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lunedì 21 settembre 2015

ALIMENTI: BIOLOGO, FUNGHI ALLEATI DI CUORE E VASI CONTRO MALATTIE DELL'ETA'




ALIMENTI: BIOLOGO, FUNGHI ALLEATI DI CUORE E VASI CONTRO MALATTIE DELL'ETA' =
Tutte le cose da sapere su questo tesoro d'autunno

Roma, 21 set. (AdnKronos Salute) - Siamo nel pieno della stagione dei
funghi, che va tra fine agosto e il mese di ottobre. "E' proprio
questo il periodo in cui le famiglie italiane si trovano ad acquistare
e a raccogliere funghi, spesso senza conoscere bene le
caratteristiche, ma anche i rischi di questo curioso alimento.

I funghi non rappresentano soltanto un ingrediente prelibato, ma anche
un alimento ricco di nutrienti da non sottovalutare", spiega
all'AdnKronos Salute Roberto Ciampaglia, della Commissione nutrizione
dell'Ordine nazionale dei biologi. Nei funghi sono contenuti preziosi
antiossidanti e sostanze che li rendono alleati della salute di cuore
e vasi sanguigni. (segue)

(Mal/AdnKronos)
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(AdnKronos Salute) - Dal punto di vista nutrizionale l'apporto
calorico non è molto elevato, "si aggira intorno alle 25 kcal per ogni
100 g di prodotto fresco, di cui i carboidrati rappresentano il 4,5%,
le proteine 3,5%, i grassi 0,3% e infine le fibre sono circa l'1%;
l'elemento più abbondante è rappresentato dall'acqua, il cui
quantitativo è intorno al 90%. Oltre ai macronutrienti i funghi sono
considerati una buona fonte di sali minerali come il potassio, il
fosforo, il rame e il selenio, il cui apporto nutrizionale ci permette
di difenderci dalle malattie infettive, elementi indispensabili per il
corretto funzionamento del nostro organismo. In essi vi è inoltre la
presenza di vitamine del gruppo B e di sostanze antiossidanti,
considerate utili per la prevenzione di patologie tumorali e di
malattie legate all'invecchiamento".

"La vitamina B3 - precisa il biologo - contribuisce al buon
funzionamento del sistema nervoso e a una corretta ossigenazione del
sangue, mentre la vitamina B2 è necessaria sia per la produzione di
globuli rossi che per il metabolismo di proteine, grassi e
carboidrati. Grazie alla presenza di una particolare fibra, la
'chitina', i funghi - afferma l'esperto - sono utili nel contrastare
le malattie cardiovascolari e per arginare accumuli di colesterolo
nelle arterie". (segue)

(Mal/AdnKronos)
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(AdnKronos Salute) - Non solo. "Per quanto riguarda il loro potere di
rafforzare il sistema immunitario, i funghi sono ritenuti da secoli
come un vero e proprio antibiotico naturale e vengono indicati come un
alimento prezioso da assumere durante il cambio di stagione - spiega
Ciampaglia - per proteggersi da i malanni autunnali. La loro comparsa
nei boschi tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, o tra
inverno e primavera, conferma che è proprio il passaggio tre le
stagioni il periodo ideale per consumarli freschi e per godere di
tutti i benefici che essi presentano".

Esistono decine e decine di specie di funghi e non tutti sono
commestibili. "Sulle nostre tavole compaiono più spesso porcini,
champignon, cardoncelli, gallinacci e chiodini, ognuno con le sue
caratteristiche, ognuno con il suo particolare gusto. Tra tutti i
funghi, i più apprezzati sono forse i porcini, carnosi e profumati,
che si possono raccogliere tra la fine dell'estate e l'inizio
dell'autunno, nei boschi di querce e di castagne. Molto prelibati
anche i cardoncelli: il loro cappello largo e carnoso è ottimo
arrostito alla piastra. Tra i funghi coltivati ed economici troviamo
invece gli champignon: facilmente reperibili tutto l'anno, freschi o
surgelati, si prestano a tantissime preparazioni. I funghi conservano
le proprie caratteristiche nutrizionali anche quando sono essiccati;
dunque, in mancanza di funghi freschi, quelli secchi andranno
benissimo", assicura. (segue)

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(AdnKronos Salute) - Sono considerati tossici e velenosi quei funghi
che dopo un cottura prolungata provocano effetti tossici di varie
entità. "Pur se la delimitazione tra funghi tossici e velenosi non è
netta, si usa indicare come velenosi quelli che, anche in piccole
dosi, dopo le cure mediche conseguenti all'ingestione lasciano
comunque gravi conseguenze per tutta la vita e alle volte portano
inevitabilmente alla morte".

Quelli tossici dopo le cure ospedaliere consentono, nella maggior
parte dei casi, una normale ripresa dello stato di salute, ma non sono
da sottovalutare - avverte - in quanto la loro pericolosità dipende
dalle quantità ingerite e dallo stato di salute generale, tanto che
anche questi nei casi più gravi possono portare alla morte". (segue)

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(AdnKronos Salute) - Ma quali sono gli effetti dannosi dei funghi?
"Possono provocare due tipi di sindromi: sindromi a lunga e sindromi a
breve latenza. Le seconde si manifestano subito dopo l'ingestione e
fino a massimo 6 ore. Queste sindromi precoci sono le meno pericolose
in quanto consentono un rapido ricorso alle cure mediche e una precoce
espulsione delle sostanze tossiche non ancora completamente
assimilate".

"Le sindromi a lunga latenza sono quelle che si manifestano dopo
almeno 6 ore dall'ingestione e fino a oltre 24-32 ore. Sono le più
pericolose - dice Ciampaglia - perché l'insorgenza ritardata della
sintomatologia posticipa l'intervento medico che spesso arriva quando
i principi tossici hanno causato già danni gravi e irreversibili". (segue)

(Mal/AdnKronos)
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(AdnKronos Salute) - "Ecco perché - raccomanda il biologo - è di
estrema importanza un rapido ricorso alle cure ospedaliere nei casi di
intossicazioni da funghi, soprattutto nei casi di insorgenza dei
sintomi dopo molte ore dall'ingestione. La maggior parte dei funghi
considerati commestibili lo sono dopo adeguata cottura, in quanto da
crude contengono tossine termolabili, cioè tossine che vengono
degradate dalla cottura. I funghi velenosi e tossici, invece, non
subiscono alcuna diminuzione della loro tossicità dopo cottura anche
prolungata, in quanto contengono tossine termostabili".

"Infine - conclude Ciampaglia - non esistono sistemi per determinare
la pericolosità di un fungo, quali il proverbiale cucchiaino
d'argento, l'aglio, ecc. L'unico sistema per non avvelenarsi è
conoscere perfettamente i funghi commestibili e le specie velenose, e
far controllare quelli raccolti da micologi prima del consumo".

(Mal/AdnKronos)
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