ADNKRONOS PROMETEO: FOCUS MARE E COSTE TRA INQUINAMENTO E ILLEGALITA'** =
Roma, 14 ago. - (AdnKronos) - L'approfondimento settimanale sui temi
della sostenibilità è dedicato al monitoraggio di mare e coste, tra
inquinamento e illegalità.
Mare: allarme depurazione, un punto inquinato ogni 62 km di
costa/Focus
Mare: in Italia due infrazioni ogni km di costa/Focus
Mare: balneabile o no, in Italia informazioni carenti/Focus
Mare: deficit depurativo nel mirino Ue, sanzioni per 476 mln l'anno
dal 2016/Focus
Mare: 4 kg di olio usato in acqua inquinano area come 6 piscine
olimpiche/Focus
(Mst/AdnKronos)
14-AGO-15 11:39
MARE: ALLARME DEPURAZIONE, UN PUNTO INQUINATO OGNI 62 KM DI COSTA/FOCUS =
su 266 campioni, il 45% presenta cariche batteriche superiori ai
limiti imposti dalla normativa
Roma, 14 ago. - (AdnKronos) - Un punto inquinato ogni 62 km di costa e
sul banco degli imputati c'è, ancora una volta la situazione della
depurazione in Italia. E' il risultato dei 266 campioni di acqua
analizzati dal laboratorio mobile della campagna di Legambiente
Goletta Verde, il 45% dei quali è risultato con cariche batteriche
superiori ai limiti imposti dalla normativa.
Inquinamento "causato essenzialmente da scarichi non depurati che
attraverso fiumi, fossi e piccoli canali si riversano direttamente in
mare - spiega Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di
Legambiente - Una conseguenza diretta della mancanza di un trattamento
di depurazione adeguato, che ancora riguarda il 42% degli scarichi
fognari del nostro Paese". (segue)
(Mst/AdnKronos)
14-AGO-15 11:39
MARE: ALLARME DEPURAZIONE, UN PUNTO INQUINATO OGNI 62 KM DI COSTA/FOCUS (2) =
si salvano la Sardegna e l'alto Adriatico, male Marche, Abruzzo
e Sicilia
(AdnKronos) - E se è difficile stilare una classifica dei 'buoni' e
dei 'cattivi' a causa delle differenti condizioni metereologiche nei
tratti di costa durante i campionamenti, dei periodi in cui sono stati
effettuati i prelievi e delle caratteristiche morfologiche che variano
di regione in regione, i dati confermano la buona performance della
Sardegna, con qualche criticità riscontrata solo in corrispondenza di
foci di fiumi o canali.
Poche le criticità riscontrate anche nelle regioni dell'alto Adriatico
(Veneto e Friuli Venezia Giulia), complice anche il periodo di
campionamento (inizio giugno, quindi a stagione balneare appena
cominciata), mentre le situazioni maggiormente critiche si registrano,
ancora una volta, lungo le coste di Marche e Abruzzo, penalizzate
anche dall'elevato numero di corsi d'acqua, canali e fossi che
sfociano in mare. Situazione difficile anche in Sicilia: su 26 punti
monitorati ben 14 sono risultati inquinati o fortemente inquinati. (segue)
(Mst/AdnKronos)
14-AGO-15 11:39
MARE: ALLARME DEPURAZIONE, UN PUNTO INQUINATO OGNI 62 KM DI COSTA/FOCUS (3) =
il monitoraggio scientifico
(AdnKronos) - I prelievi e le analisi di Goletta Verde vengono
eseguiti dai tecnici di Legambiente che anticipano, a bordo di un
laboratorio mobile attrezzato, il viaggio dell'imbarcazione. I
campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli
sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell'analisi, che
avviene nel laboratorio mobile lo stesso giorno di campionamento o
comunque entro le 24 ore dal prelievo.
I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali,
escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell'acqua, pH,
ossigeno disciolto, conducibilità/salinità). Le analisi chimiche
vengono effettuate direttamente in situ con l'ausilio di
strumentazione da campo.
