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giovedì 31 gennaio 2019

EURISPES: SINDACATI VIGILI FUOCO, GRAZIE A ITALIANI PER LA FIDUCIA



GIOVEDÌ 31 GENNAIO 2019 14.22.20
POLIZIA

EURISPES: SINDACATI VIGILI FUOCO, GRAZIE A ITALIANI PER LA FIDUCIA =

Roma, 31 gen. (Adnkronos/Labitalia) - I responsabili delle tre sigle sindacali del Corpo nazionale dei vigili del Fuoco, Fernando Cordella, Antonio Barone e Antonio Formisano (Anppe-Federdistat-Cisal), esprimono "piena soddisfazione perché ancora una volta gli italiani confermano la fiducia al Corpo nazionale dei vigili del fuoco: nel rapporto Eurispes 2019, infatti, è in crescita, il sentimento di fiducia nei confronti dei vigili del fuoco e anche di tutte le altre forze dell'ordine". "Adesso - spiegano i tre dirigenti sindacali - ci aspettiamo che oltre agli italiani, sia la politica ad apprezzarci nei fatti, con l'aumento dell'organico, l'equiparazione degli stipendi dei vigili del fuoco con le altre forze di polizia e la piena valorizzazione di tutto il personale". (Lab/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 31-GEN-19 14:21 NNNN
GIOVEDÌ 31 GENNAIO 2019 14.22.40

EURISPES, RAPPORTO ITALIA: ECCO LA REPUBBLICA DEL "NI" (2)

EURISPES, RAPPORTO ITALIA: ECCO LA REPUBBLICA DEL "NI" (2) (9Colonne) Roma, 31 gen - Secondo il Presidente dell'EURISPES, Gian Maria Fara: "Si sta affermando nella società italiana una nuova patologia, la "qualipatia", intesa nella accezione negativa, ovvero l'avversione ed il rifiuto per tutto ciò che richiama la qualità. Una patologia che archivia l'essere e santifica l'apparire, che esalta il contenitore a discapito del contenuto, che premia l'appartenenza e mortifica la competenza". Fara spiega che: "La separazione tra Sistema e Paese, che abbiamo descritto nel Rapporto Italia 2018, non sembra affatto superata e il Paese resta in attesa di capire che cosa intende fare il Sistema per sanare la frattura. È caduta la cultura della programmazione. Le grandi questioni che attraversano la vita del Paese sono affrontate con la superficialità e con l'improvvisazione dettate dai tempi della comunicazione. Ogni argomento, anche se di grande rilevanza, viene affidato ad uno spot, uno slogan, un tweet. Il dibattito pubblico risulta immiserito a causa del declino della cultura dell'ascolto, del rispetto dell'altro da sé e dalla mancanza di una idea di comunità e di un senso stesso dello Stato. L'appiattimento del livello dello scambio politico a quello di eloquio da bar e, di più, l'imbarbarimento producono solo volgarità fine a se stesse". Prosegue il Presidente Fara: "Il tratto distintivo dell'Italia di questo 2019 sembra consistere nella difficoltà di affermare la propria identità, di sapere scegliere i percorsi ai quali affidare il proprio cammino, di dimostrare la capacità di decidere e di operare per poter stare ai tempi della complessità e della globalizzazione. Il nostro si potrebbe definire "Paese del Ni", che non riesce mai ad esprimersi in maniera definitiva con un "No" o con un "Si". Le scelte non sono mai chiare, soggette a cambiamenti o capovolgimenti. Sul piano istituzionale, mai, nella storia recente, si erano potute osservare una tale "capacità di indecisione", una così grande confusione di ruoli e di responsabilità, una così netta separazione tra dichiarazioni, annunci e fatti". (RED) 311422 GEN 19
GIOVEDÌ 31 GENNAIO 2019 14.25.11
POLIZIA

EURISPES, RAPPORTO ITALIA: ISTITUZIONI, L'APPREZZAMENTO AUMENTA (1)

