USA: LA GRANDE MARCIA DI WASHINGTON CONTRO LE VIOLENZE DELLA POLIZIA =
Domani la mobilitazione del reverendo Al Sharpton, almeno 25 i
bus in arrivo dalla costa orientale
Washington, 12 dic. (AdnKronos/Dpa) - Non vogliono fermarsi, anzi.
Vogliono portare le proteste a livello nazionale. E domani
'conquisteranno' Washington con una grande marcia contro le uccisioni
di afroamericani disarmati da parte della polizia negli Usa. Gli
attivisti del 'National Action Network' annunciano che saranno almeno
25 i bus che arriveranno nella capitale americana dagli Stati della
costa orientale: New York, New Jersey, Maryland, Connecticut,
Pennsylvania, Florida, Georgia, Delaware e North Carolina.
La mobilitazione arriva per iniziativa del reverendo Al Sharpton,
storico leader newyorkese del movimento per i diritti civili, che a
inizio dicembre aveva detto: "E' il momento di una manifestazione
nazionale per affrontare un problema nazionale". E il riferimento era
chiaro al caso di Ferguson, dove ad agosto ha perso la vita il 18ennne
Michael Brown, e a New York, dove Eric Garner, sospettato di vendere
sigarette di contrabbando, è morto durante l'arresto perché un
poliziotto lo ha soffocato stringendolo al collo. Due casi in cui il
Grand Jury ha deciso di non incriminare gli agenti coinvolti.
Giovedì un centinaio di membri afroamericani del Congresso ha voluto
manifestare il proprio sostegno ai manifestanti che protestano contro
la decisione dei Grand jury. L'unico a parlare è stato il cappellano
del Senato, Barry Black: "Perdonateci per non aver alzato le nostre
voci per coloro che non potevano parlare da soli o respirare". Un
verbo, 'respirare', con un significato speciale: "Non riesco a
respirare" è infatti la frase pronunciata più volte da Garner mentre
l'agente lo teneva stretto al collo.
(Fdm/AdnKronos)
12-DIC-14 19:34
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