Consiglio: Puglia; cartelli M5S, dimissioni cons.Pd condannato
Abaterusso, raggiunto da provvedimento condanna per truffa Inps
(ANSA) - BARI, 1 FEB - "Nel Pd di democratico é rimasto
soltanto il nome". Lo scrivono gli otto consiglieri regionali
del Movimento 5 Stelle che oggi a Bari, durante i lavori
dell' Assemblea legislativa pugliese, mostrando nell' aula alcuni
cartelli di protesta, sono tornati a chiedere le dimissioni del
consigliere regionale Pd Ernesto Abaterusso, raggiunto nei
giorni scorsi da un provvedimento di condanna ad un anno e sei
mesi di reclusione per truffa continuata in concorso col figlio
ai danni dell' Inps.
Il consigliere Gianluca Bozzetti (M5S) ha chiesto di
intervenire per questioni personali, richiesta che é stata prima
accolta dal presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo
(Pd) e poi bloccata con la spiegazione che "non si può
strumentalmente utilizzare l' Aula per esprimere una posizione" e
che per farlo si poteva "utilizzare un comunicato stampa". La
nota stampa é stata poi diffusa dai grillini i quali hanno
sottolineato il fatto di essere stati "ancora una volta
censurati" da Loizzo il quale - é stato sottolineato - "dovrebbe
ricordare che il suo ruolo é di essere garante di tutti i gruppi
e non solo del Partito Democratico". "Toglierci continuamente la
parola - hanno detto i grillini - significa censurare centinaia
di migliaia di cittadini. Ma ormai sappiamo che nel Pd di
democratico é rimasto soltanto il nome. Non nutriamo alcun
dubbio sul fatto che tutto questo non abbia alcuna importanza
per il Partito Democratico e per gli altri vecchi partiti
essendo ormai all' ordine del giorno la notizia di un condannato
tra le loro fila". "Vorrei ricordare a tutti - ha detto Bozzetti
- che il presidente Emiliano qualche tempo fa ha chiesto le
dimissioni di un assessore del Pd del Comune di Brindisi perché
il padre di questo assessore era legato alla criminalità
organizzata locale. Ed ora mi chiedo perché oggi non usa lo
stesso pugno di ferro con il consigliere Abaterusso che in prima
persona é stato condannato per truffa. Auspichiamo - ha concluso
- un minimo di onestà intellettuale da parte dell' ex magistrato
Emiliano che pare utilizzi a suo piacimento due pesi e due
misure a seconda delle convenienze politiche". (ANSA).
YB1-AME
01-FEB-16 16: 14 NNN
(ANSA) - BARI, 1 FEB - "Nel Pd di democratico é rimasto
soltanto il nome". Lo scrivono gli otto consiglieri regionali
del Movimento 5 Stelle che oggi a Bari, durante i lavori
dell' Assemblea legislativa pugliese, mostrando nell' aula alcuni
cartelli di protesta, sono tornati a chiedere le dimissioni del
consigliere regionale Pd Ernesto Abaterusso, raggiunto nei
giorni scorsi da un provvedimento di condanna ad un anno e sei
mesi di reclusione per truffa continuata in concorso col figlio
ai danni dell' Inps.
Il consigliere Gianluca Bozzetti (M5S) ha chiesto di
intervenire per questioni personali, richiesta che é stata prima
accolta dal presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo
(Pd) e poi bloccata con la spiegazione che "non si può
strumentalmente utilizzare l' Aula per esprimere una posizione" e
che per farlo si poteva "utilizzare un comunicato stampa". La
nota stampa é stata poi diffusa dai grillini i quali hanno
sottolineato il fatto di essere stati "ancora una volta
censurati" da Loizzo il quale - é stato sottolineato - "dovrebbe
ricordare che il suo ruolo é di essere garante di tutti i gruppi
e non solo del Partito Democratico". "Toglierci continuamente la
parola - hanno detto i grillini - significa censurare centinaia
di migliaia di cittadini. Ma ormai sappiamo che nel Pd di
democratico é rimasto soltanto il nome. Non nutriamo alcun
dubbio sul fatto che tutto questo non abbia alcuna importanza
per il Partito Democratico e per gli altri vecchi partiti
essendo ormai all' ordine del giorno la notizia di un condannato
tra le loro fila". "Vorrei ricordare a tutti - ha detto Bozzetti
- che il presidente Emiliano qualche tempo fa ha chiesto le
dimissioni di un assessore del Pd del Comune di Brindisi perché
il padre di questo assessore era legato alla criminalità
organizzata locale. Ed ora mi chiedo perché oggi non usa lo
stesso pugno di ferro con il consigliere Abaterusso che in prima
persona é stato condannato per truffa. Auspichiamo - ha concluso
- un minimo di onestà intellettuale da parte dell' ex magistrato
Emiliano che pare utilizzi a suo piacimento due pesi e due
misure a seconda delle convenienze politiche". (ANSA).
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01-FEB-16 16: 14 NNN
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