Un lavoro - sottolinea l'associazione - che non vuole sostituirsi ai
controlli ufficiali, né assegnare patenti di balneabilità, ma fornire
informazioni utili per individuare i problemi della depurazione e
ragionare sulle soluzioni. Quando si parla di foci di fiumi e canali
si immaginano sempre corsi d'acqua di grossa portata, invece nel
mirino di Goletta Verde finiscono soprattutto i canali più piccoli, i
rigagnoli apparentemente innocui che arrivano sulle nostre spiagge,
spesso luoghi preferiti dei bambini.
(Mst/AdnKronos)
14-AGO-15 11:39
MARE: 4 KG DI OLIO USATO IN ACQUA INQUINANO AREA COME 6 PISCINE OLIMPICHE/FOCUS =
Roma, 14 ago. - (AdnKronos) - Tra i fattori inquinanti, troppo spesso
sottovalutati, c'è anche il non corretto smaltimento degli olii
esausti. "L'olio usato, che si recupera alla fine del ciclo di vita
dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle
automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli, è un rifiuto pericoloso
per la salute e per l'ambiente che deve essere smaltito correttamente:
4 chili di olio usato, il cambio di un'auto, se versati in acqua
inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche", spiega il
presidente del Coou, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, Paolo
Tomasi.
"A contatto con l'acqua, l'olio lubrificante usato crea una patina
sottile che impedisce alla flora e alla fauna sottostante di
respirare", aggiunge. Proprio per questo anche quest'anno il Coou è
main partner della campagna estiva di Legambiente Goletta Verde.
Attivo da 31 anni, il Consorzio garantisce la raccolta degli oli
lubrificanti usati su tutto il territorio nazionale, che vengono poi
avviati al recupero.
''La difesa dell'ambiente, in particolare del mare e dei laghi,
rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione'', spiega Tomasi.
L'operato del Consorzio con la sua filiera non evita solo una
potenziale dispersione nell'ambiente di un rifiuto pericoloso, ma lo
trasforma in una preziosa risorsa per l'economia del Paese.
(Mst/AdnKronos)
14-AGO-15 11:40
MARE. GOLETTA VERDE: META' DELLE COSTE INQUINATE NON SONO SEGNALATE
SBAGLIATA O ASSENTE CARTELLONISTICA INFORMATIVA
(DIRE) Roma, 14 ago. - Dallo studio condotto da Goletta Verde sui
266 punti presi in esame, e che si traducono in 7.355,3 km di
coste italiane, 120 risultano "inquinati e fortemente inquinati",
e "ben il 49% risulta non campionato dalle autorita' competenti,
cioe' non sottoposto a nessun tipo di controllo sanitario".
Addirittura, avvertono gli esperti di Legambiente, "il 38% dei
punti scovati, nel portale delle acque del Ministero della Salute
risulterebbero balneabili, talvolta in classe eccellente". Questo
forse a causa del fatto che, come spiega l'associazione, "il
criterio utilizzato nel definire i punti di prelievo da parte
delle autorita' competenti e' quello del 'maggiore afflusso' e
quasi mai del 'maggior rischio' (utilizzato dai tecnici di
Goletta Verde), sebbene entrambi siano previsti dalla direttiva".
Altro aspetto che emerge e' l'assenza di adeguata
cartellonistica: dei 266 punti monitorati, il 'divieto di
balnezione' mancherebbe in 122. Inoltre, come da direttiva
europea, all'accesso alle spiagge deve essere installato un
cartello informativo che illustri la qualita' dell'acqua sulla
base della media dei giudizi raccolti negli ultimi 4 anni,
eventuali ragioni di criticita', e i numeri utili a cui il
cittadino puo' rivolgersi per qualsiasi tipo di segnalazione:
tali cartelli sono presenti "solo nel 3% dei casi". Legambiente
quindi sollecita le amministrazioni Comunali a provvedere,
trattandosi di un adempimento di loro competenza.
(Alf/ Dire)
14:15 14-08-15
MARE. GOLETTA VERDE: BILANCIO NEGATIVO, 45% COSTE CONTAMINATE BATTERI
CAUSA SCARICHI FOGNARI NAZIONALI, 42% INADEGUATI
(DIRE) Roma, 14 ago. - Legambiente tasta il polso al mare
italiano, e i risultati non sono rassicuranti. Il laboratorio
mobile ha analizzato 266 campioni d'acqua, di cui il 45% e'
risultato contaminato da cariche batteriche (principale aspetto
su cui l'indagine si e' concentrata) "superiori ai limiti imposti
dalla normativa". Ossia, "un punto inquinato ogni 62 km di
costa".
