ESTERI. USA, TRUMP INDAGATO, PRESTO ASCOLTATI FUNZIONARI SICUREZZA
'WASHINGTON POST': IL PROCURATORE INDAGA DAL LICENZIAMENTO COMEY
(DIRE) Roma, 15 giu. - Il Presidente Donald Trump potrebbe essere
messo sotto inchiesta per intralcio alla giustizia. E' il
procuratore Robert Mueller a valutare questa ipotesi, secondo
quanto fa sapere il 'Washington Post': Mueller sospetta infatti
che Trump abbia ostacolato le indagini in corso da parte
dell'Fbi, poiche' a sua volta coinvolto nelle presunte
interferenze della Russia durante la campagna elettorale.
La notizia arriva qualche giorno dopo l'intervento di James
Comey davanti al Congresso: sotto giuramento, l'ex capo del
Federal Bureau - licenziato da Trump a maggio - ha dato la sua
versione dei fatti: il Presidente, secondo quanto ha detto, non
gli avrebbe mai chiesto esplicitamente di accantonare
l'inchiesta, tuttavia avrebbe esercitato varie "pressioni" in
questo senso, arrivando a suggerirgli di smettere di indagare
sull'ex Consigliere per la Sicurezza nazionale, Michael Flynn,
coinvolto nella stessa vicenda: "E' una brava persona. Lascialo
stare", gli avrebbe detto Trump.
Secondo il 'Washington Post', gia' all'inizio della settimana
prossima Mueller potrebbe ascoltare cinque alti funzionari della
sicurezza tra cui Daniel Coats, direttore della National
intelligence, Mike Rogers, capo della National security agency
(Nsa), e Richard Ledgett vicecapo della Nsa. Le fonti contattate
dal giornale - che hanno chiesto di restare anonime poiche' non
autorizzate a diffondere questo genere di informazioni - hanno
inoltre spiegato che Coats, Rogers e Ledgett si sono fatti avanti
spontaneamente.
L'inchiesta per 'ostacolo alla giustizia' su Trump sarebbe
scattata non appena Comey e' stato licenziato, il 9 maggio
scorso: il team di Mueller si sarebbe immediatamente attivato per
raccogliere testimonianze tra persone potenzialmente informate
dei fatti "sia all'interno che fuori dal governo".
(Alf/Dire)
10:59 15-06-17
NNNN
'WASHINGTON POST': IL PROCURATORE INDAGA DAL LICENZIAMENTO COMEY
(DIRE) Roma, 15 giu. - Il Presidente Donald Trump potrebbe essere
messo sotto inchiesta per intralcio alla giustizia. E' il
procuratore Robert Mueller a valutare questa ipotesi, secondo
quanto fa sapere il 'Washington Post': Mueller sospetta infatti
che Trump abbia ostacolato le indagini in corso da parte
dell'Fbi, poiche' a sua volta coinvolto nelle presunte
interferenze della Russia durante la campagna elettorale.
La notizia arriva qualche giorno dopo l'intervento di James
Comey davanti al Congresso: sotto giuramento, l'ex capo del
Federal Bureau - licenziato da Trump a maggio - ha dato la sua
versione dei fatti: il Presidente, secondo quanto ha detto, non
gli avrebbe mai chiesto esplicitamente di accantonare
l'inchiesta, tuttavia avrebbe esercitato varie "pressioni" in
questo senso, arrivando a suggerirgli di smettere di indagare
sull'ex Consigliere per la Sicurezza nazionale, Michael Flynn,
coinvolto nella stessa vicenda: "E' una brava persona. Lascialo
stare", gli avrebbe detto Trump.
Secondo il 'Washington Post', gia' all'inizio della settimana
prossima Mueller potrebbe ascoltare cinque alti funzionari della
sicurezza tra cui Daniel Coats, direttore della National
intelligence, Mike Rogers, capo della National security agency
(Nsa), e Richard Ledgett vicecapo della Nsa. Le fonti contattate
dal giornale - che hanno chiesto di restare anonime poiche' non
autorizzate a diffondere questo genere di informazioni - hanno
inoltre spiegato che Coats, Rogers e Ledgett si sono fatti avanti
spontaneamente.
L'inchiesta per 'ostacolo alla giustizia' su Trump sarebbe
scattata non appena Comey e' stato licenziato, il 9 maggio
scorso: il team di Mueller si sarebbe immediatamente attivato per
raccogliere testimonianze tra persone potenzialmente informate
dei fatti "sia all'interno che fuori dal governo".
(Alf/Dire)
10:59 15-06-17
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