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lunedì 12 gennaio 2015

ANSA/ Cucchi:giudici,si indaghi,non escluso ruolo carabinieri



ANSA/ Cucchi:giudici,si indaghi,non escluso ruolo carabinieri
Motivazioni sentenza,fu picchiato. La famiglia, per noi vittoria
(di Paolo Montalto)
(ANSA) - ROMA, 12 GEN - Sulla morte di Stefano Cucchi bisogna
indagare ancora. Bisogna accertare l'eventualit… di altre
responsabilit… oltre quelle degli agenti della penitenziaria
perch‚ "non pu• essere definita una astratta congettura
l'ipotesi secondo cui l'azione violenta sarebbe stata commessa
dai carabinieri che lo hanno avuto in custodia". I giudici della
Corte d'Assise d'Appello nelle motivazioni della sentenza, che
il 31 ottobre scorso ha assolto sei medici, tre infermieri e tre
agenti della penitenziaria, riaccendono una speranza per l'
accertamento della verit… sulla morte del geometra romano
arrestato per droga nell'ottobre 2009 e morto una settimana dopo
in ospedale. Una speranza che fa dire al padre di Stefano,
Giovanni: "Per noi Š una grossa vittoria, sono state
riconosciute le nostre istanze, i fatti vanno accertati a 360
gradi". E la sorella Ilaria aggiunge "Š un fatto importante e
nuovo", anche se non nasconde perplessit…: "Ho la sensazione che
si faranno indagini per dimostrare che i due pm del primo
processo hanno fatto tutto benissimo".
I giudici della Corte d'Assise d'Appello lo dicono
chiaramente. "Fu picchiato - scrivono - ma c'Š incertezza sulla
causa della sua morte e su chi possa essere stato a 'pestarlo'".
Oggi, il deposito delle motivazioni: 67 pagine dense per
spiegare passo passo una decisione che ha catturato l'opinione
pubblica, divisa a met… tra colpevolisti e innocentisti. D'altro
canto il processo d'appello era nato su una sentenza di condanna
solo per i medici che ebbero in cura Cucchi all'ospedale Pertini
di Roma. Adesso, i giudici dispongono la trasmissione degli atti
al pm "perch‚ valuti la possibilit… di svolgere ulteriori
indagini al fine di accertare eventuali responsabilit… di
persone diverse dagli agenti della polizia penitenziaria
giudicati".
Per i giudici, valutati gli esiti delle perizie compiute,
"non possono prospettarsi ulteriori ipotesi: le lesioni subite
dal Cucchi debbono essere necessariamente collegate a un'azione
di percosse; e comunque ad un'azione volontaria, che pu• essere
consistita anche in una semplice spinta, che abbia provocato la
caduta a terra, con impatto sia del coccige che della testa
contro una parete o contro il pavimento". Ma c'Š qualcosa in
pi—. "Non pu• essere definita una 'astratta congettura'
l'ipotesi prospettata dalla Corte di primo grado secondo cui
l'azione violenta sarebbe stata commessa dai carabinieri che lo
hanno avuto in custodia nella fase successiva alla perquisizione
domiciliare", spiegano. Un'ipotesi che si fonda su concrete
circostanze testimoniali, secondo cui "gi… prima di arrivare in
tribunale Cucchi presentava segni e disturbi che facevano
pensare a un fatto traumatico avvenuto nel corso della notte".
Altro 'passaggio' importante, quello relativo alla cosiddetta
'parte medica' per la quale i giudici partono da un'incertezza
di base: "Non vi Š certezza sull'individuazione della causa del
decesso", scrivono, e quindi "non Š possibile individuare le
condotte corrette che gli imputati avrebbero dovuto adottare".
Sulla causa di morte, poi, "le quattro diverse ipotesi avanzate
al riguardo, da parte dei periti d'ufficio (sindrome da
inanizione), dai consulenti del pubblico ministero
(insufficienza cardio-circolatoria acuta per brachicardia),
delle parti civili (esiti di vescica neurologica) e degli
imputati (morte cardiaca improvvisa), tutti esperti di chiara
fama, non hanno fornito una spiegazione esaustiva e
convincente". La conclusione dei giudici "Š che l'attivit…
svolta da medici e infermieri non Š stata di apparente cura del
paziente, ma di concreta attenzione nei suoi riguardi".
Soddisfazione Š espressa dall'avvocato Diego Perugini, legale
di uno degli agenti assolti. "Le motivazioni della sentenza
hanno confermato quello che per noi era gi… una certezza: la
totale estraneit… ai fatti degli agenti penitenziari. Sia in
primo grado che in appello sono cadute tutte le contestazioni;
di fronte a queste lucide e profonde motivazioni ci auguriamo
che prevalga il buon senso e che si possa finalmente scrivere la
parola fine su anni di sofferenza vissuti dal mio assistito".
(ANSA).

YJ1-TZ
12-GEN-15 19:06 NNNN

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