A risultare piu' preoccupanti sono le spiagge prossime alle
foci di fiumi, canali o torrenti: la causa prima
dell'inquinamento delle acque e' infatti l'assenza o il cattivo
funzionamento dei depuratori, che riguarda secondo l'Istat il 42%
degli scarichi fognari dell'intera nazione. "A conferma del
deficit depurativo ci sono le due sentenze di condanna
dell'Unione Europe- ricorda Legambiente - arrivate
rispettivamente nel 2012 e nel 2014, e il parere motivato del
rispetto della direttiva 91/271 sulla depurazione degli scarichi
civili. Procedimenti che riguardano un agglomerato su tre" e di
cui Legambiente sottolinea l'impatto negativo anche a livello
economiche, poiche' "le sanzioni sono pari a 476 milioni di euro
all'anno dal 2016 al completamento delle opere".(SEGUE)
(Alf/Dire)
14:15 14-08-15
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MARE. GOLETTA VERDE: BILANCIO NEGATIVO, 45% COSTE CONTAMINATE BATTERI -2-
(DIRE) Roma, 14 ago. - Quella presentata oggi alla sede centrale
di Roma non stila una classifica a livello nazionale, tuttavia e'
emerso che le coste con le maggiori criticita' si collocano nelle
Marche, Abruzzo e Sicilia, mentre viene riconfermata l'ottima
performance della Sardegna.
"Il maggiore problema e' l'atteggiamento dei Comuni
dell'entroterra- afferma il presidente Vittorio Cogliati Dezza -a
differenza di quelli costieri, che intervengono con opere di
miglioramento degli scarichi perche' si preoccupano della
balneabilita' delle loro spiagge. Gli altri invece tendono a
deresponsaibilizzarsi, quando invece serve complementarieta'
delle azioni" conclude.
(Alf/Dire)
14:15 14-08-15
MARE.GOLETTA VERDE: BILANCIO NEGATIVO, 45% COSTE CONTAMINATE BATTERI -3-
CARPENTIERI (RESP. CAMPAGNE LEGAMBIENTE) SUL 'LABORATORIO MOBILE'
(DIRE) Roma, 14 ago. - Per eseguire l'esame microbiologico delle
acque costiere italiane, Goletta Verde ha impiegato un
'laboratorio mobile', la cui funzione la spiega Serena
Carpentieri, responsabile Campagne di Legambiente: "I tecnici
anticipano il viaggio della nostra imbarcazione e puntellano
tutte le coste italiane. Quest'anno abbiamo prelevato e
analizzato 266 campioni di acqua, e il 45% di questi e' risultato
inquinato o fortemente inquinato. Quindi abbiamo un punto
inquinato ogni 62 km di costa. Il criterio con cui scegliamo i
punti- continua Carpentieri- e' quello della criticita', quindi
andiamo a monitorare le foci dei fiumi, dei torrenti, ma
soprattutto dei piccoli canali e rigagnoli che sembrano
apparentemente innocui, ma possono essere il veicolo principale
con cui i batteri fecali arrivano nell'acqua.
Questo dipende dal fatto che il nostro Paese e' ancora carente
sotto il profilo dello scarico dei reflui. Lo dice anche l'Istat,
secondo cui il 42% degli scarichi non e' correttamente depurato,
e purtroppo ce lo ha detto anche l'Unione europea, con due
sentenze di condanna e una procedura di infrazione, che e' stata
aperta a danno di oltre 1000 agglomerati italiani, che non hanno
rispettato la direttiva sul corretto trattamento dei reflui.
Questa non e' solo una battaglia di civilta' e un danno
all'ambiente, ma anche economico, perche' si stima che la multa
in arrivo per queste condanne sia di quasi 480 milioni di euro
dal 2016 fino al completamento delle opere necessarie per
risolvere la situazione".
Lo stato complessivo della balneabilita' delle nostre spiagge
quindi qual e'? "Li' dove ci sono i punti critici per l'83% i
corsi d'acqua per Goletta verde sono inquinati o fortemente
inquinati".
(Alf / Dire)
14:18 14-08-15
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