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giovedì 15 giugno 2017

ANSA-FOCUS/ Il tycoon come Nixon, lo spettro dell'impeachment


ANSA-FOCUS/ Il tycoon come Nixon, lo spettro dell'impeachment


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>ANSA-FOCUS/ Il tycoon come Nixon, lo spettro dell'impeachment
Per ostruzione giustizia. Ma Congresso e' in mano a repubblicani
(di Claudio Salvalaggio)
(ANSA) - WASHINGTON, 15 GIU - Ostacolo alla giustizia:
e' il reato che potrebbe portare all'impeachment di Donald Trump
e sul quale sta indagando il procuratore speciale Robert
Mueller, nominato dal dipartimento di giustizia per fare luce su
tutti gli aspetti del Russiagate.
E' la stessa accusa che, insieme allo spergiuro, ha portato
all'impeachment di Bill Clinton per la vicenda di Monica
Lewinski, nella quale il presidente fu salvato dal voto di una
decina di senatori. Ma nell'immaginario collettivo il reato e'
associato allo scandalo del Watergate, in cui l'allora
presidente Richard Nixon preferi' dimettersi per evitare
l'impeachment. Ora Trump e' braccato dallo spettro di uno
scenario analogo, anche se gioca a suo favore un Congresso
dominato dai repubblicani che per ora lo sostengono, se non
altro per far avanzare la loro agenda.
I paralleli sono molti: il tentativo di bloccare un'inchiesta
che minaccia la Casa Bianca (il Russiagate), la fuga di notizie,
anche se ora non piu' monopolizzata dal Washington Post dei
leggendari Bob Woodward e Carl Bernstein, le deposizioni al
Congresso degli uomini vicini al presidente. Ci sono gia'
possibili indizi, come il licenziamento in tronco del capo
dell'Fbi James Comey e le sue accuse di aver subito pressioni da
Trump nel Russiagate. Ma non basta. Occorrono testimonianze
incrociate e la 'smoking gun', la pistola fumante che nell'
agosto 1974 porto' alla prospettiva di un sicuro impeachment per
Nixon. Erano le registrazioni delle conversazioni nello studio
Ovale, dove il presidente discusse con il capo dello staff della
Casa Bianca un piano per ostacolare le indagini del Watergate,
usando la Cia contro l'Fbi.
Nixon si rifiuto' di consegnarle all'allora procuratore
speciale Archibald Cox e al Senato, invocando il privilegio
esecutivo che garantisce la segretezza dei colloqui del
presidente. Poi tento' di licenziare lo stesso Cox, causando il
cosiddetto 'massacro del sabato sera' del 20 ottobre 1973, ossia
le dimissioni del procuratore generale e del suo vice,
rimpiazzati con uomini di fiducia che silurarono il procuratore
speciale, anche se Nixon non pote' impedire la nomina di uno
nuovo. Alla fine fu costretto dalla Corte suprema a consegnare i
nastri. Suggestive le analogie con la vicenda Trump, che non ha
ancora svelato se esistono i nastri delle sue conversazioni con
Comey, mentre la Camera ha gia' chiesto di consegnarli entro il
23 giugno, se esistono. Pure il tycoon inoltre e' sembrato
tentato dall'idea di licenziare il procuratore speciale e di
usare altre agenzie di intelligence per mettere i bastoni tra le
ruote all'Fbi. (ANSA).
SAV
15-GIU-17 17:53 NNNN    

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