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ANSA/ Usa: bufera polizia NY, tre capi corrotti in manette
Inchieste fundraising de Blasio, sindaco non e' coinvolto
(Di Alessandra Baldini)
(ANSA) - NEW YORK, 20 GIU - Una trasferta su jet privato a
Las Vegas per il Superbowl in compagnia di una prostituta, cene
in ristoranti di lusso, viaggi in Italia e negli Usa per un
totale di 100 mila dollari tutto pagato. E' di nuovo bufera
sulla polizia di New York, e stavolta non per gli stereotipi
razziali o la mano pesante nei confronti di ispanici e di neri.
Il fango stavolta nasce dalla corruzione. Tre comandanti sono
finiti in manette nell'ambito delle inchieste per mazzette che
hanno coinvolto la campagna del sindaco Bill de Blasio. Con i
tre poliziotti è stato arrestato anche un uomo d'affari di
Brooklyn.
Il primo cittadino di New York non e' coinvolto nelle
inchieste che riguardano il fundraising a sostegno della sua
campagna per l'elezione a 109esimo sindaco di Gotham City, ma
per gli "uomini in blu" che vigilano su sicurezza e ordine nella
prima metropoli americana e' un durissimo colpo. Le accuse
contro i tre - il vice capo Michael Harrington, il vice
ispettore James Grant e il sergente David Villanueva - sono di
aver accettato doni costosi in cambio di favori. Il sergente
Villanueva è stato coinvolto anche in uno schema per facilitare
il rilascio del porto d'armi.
Con i tre poliziotti è finito in manette l'uomo d'affari
Jeremiah Reichberg. Un altro complice, Jona S. Rechnitz, ha
patteggiato nei giorni scorsi dichiarandosi colpevole di
corruzione e sta collaborando con le autorità federali. Entrambi
ebrei ortodossi e entrambi sostenitori finanziari della campagna
di de Blasio, anche se le inchieste nei loro confronti -
precisano le autorita' federali - non coinvolgono il sindaco in
alcun modo.
I favori concessi dai tre piedipiatti hanno il sapore della
spicciola corruzione metropolitana: una volta hanno aperto una
corsia preferenziale nel Lincoln Tunnel per accelerare l'accesso
in citta' di un socio in affari dei due. Un'altra volta
poliziotti sono stati mandati davanti a una gioielleria
proprieta' di Reichberg per scoraggiare il volantinaggio
pubblicitario a favore di un gioielliere rivale. La consegna dei
doni aveva spesso un che un sapore surreale: una sera di Natale
i due corruttori, vestiti con cappelli da elfo, si sono
presentati a casa di Grant a Staten Island per consegnare una
Playstation destinata ai figli e un prezioso gioiello per la
moglie. Grant, dei tre, sembra esser stato il più incline ad
accettare favori: oltre ad essere andato per il SuperBowl a Las
Vegas, avrebbe accettato un viaggio a Roma con soggiorno
"nell'hotel più caro della citta". (ANSA).
BN
20-GIU-16 17:59 NNN
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ANSA/ Usa: bufera polizia NY, tre capi corrotti in manette
Inchieste fundraising de Blasio, sindaco non e' coinvolto
(Di Alessandra Baldini)
(ANSA) - NEW YORK, 20 GIU - Una trasferta su jet privato a
Las Vegas per il Superbowl in compagnia di una prostituta, cene
in ristoranti di lusso, viaggi in Italia e negli Usa per un
totale di 100 mila dollari tutto pagato. E' di nuovo bufera
sulla polizia di New York, e stavolta non per gli stereotipi
razziali o la mano pesante nei confronti di ispanici e di neri.
Il fango stavolta nasce dalla corruzione. Tre comandanti sono
finiti in manette nell'ambito delle inchieste per mazzette che
hanno coinvolto la campagna del sindaco Bill de Blasio. Con i
tre poliziotti è stato arrestato anche un uomo d'affari di
Brooklyn.
Il primo cittadino di New York non e' coinvolto nelle
inchieste che riguardano il fundraising a sostegno della sua
campagna per l'elezione a 109esimo sindaco di Gotham City, ma
per gli "uomini in blu" che vigilano su sicurezza e ordine nella
prima metropoli americana e' un durissimo colpo. Le accuse
contro i tre - il vice capo Michael Harrington, il vice
ispettore James Grant e il sergente David Villanueva - sono di
aver accettato doni costosi in cambio di favori. Il sergente
Villanueva è stato coinvolto anche in uno schema per facilitare
il rilascio del porto d'armi.
Con i tre poliziotti è finito in manette l'uomo d'affari
Jeremiah Reichberg. Un altro complice, Jona S. Rechnitz, ha
patteggiato nei giorni scorsi dichiarandosi colpevole di
corruzione e sta collaborando con le autorità federali. Entrambi
ebrei ortodossi e entrambi sostenitori finanziari della campagna
di de Blasio, anche se le inchieste nei loro confronti -
precisano le autorita' federali - non coinvolgono il sindaco in
alcun modo.
I favori concessi dai tre piedipiatti hanno il sapore della
spicciola corruzione metropolitana: una volta hanno aperto una
corsia preferenziale nel Lincoln Tunnel per accelerare l'accesso
in citta' di un socio in affari dei due. Un'altra volta
poliziotti sono stati mandati davanti a una gioielleria
proprieta' di Reichberg per scoraggiare il volantinaggio
pubblicitario a favore di un gioielliere rivale. La consegna dei
doni aveva spesso un che un sapore surreale: una sera di Natale
i due corruttori, vestiti con cappelli da elfo, si sono
presentati a casa di Grant a Staten Island per consegnare una
Playstation destinata ai figli e un prezioso gioiello per la
moglie. Grant, dei tre, sembra esser stato il più incline ad
accettare favori: oltre ad essere andato per il SuperBowl a Las
Vegas, avrebbe accettato un viaggio a Roma con soggiorno
"nell'hotel più caro della citta". (ANSA).
BN
20-GIU-16 17:59 NNN
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