Marino, ora girerò l'Italia per dire No al referendum
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R POL S0A QBXB
==Marino, ora girerò l'Italia per dire No al referendum
Sbagliato a dimettermi, ma ho subito enorme pressione e minacce
(ANSA) - ROMA, 08 OTT - "Ho inviti in oltre 20 città
italiane. Dirò quel che penso sulla riforma: che il Senato va
totalmente abolito e che la revisione non è stata studiata e
votata come avevano fatto all'assemblea costituente". Lo dice a
la Stampa l'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, intervistato da
diversi quotidiani dopo l'assoluzione sul caso scontrini.
Non farà un suo movimento né si candiderà alla segreteria Pd:
"Io non sono proprio, di indole, un capopartito. Non lo sarò mai
- afferma a Repubblica -. Posso produrre idee e studiare".
"Forse non mi sarei dovuto dimettere - si rimprovera -. Ma è
vero che io subivo un'enorme pressione. Non solo io, ma anche la
mia famiglia. Mi arrivarono due buste con dei proiettili, in una
c'erano le cartucce di una P38 special con questo messaggio: 'I
prossimi proiettili serviranno per bucare te, tua moglie e tua
figlia. E sappiamo dove vive tua figlia'. Poi, certo, ci fu
l'assedio politico e l'aggressione mediatica...".
A Raggi che ha chiesto i danni d'immagine per la città
replica: "Mi aspetto che la sindaca si impegni con la stessa
determinazione con cui io ho trovato 13 milioni di euro di
finanziamenti, grazie ai quali lei ha potuto inaugurare con la
fascia tricolore la scalinata di piazza di Spagna restaurata".
Raggi dice di esser sotto attacco dei poteri forti.
Condivide? "Non lo so - risponde Marino intervistato anche dal
Fatto Quotidiano -. Certo che dicendo brutalmente no alle
Olimpiadi deve essersi fatta dei nemici molto potenti".
Y12-LOG
08-OTT-16 08:53 NNN
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==Marino, ora girerò l'Italia per dire No al referendum
Sbagliato a dimettermi, ma ho subito enorme pressione e minacce
(ANSA) - ROMA, 08 OTT - "Ho inviti in oltre 20 città
italiane. Dirò quel che penso sulla riforma: che il Senato va
totalmente abolito e che la revisione non è stata studiata e
votata come avevano fatto all'assemblea costituente". Lo dice a
la Stampa l'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, intervistato da
diversi quotidiani dopo l'assoluzione sul caso scontrini.
Non farà un suo movimento né si candiderà alla segreteria Pd:
"Io non sono proprio, di indole, un capopartito. Non lo sarò mai
- afferma a Repubblica -. Posso produrre idee e studiare".
"Forse non mi sarei dovuto dimettere - si rimprovera -. Ma è
vero che io subivo un'enorme pressione. Non solo io, ma anche la
mia famiglia. Mi arrivarono due buste con dei proiettili, in una
c'erano le cartucce di una P38 special con questo messaggio: 'I
prossimi proiettili serviranno per bucare te, tua moglie e tua
figlia. E sappiamo dove vive tua figlia'. Poi, certo, ci fu
l'assedio politico e l'aggressione mediatica...".
A Raggi che ha chiesto i danni d'immagine per la città
replica: "Mi aspetto che la sindaca si impegni con la stessa
determinazione con cui io ho trovato 13 milioni di euro di
finanziamenti, grazie ai quali lei ha potuto inaugurare con la
fascia tricolore la scalinata di piazza di Spagna restaurata".
Raggi dice di esser sotto attacco dei poteri forti.
Condivide? "Non lo so - risponde Marino intervistato anche dal
Fatto Quotidiano -. Certo che dicendo brutalmente no alle
Olimpiadi deve essersi fatta dei nemici molto potenti".
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