(ER) VIGILI BOLOGNA. BASTONE E SPRAY RESTANO ANCORA IN STAND BY
DI PALMA: ASPETTIAMO MINISTERO; INTANTO ECCO IL NUOVO REGOLAMENTO
(DIRE) Bologna, 23 mar. - La Polizia municipale di Bologna avra'
presto un Regolamento rinnovato, ma le modifiche non basteranno a
risolvere l'ormai annoso tema del "bastone distanziatore" o dello
spray al peperoncino: manca ancora un pronunciamento definitivo
da parte del ministero dell'Interno e il nuovo regolamento,
cosi', si limita a confermare la possibilita' di valutare
l'adozione di generici "strumenti di autotutela". Il punto sulle
modifiche al Regolamento e' stato fatto oggi in commissione dal
comandante dei 'fischietti', Carlo Di Palma.
Il Regolamento oggi in vigore risale al 1999. Il suo
adeguamento non comporta un "cambiamento delle linee generali-
spiega Di Palma- ma una standardizzazione di cui sentivamo forte
bisogno". In pratica, tra le norme che regolano l'attivita' del
Corpo vengono recepite alcune indicazioni europee e soprattutto
la necessita' di basare il Regolamento su "un minimo comune
denominatore" a livello regionale, superando un modello che
vedeva "differenziazioni poco comprensibili da un Comune
all'altro". Un "grande risultato", assicura il comandante:
Bologna in effetti "arriva tardi" rispetto ad altre citta'
dell'Emilia-Romagna, ma questo deriva dalla scelta consapevole di
andare a modificare il Regolamento solo dopo aver completato la
riorganizzazione del Corpo. Tra le modifiche, al primo articolo
viene citato il Codice europeo di etica: ai suoi contenuti in
realta' "ci ispiriamo dal 2001", chiarisce Di Palma, ma
l'adesione non puo' considerarsi adottata se non entra nel
Regolamento. In sostanza, nel Codice si afferma che "per essere
un buon poliziotto non basta essere ben preparato e onesto",
spiega Di Palma, ma occorrono "determinati valori", zero
preconcetti "nei confronti delle persone in base al sesso, alle
condizioni sociali, alla razza o all'etnia".(SEGUE)
(Pam/ Dire)
12:43 23-03-15
ER) VIGILI BOLOGNA. BASTONE E SPRAY RESTANO ANCORA IN STAND BY -2-
(DIRE) Bologna, 23 mar. - Venendo al capitolo riguardante gli
strumenti in dotazione, "siamo tutti in attesa della modifica del
decreto ministeriale 145", afferma Di Palma, che dovrebbe
arrivare "a breve": tra "qualche mese spero sara' in dirittura
d'arrivo", aggiunge il comandante. In pratica, come nel vecchio
Regolamento, si conferma la dotazione della pistola e che, nel
caso il nodo venga sciolto a livello nazionale, l'adozione di
eventuali "strumenti di autotutela" (la decisione spetta comunque
ai singoli Comuni) comportera' necessariamente un addestramento
ad hoc. Per il momento, a Bologna non si intende fare di piu'.
"Non c'e' dubbio che a macchia di lepardo alcuni Comuni abbiano
adottato questi strumenti", sottolinea Di Palma, ma questo
"utilizando le pieghe di alcuni pronunciamenti, peraltro non del
tutto coerenti, che ci sono stati in questi anni". Insomma sotto
le Due torri "aspettiamo prudentemente", anche perche' la materia
vari numerosi aspetti che vanno ben definiti. Non basta, ad
esempio, parlare di sfollagente o "bastone distanziatore": se a
Bologna si dovesse decidere di adottarlo, "sara' bene abbia
caratteristiche meno offensive" di quelli in uso da parte di
Carabinieri e Polizia, afferma Di Palma, ma allo stesso tempo
"neanche puo' essere un tubo di plastica che non serve a niente",
con l'effetto contrario di mettere ancora piu' a rischio
l'agente.
In base a vecchie disposizioni, ora come ora i vigili
bolognesi avrebbero teoricamente a disposizione "un modello di
manganello che ormai non e' neanche piu' in produzione",
riferisce Di Palma. Per lo spray al capsicum, cioe' un estratto
della sostanza urticante del peperoncino, deve pronunciarsi anche
il ministero della Sanita' per escludere "rischi importanti per
la salute della persona che viene distanziata". (SEGUE)
(Pam/ Dire)
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(ER) VIGILI BOLOGNA. BASTONE E SPRAY RESTANO ANCORA IN STAND BY -3-
(DIRE) Bologna, 23 mar. - Inoltre, molti spray gia' in commercio
funzionano a "spruzzo diffuso, con il rischio di colpire gente
che non c'entra niente", mentre a livello nazionale la Polizia
municipale li chiede con "spruzzo balistico", cioe' capace di
agire con precisione su singole persone. In ballo c'e' anche il
taser, ma anche in questo caso la pistola elettrica e' "oggetto
di analisi da parte del ministero", riferisce Di Palma, perche'
"ha potenzialita' lesive permanenti" e, cronache alla mano, non
sono mancati "casi di decesso"; tant'e', ricorda il comandante,
che di fatto il taser viene considerato un'alternativa alla
pistola tradizionale. Se dal Governo arrivano gli attesi
chiarimenti, tocchera' all'amministrazione e al Corpo decidere
cosa fare. Di Palma, pero', per il momento non anticipa nulla:
"Ne parlero' con il sindaco quando il problema mi verra posto".
Quanto al Regolamento, il percorso di modifica e' stato
"condiviso" con i sindacati, sottolinea il commissario capo Maria
Gabriella De Mitri: alcune loro richieste sono state accettate,
altre invece "sono risultate non accoglibili" perche' "contrarie
alle leggi". Qualche mese fa, in particolare, i sindacati si
erano lamentati per l'inserimento del divieto di usare il
cellulare durante il servizio, perche' di fatto questo e' ormai
diventato uno strumento di lavoro. Problema chiarito, assicura Di
Palma: il cellulare gli agenti "possono usarlo eccome" e il
divieto, "ovvio", riguardava l'uso "per questioni personali".
(Pam/ Dire)
12:43 23-03-15
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