G8: giornalista pestato, Corte Conti chiede 350 mila euro
(ANSA) - GENOVA, 17 GIU - I giudici della Corte dei Conti
della Liguria dovranno decidere se condannare a un risarcimento
di 350 mila euro, i poliziotti del G8 del 2001 a Genova,
coinvolti a vario titolo nel pestaggio del giornalista inglese
Mark William Covell. Se verranno accolte le richieste della
procura a dover pagare di pi— saranno l'allora comandante del
primo reparto mobile di Roma, Vincenzo Canterini e l'allora
comandante del VII nucleo antisommossa, Michelangelo Fournier,
che dovranno risarcire 340 mila euro (lesioni).
Il provvedimento riguarda anche Francesco Gratteri, Gilberto
Caldarozzi, Giovanni Luperi, Spartaco Mortola, Nando Dominici,
Filippo Ferri, Fabio Ciccimarra, Carlo Dio Sarro, Massimo
Mazzoni, Davide Di Novi, Renzo Cerchi, Massimiliano Di
Bernardini, Massimo Nucera e Maurizio Panzieri. Per loro la
richiesta risarcitoria Š complessivamente di 10 mila euro
(calunnia).
I fatti contestati risalgono alla notte tra il 21 e il 22
luglio del 2001, quando il giornalista era stato brutalmente
picchiato dalla polizia, davanti ai cancelli della scuola Diaz,
riportando gravissime lesioni. Covell era poi stato arrestato
con accuse che si erano rilevate totalmente false. Le indagini
non permisero di identificare chi picchi• il giornalista, e le
accuse per tentato omicidio vennero archiviate. In via
transitoria, il Ministero dell'Interno risarc Covell con 350
mila euro (di questi 340 per le lesioni subite, 10 mila per le
calunnie).
Per la procura il danno erariale Š da ripartire tra i
dirigenti e funzionari che organizzarono e condussero le
operazioni. La responsabilit… maggiore Š da attribuirsi a
Canterini e Fournier in quanto avevano lasciato "carta bianca"
nell'utilizzo della forza, "consentendo ai propri uomini di
commettere insensati atti di violenza". Da qui la richiesta di
risarcimento a 340 mila euro a titolo di danno indiretto.
Di parere nettamente opposto le difese, che respingono
duramente le accuse sottolineando l'estraneit… ai fatti dei loro
assistiti. "In un contesto di un'operazione cosi caotica, dove
sono stati impegnati centinaia di appartenenti alle forze di
polizia - spiega l'avvocato Rinaldo Romanelli, difensore di
Canterini e Fournier - l'episodio del pestaggio di Covell si Š
verificato senza che Canterini potesse rendersene conto e
intervenire prontamente. Mentre Fournier Š dimostrato che non
era ancora arrivato sul luogo dei fatti". (ANSA).
YU0-CE
17-GIU-15 17:27 NNNN
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