SCUOLA: FARAONE, BASTA 'FURBETTI DELLA 104' NEGLI ISTITUTI =
Visita del sottosegretario all'Istruzione in un edificio
dell'agrigentino
Palermo, 10 gen. (AdnKronos) - "La carica delle 104. Stamattina sono
stato a nella scuola di Menfi con 70 su 170 tra insegnanti e personale
Ata beneficiari della 104. I numeri emersi nella provincia di
Agrigento sono veramente allarmanti". E' quanto scrive su Facebook il
sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone dopo la visita in una
scuola dell'agrigentino. "Mi dicono che il fenomeno riguardi anche
altri comparti del pubblico servizio ma nella scuola è una vera e
propria "calamità innaturale", tra l'altro in una provincia dove il
bisogno di scuola e istruzione è fondamentale. Una considerevole di
docenti e personale Ata - soprattutto nella scuola dell'infanzia e
nella primaria di primo e secondo grado, ovvero in quelle fasce in
cui, mancando i posti è più difficile ottenere la mobilità - potrebbe
aver fatto in modo di ottenere il riconoscimento della legge 104/1992,
ovvero lo status di disabile, per migliorare la propria condizione
lavorativa e rimanere vicino casa - scrive Faraone - Questo vuol dire
che tutti gli altri colleghi, corretti e con il senso dello stato e
delle regole, si sono viste negare richieste di trasferimento per via
di questi ''inamovibili''. Sì, perché il 100% dei trasferimenti in
provincia di Agrigento (per docenti della scuola dell'infanzia e della
primaria e per assistenti amministrativi e collaboratori scolastici)
finora è avvenuto solo per i beneficiari della 104".
"Io queste percentuali messe a disposizione del provveditorato ve le
dico perché storture come questa vanno assolutamente corrette. So
anche che la media di assenze nazionali dei docenti è relativamente
bassa rispetto ad altri comparti, per il loro senso del dovere -
aggiunge Faraone - Tranne queste macroscopiche "eccezioni", che vanno
isolate e punite come dice la legge. Come si fa ad educare se non si
comincia da se stessi ad essere esempi di integrità e di rispetto
delle regole? Chi educa gli educatori? È giunto il momento di cambiare
e di non tollerare più i "troppo furbi di ogni età" in ogni ambito, a
maggior ragione nella scuola: luogo primario di educazione alle regole
e al civismo. Se vogliamo una #buonascuola non dobbiamo tutelare
soltanto studenti e edifici, ma anche gli insegnanti che con passione
e integrità svolgono la loro professione".
(Ter/AdnKronos)
10-GEN-15 13:54
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