DECRETO LEGISLATIVO 10 aprile 2018, n. 36
Disposizioni di modifica della disciplina del regime di
procedibilita' per taluni reati in attuazione della delega di cui
all'articolo 1, commi 16, lettere a) e b), e 17, della legge 23
giugno 2017, n. 103. (18G00061)
(GU n.95 del 24-4-2018)
Vigente al: 9-5-2018
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione;
Visto l'articolo 14 della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Vista la legge 23 giugno 2017, n. 103, recante modifiche al codice
penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento
penitenziario, contenente la delega al Governo per la modifica della
disciplina del regime di procedibilita' per taluni reati, e, in
particolare l'articolo 1, commi 16, lettere a) e b), e 17;
Visto il regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, recante
approvazione del testo definitivo del codice penale;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei ministri,
adottata nella riunione del 2 novembre 2017;
Acquisiti i pareri delle competenti commissioni della Camera dei
deputati e del Senato della Repubblica;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei ministri,
adottata nella riunione dell'8 febbraio 2018;
Considerato che le competenti commissioni della Camera dei deputati
e del Senato della Repubblica non hanno espresso il parere nei
termini prescritti, ad eccezione della 2ª commissione del Senato
della Repubblica;
Viste le deliberazioni del Consiglio dei ministri, adottate nelle
riunioni del 21 marzo 2018 e del 6 aprile 2018;
Sulla proposta del Ministro della giustizia;
Emana
il seguente decreto legislativo:
Art. 1
Minaccia
1. All'articolo 612 del codice penale, approvato con regio decreto
19 ottobre 1930, n. 1398, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al secondo comma, le parole: «e si procede d'ufficio» sono
soppresse;
b) dopo il secondo comma e' aggiunto il seguente: «Si procede
d'ufficio se la minaccia e' fatta in uno dei modi indicati
nell'articolo 339.».
Art. 2
Violazione di domicilio commessa
da un pubblico ufficiale
1. All'articolo 615 del codice penale, approvato con regio decreto
19 ottobre 1930, n. 1398, dopo il secondo comma e' aggiunto il
seguente: «Nel caso previsto dal secondo comma il delitto e' punibile
a querela della persona offesa.».
Art. 3
Falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di
comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche
1. All'articolo 617-ter del codice penale, approvato con regio
decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, dopo il secondo comma e' aggiunto
il seguente: «Nel caso previsto dal primo comma il delitto e'
punibile a querela della persona offesa.».
Art. 4
Falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto
di comunicazioni informatiche o telematiche
1. All'articolo 617-sexies del codice penale, approvato con regio
decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, dopo il secondo comma e' aggiunto
il seguente: «Nel caso previsto dal primo comma il delitto e'
punibile a querela della persona offesa.».
Art. 5
Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza commesse da
persona addetta al servizio delle poste, dei telegrafi o dei
telefoni
1. All'articolo 619 del codice penale, approvato con regio decreto
19 ottobre 1930, n. 1398, dopo il secondo comma e' aggiunto il
seguente: «Nel caso previsto dal primo comma il delitto e' punibile a
querela della persona offesa.».
Art. 6
Rivelazione del contenuto di corrispondenza, commessa da persona
addetta al servizio delle poste, dei telegrafi o dei telefoni
1. All'articolo 620 del codice penale, approvato con regio decreto
19 ottobre 1930, n. 1398, dopo il primo comma e' aggiunto il
seguente: «Il delitto e' punibile a querela della persona offesa.».
Art. 7
Effetti sulla procedibilita' delle circostanze aggravanti ad effetto
speciale
1. Dopo il Capo III del Titolo XII del Libro II del codice penale,
approvato con regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, e' inserito il
seguente:
«Capo III-bis
Disposizioni comuni sulla procedibilita'
Art. 623-ter (Casi di procedibilita' d'ufficio). - Per i fatti
perseguibili a querela preveduti dagli articoli 612, se la minaccia
e' grave, 615, secondo comma, 617-ter, primo comma, 617-sexies, primo
comma, 619, primo comma, e 620 si procede d'ufficio qualora ricorrano
circostanze aggravanti ad effetto speciale.».
Art. 8
Truffa
1. All'articolo 640 del codice penale, approvato con regio decreto
19 ottobre 1930, n. 1398, al terzo comma le parole: «un'altra
circostanza aggravante» sono sostituite dalle seguenti: «la
circostanza aggravante prevista dall'articolo 61, primo comma, numero
7».
Art. 9
Frode informatica
1. All'articolo 640-ter, del codice penale, approvato con regio
decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, al quarto comma le parole:
«un'altra circostanza aggravante» sono sostituite dalle seguenti:
«taluna delle circostanze previste dall'articolo 61, primo comma,
numero 5, limitatamente all'aver approfittato di circostanze di
persona, anche in riferimento all'eta', e numero 7».
Art. 10
Appropriazione indebita
1. All'articolo 646 del codice penale, approvato con regio decreto
19 ottobre 1930, n. 1398, il terzo comma e' abrogato.
Art. 11
Effetti sulla procedibilita' delle circostanze aggravanti ad effetto
speciale
1. Dopo il Capo III del Titolo XIII del Libro II del codice penale,
approvato con regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, e' inserito il
seguente:
«Capo III-bis
Disposizioni comuni sulla procedibilita'
Art. 649-bis (Casi di procedibilita' d'ufficio). - Per i fatti
perseguibili a querela preveduti dagli articoli 640, terzo comma,
640-ter, quarto comma, e per i fatti di cui all'articolo 646, secondo
comma, o aggravati dalle circostanze di cui all'articolo 61, primo
comma, numero 11, si procede d'ufficio qualora ricorrano circostanze
aggravanti ad effetto speciale.».
Art. 12
Disposizioni transitorie in materia
di perseguibilita' a querela
1. Per i reati perseguibili a querela in base alle disposizioni del
presente decreto, commessi prima della data di entrata in vigore
dello stesso, il termine per la presentazione della querela decorre
dalla predetta data, se la persona offesa ha avuto in precedenza
notizia del fatto costituente reato.
2. Se e' pendente il procedimento, il pubblico ministero, nel corso
delle indagini preliminari, o il giudice, dopo l'esercizio
dell'azione penale, anche, se necessario, previa ricerca anagrafica,
informa la persona offesa dal reato della facolta' di esercitare il
diritto di querela e il termine decorre dal giorno in cui la persona
offesa e' stata informata.
Art. 13
Clausola di invarianza finanziaria
1. Dall'attuazione delle disposizioni di cui al presente decreto
non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza
pubblica.
2. Le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti
previsti dal presente decreto con le risorse umane, finanziarie e
strumentali disponibili a legislazione vigente.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
Dato a Roma, addi' 10 aprile 2018
MATTARELLA
Gentiloni Silveri, Presidente del
Consiglio dei ministri
Orlando, Ministro della giustizia
Visto, il Guardasigilli: Orlando
Nessun commento:
Posta un commento