di fine seduta:
"Le forze politiche che sostengono il Governo si sono riunite
lunedi' 10 novembre a Palazzo Chigi. Alla luce della situazione
del Paese e del quadro europeo i partecipanti alla riunione hanno
condiviso l'urgenza di realizzare con determinazione le riforme
che l'Italia attende da anni.
La maggioranza ritiene fondamentale che l'orizzonte temporale
del governo sia unicamente quello della scadenza naturale della
legislatura. Votare prima del 2018 sarebbe un errore e una
sconfitta inaccettabile per tutti".(SEGUE)
(Rai/ Dire)
08:50 11-11-14

GOVERNO. DA NAZARENO AL PATTO DI SAN MARTINO, ECCO COSA PREVEDE -2-


(DIRE) Roma, 11 nov. - La dichiarazione finale del patto di San
Martino prevede inoltre che "la legge elettorale, che si applica
alla sola Camera dei deputati, dovra' essere approvata entro il
dicembre 2014 al Senato e entro febbraio 2015 alla Camera.
La maggioranza condivide l'impianto dell'Italicum prevedendo
l'innalzamento della soglia ai fini del successo al primo turno.
Al di sotto del 40% si svolgera' il turno di ballottaggio.
Il premio di maggioranza assegnera' 340 deputati alla lista
vincitrice.
I candidati saranno scelti con il metodo delle preferenze, a
eccezione dei capilista individuati dalle forze politiche per
ciascuna delle circoscrizioni che saranno almeno 75 e non piu' di
100. I capilista non saranno candidabili in piu' di dieci
circoscrizioni.
Almeno il 40% dei capilista sara' rappresentativo di genere,
come pure di genere sara' la seconda eventuale preferenza.
La soglia di sbarramento sara' del 3% e saranno evitati
effetti distorsivi nella assegnazione dei seggi di ciascun
partito.(SEGUE)
(Rai/ Dire)
08:50 11-11-14

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(DIRE) Roma, 11 nov. - In relazione alle riforme istituzionali,
il patto di San Martino prevede che "la riforma costituzionale
dovra' essere calendarizzata in aula alla Camera entro il 10
dicembre 2014 e approvata entro il gennaio 2015, per poi
procedere alla nuova lettura al Senato nei due mesi successivi.
L'impianto approvato dal Senato l'8 agosto e' condiviso e
rappresenta il riferimento sostanziale della azione della
maggioranza anche alla Camera, con possibili miglioramenti, ma
senza stravolgimenti.(SEGUE)
(Rai/ Dire)
08:50 11-11-14

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(DIRE) Roma, 11 nov. - Infine la parte dedicata al jobs act: "Le
nuove regole del mercato del lavoro dovranno entrare in vigore il
primo gennaio 2015 assieme agli effetti della legge di stabilita'.
La maggioranza si sente impegnata perche' il progetto dei
mille giorni sia realizzato con determinazione e convinzione da
tutti i partiti che sostengono l'esecutivo".
(Rai/ Dire)
08:50 11-11-14

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