EURISPES, RAPPORTO ITALIA: ISTITUZIONI, L'APPREZZAMENTO AUMENTA (1) (9Colonne) Roma, 31 gen - Aumenta il numero dei cittadini che esprimono un aumento di fiducia nei confronti delle Istituzioni rispetto al 2018, triplica rispetto a due anni fa (20,8% contro il 13% del 2018 e il 7,7% del 2017). Parallelamente - si legge nel Rapporto Italia 2019 dell'EURISPES - diminuiscono gli sfiduciati dal 34,4% al 29,4%. L'apprezzamento nei confronti del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si "impenna" dal 44,5% al 55,1%; in particolare, è raddoppiato il consenso da parte degli elettori del Movimento 5 Stelle (dal 30,1% al 59,4%). Cresce anche il gradimento nei confronti del Governo di oltre 15 punti rispetto all'anno scorso (36,7%). I consensi nei confronti del Parlamento arrivano al 30,8%, quelli verso la Magistratura raggiungono il 46,5%. Si conferma il sentimento di fiducia nei confronti delle Forze dell'ordine. L'Arma dei Carabinieri raccoglie l'apprezzamento di 7 italiani su 10 (70,5%; nel 2018 era il 69,4%), la Polizia del 71,5% (+4,8% rispetto al 2018), la Guardia di Finanza è pressoché stabile (68,3%; nel 2018 era il 68,5%). Trend della fiducia in crescita nei confronti della Polizia Penitenziaria (68,2%, nel 2018 era il 66,3%). Se lo scorso anno l'86,6% dei cittadini esprimeva affidamento nei confronti del Corpo dei Vigili del Fuoco, nel 2019 i fiduciosi sono arrivati all'87,3%. Sul fronte della Difesa, l'Esercito Italiano conquista due punti in più (dal 70,4% al 72,3%); stesso trend di crescita per l'Aeronautica Militare (dal 72,9% al 74,8%). Pressoché stabile la Marina Militare al 72,7%. L'Intelligence raccoglie la fiducia del 67,6% (+ 2,2% rispetto al 2018). Tra le altre Istituzioni, aumenta la fiducia per le associazioni dei consumatori (dal 51,2% al 53%), le associazioni degli imprenditori (dal 41,1% al 43,2%), i partiti, che registrano il miglior risultato dal 2009 (dal 21,6% del 2018 al 27,2%); la Scuola (dal 63,2% al 67,4%), la Protezione civile (dal 76,3% al 79,2%), l'Università (dal 69,8% al 73,5%) e il sistema sanitario (dal 61,2% al 62,3%). In calo invece la Chiesa cattolica (dal 52,6% al 49,3%) e i sindacati (40,2% al 37,9%). (segue) 311424 GEN 19

GIOVEDÌ 31 GENNAIO 2019 14.25.11
POLIZIA

EURISPES, RAPPORTO ITALIA: ISTITUZIONI, L'APPREZZAMENTO AUMENTA (1)

EURISPES, RAPPORTO ITALIA: ISTITUZIONI, L'APPREZZAMENTO AUMENTA (1) (9Colonne) Roma, 31 gen - Aumenta il numero dei cittadini che esprimono un aumento di fiducia nei confronti delle Istituzioni rispetto al 2018, triplica rispetto a due anni fa (20,8% contro il 13% del 2018 e il 7,7% del 2017). Parallelamente - si legge nel Rapporto Italia 2019 dell'EURISPES - diminuiscono gli sfiduciati dal 34,4% al 29,4%. L'apprezzamento nei confronti del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si "impenna" dal 44,5% al 55,1%; in particolare, è raddoppiato il consenso da parte degli elettori del Movimento 5 Stelle (dal 30,1% al 59,4%). Cresce anche il gradimento nei confronti del Governo di oltre 15 punti rispetto all'anno scorso (36,7%). I consensi nei confronti del Parlamento arrivano al 30,8%, quelli verso la Magistratura raggiungono il 46,5%. Si conferma il sentimento di fiducia nei confronti delle Forze dell'ordine. L'Arma dei Carabinieri raccoglie l'apprezzamento di 7 italiani su 10 (70,5%; nel 2018 era il 69,4%), la Polizia del 71,5% (+4,8% rispetto al 2018), la Guardia di Finanza è pressoché stabile (68,3%; nel 2018 era il 68,5%). Trend della fiducia in crescita nei confronti della Polizia Penitenziaria (68,2%, nel 2018 era il 66,3%). Se lo scorso anno l'86,6% dei cittadini esprimeva affidamento nei confronti del Corpo dei Vigili del Fuoco, nel 2019 i fiduciosi sono arrivati all'87,3%. Sul fronte della Difesa, l'Esercito Italiano conquista due punti in più (dal 70,4% al 72,3%); stesso trend di crescita per l'Aeronautica Militare (dal 72,9% al 74,8%). Pressoché stabile la Marina Militare al 72,7%. L'Intelligence raccoglie la fiducia del 67,6% (+ 2,2% rispetto al 2018). Tra le altre Istituzioni, aumenta la fiducia per le associazioni dei consumatori (dal 51,2% al 53%), le associazioni degli imprenditori (dal 41,1% al 43,2%), i partiti, che registrano il miglior risultato dal 2009 (dal 21,6% del 2018 al 27,2%); la Scuola (dal 63,2% al 67,4%), la Protezione civile (dal 76,3% al 79,2%), l'Università (dal 69,8% al 73,5%) e il sistema sanitario (dal 61,2% al 62,3%). In calo invece la Chiesa cattolica (dal 52,6% al 49,3%) e i sindacati (40,2% al 37,9%). (segue) 311424 GEN 19


GIOVEDÌ 31 GENNAIO 2019 14.25.29

EURISPES, RAPPORTO ITALIA: ISTITUZIONI, L'APPREZZAMENTO AUMENTA (2)

EURISPES, RAPPORTO ITALIA: ISTITUZIONI, L'APPREZZAMENTO AUMENTA (2) (9Colonne) Roma, 31 gen - Nell'indagine sono state poste alcune domande per capire le aspettative e il giudizio sull'operato dell'attuale Governo. I valori espressi in termini di apprezzamento per il Governo Lega-M5S non sempre concordano con il livello di fiducia nelle azioni future dell'Esecutivo. La capacità di risanare i conti pubblici convince solo il 26% dei cittadini; un terzo degli italiani (33,2%) è convinto che le politiche adottate concorreranno a rilanciare i consumi; poco più di 3 su 10 (31,5%) credono che si riuscirà a combattere la disoccupazione; il 30,8% pensa che il Governo riuscirà a dare prospettive ai giovani; il 32,9% che aumenterà la tutela dei diritti; il 29,9% è certo che questo Governo sia garanzia di unità e coesione del Paese; la capacità di tenere alta l'immagine dell'Italia nel contesto internazionale convince il 31,4% degli italiani. Solo il 28,6% è fiducioso del fatto che verranno elaborate politiche a sostegno della famiglia tali da aumentare il tasso di natalità; ancora più bassa la percentuale di chi ritiene che verrà abbassata la pressione fiscale (27,2%). Il giudizio degli italiani risulta d'altra parte più ottimista su alcuni particolari temi proposti: nel 53,3% dei casi si dicono fiduciosi sulla possibilità che il Governo sappia gestire le problematiche legate alla crisi immigrazione e nel 51% dei casi che saprà tutelare il Paese dalle minacce del terrorismo internazionale. Il sostegno del Made in Italy nel mondo sarà un fiore all'occhiello dell'Esecutivo secondo il 48,1% delle indicazioni. Le voci relative alla futura capacità di contrasto alla criminalità organizzata e quello alla microcriminalità raccolgono entrambe l'opinione positiva del 43% circa degli italiani. (SEGUE) 311424 GEN 19

GIOVEDÌ 31 GENNAIO 2019 14.26.42

EURISPES, RAPPORTO ITALIA: ISTITUZIONI, L'APPREZZAMENTO AUMENTA (3)

EURISPES, RAPPORTO ITALIA: ISTITUZIONI, L'APPREZZAMENTO AUMENTA (3) (9Colonne) Roma, 31 gen - Rispetto ad azioni già intraprese dal Governo, la scelta di aumentare il debito pubblico per finanziare maggiori spese ha diviso il campione a metà: il 51,9% contrario, il 48,1% favorevole. Il 69% è favorevole al rimpatrio di tutti gli immigrati irregolari; parallelamente, il 68,9% è d'accordo sulla necessità di contenere l'immigrazione. Il 63,4% è d'accordo sulla riforma della legge Fornero; solo il 44,6% concorda sull'istituzione del reddito di cittadinanza e meno della metà (47,2%) sull'introduzione della flat tax. Solo 1 italiano su 10 crede che lo Stato debba vendere le proprie infrastrutture; quasi 6 su 10 sono convinti, invece, che debba possederle anche se in modi differenti (59,6%): per il 28% le infrastrutture devono essere gestite in maniera diretta dallo Stato, per il 16,8%, pur conservandone la proprietà, lo Stato deve cedere la gestione a imprese private e per il 14,8% ad imprese pubbliche. Osserva il Presidente dell'EURISPES: "Occorre che lo Stato ritorni ad essere protagonista e guida del futuro degli italiani. Lo Stato si è via via privato di una serie di poteri e di competenze senza che ciò producesse una maggiore efficienza della macchina amministrativa e un miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Danni altrettanto importanti li ha provocati la teoria del "privato è bello, il pubblico è brutto" che ci ha portato a smantellare la presenza dello Stato sul fronte economico e produttivo. Ci siamo privati degli asset strategici attraverso i quali l'Italia fu trasformata da paese agricolo e arretrato in una potenza economica ed industriale". (red) 311426 GEN 19

GIOVEDÌ 31 GENNAIO 2019 14.30.02

EURISPES, RAPPORTO ITALIA: PER 6 SU 10 L'ITALIA DEVE RIMANERE IN UE (1)

EURISPES, RAPPORTO ITALIA: PER 6 SU 10 L'ITALIA DEVE RIMANERE IN UE (1) (9Colonne) Roma, 31 gen - "Che la costruzione europea mostri più di qualche crepa è di fronte agli occhi di tutti. Così come è evidente che la stessa sopravvivenza dell'Europa sia strettamente legata alla sua capacità di ritornare allo spirito e ai valori indicati dai padri fondatori e a prendere atto dei cambiamenti epocali che sono intervenuti dopo Maastricht. Il sogno sembra essersi interrotto a metà e, in attesa, ci è stata propinata una Europa della burocrazia, delle lobbies, delle banche, della finanza e una moneta senza Stato, incoerente e troppo debole nella costruzione di quel modello di "economia sociale di mercato" che avrebbe dovuto qualificare quello europeo rispetto ai principali modelli di sviluppo esistenti nel mondo", sostiene il Presidente dell'EURISPES. Quasi la metà dei cittadini (49,5%) rimane su una posizione equilibrata, affermando - si legge nel Rapporto Italia 2019 dell'EURISPES - che per l'Italia far parte dell'Unione comporta vantaggi e svantaggi. Quasi uno su cinque (19,2%) pensa invece che per l'Italia far parte dell'Unione rappresenti un valore aggiunto, mentre il 13,4% crede sia uno svantaggio. Il 17,9% non ha voluto prendere una decisione. Oltre sei italiani su dieci (60,9%) ritengono che il nostro Paese debba restare in Europa (+12,1% rispetto all'indagine del 2017), solo il 14,2% vorrebbe uscirne definitivamente (-7,3% rispetto al 2017); ben un quarto non sa orientarsi (24,9%). (SEGUE) 311429 GEN 19

GIOVEDÌ 31 GENNAIO 2019 14.31.44

EURISPES, RAPPORTO ITALIA: PER 6 SU 10 L'ITALIA DEVE RIMANERE IN UE (2)

EURISPES, RAPPORTO ITALIA: PER 6 SU 10 L'ITALIA DEVE RIMANERE IN UE (2) (9Colonne) Roma, 31 gen - La maggioranza degli italiani vuole che l'euro continui ad essere la moneta corrente (53,1%), solo il 23,9% vorrebbe che l'Italia uscisse dalla moneta unica; molti (23,9%) non hanno saputo rispondere. Quasi quattro intervistati su dieci (39,2%) ritengono che l'Italia debba rispettare una regola imposta dall'Europa anche se va contro gli interessi del Paese, ma, nello stesso tempo, credono che si debba impegnare affinché possa essere modificata. Il 20,5% suggerisce di non rispettare regole che ledono i nostri interessi e il 12,4% afferma che, anche se non condivisa, una regola va comunque rispettata. Il 27,9% non sa rispondere. Il futuro: 4 su 10 pensano che l'Europa resisterà Per quasi quattro cittadini su dieci (39,3%) l'Unione europea resisterà nonostante le difficoltà, il 19,3% è convinto che dopo la Brexit un altro paese membro uscirà dall'Unione, il 16,3% crede che l'Europa unita non sia destinata a durare; il 24,1% non si esprime. (red) 311431 GEN 19

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