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giovedì 17 gennaio 2019

Salute: creata dieta "salva pianeta" in grado di nutrire tutti

GIOVEDÌ 17 GENNAIO 2019 11.56.02

Salute: creata dieta "salva pianeta" in grado di nutrire tutti =

(AGI) - Washington, 17 gen. - Una dieta che promette di salvare vite umane e di nutrire 10 milioni di persone. Tutto senza causare danni catastrofici al pianeta. E' quella sviluppata da un gruppo di 37 scienziati provenienti da tutto il mondo, riuniti come parte della commissione EAT-Lancet. Sono esperti diversi: c'e' quello che si occupa di agricoltura, quello esperto di cambiamenti climatici o nutrizione. Ci sono voluti due anni per arrivare a questo risultato, pubblicato sulla rivista Lancet. L'idea degli scienziati era quella di cercare di capire come nutrire miliardi di persone in piu' nei decenni a venire. Secondo gli studiosi, abbiamo infatti bisogno di una dieta in grado di sostenere 10 miliardi di persone. Gia' nel 2011 la popolazione mondiale ha raggiunto quota 7 miliardi e ora e' di circa 7,7 miliardi. Si prevede che questa cifra raggiungera' i 10 miliardi intorno al 2050 e che continuera' a salire. I ricercatori hanno cosi' sviluppato una dieta salutare per il pianeta che, a differenza di quanto si immagina, non bandisce completamente carne e latticini. Tuttavia, richiede un enorme cambiamento nelle quantita' e nel tipo di cibo che mettiamo nei nostri piatti. Ok alla carne rossa, come un hamburger o una bistecca, ma una volta al mese. Mld (Segue) 171155 GEN 19 NNNN
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(AGI) - Washington, 17 gen. - Via libera a un paio di porzioni di pesce e di pollo a settimana, ma il resto delle proteine dovranno provenire dai vegetali. Noci e legumi (fagioli, ceci e lenticchie) andrebbero invece consumate ogni giorno. In generale, frutta e verdura dovrebbero costituire la meta' di ogni piatto che mangiamo. Tuttavia, viene richiesto di abbattere il consumo di verdure amidacee, come la patata e la manioca, che sono ampiamente consumate in Africa. Gli 8 alimenti consentiti sono quindi: noci (50 grammi al giorno); fagioli, ceci, lenticchie e altri legumi (75 grammi al giorno), pesce (28 grammi al giorno), uova (13 grammi al giorno, quindo una e un po' alla settimana); carne (14 grammi al giorno di carne rosso e 29 grammi al giorno di pollo); carboidrati (232 grammi al giorno di cereali integrali, come pane e riso e 50 grammi al giorno di verdure amidacee); prodotti lattiero-caseari (250 grammi al giorno, l'equivalente di un bicchiere di latte); verdure (300 grammi) e frutta (200 grammi). Inoltre, la dieta "salva pianeta" prevede anche 31 grammi di zucchero e circa 50 grammi di olio d'oliva. "C'e' un enorme varieta'", dice Walter Willet, uno degli autori dello studio e ricercatore di Harvard. "Puoi prendere quegli alimenti e metterli insieme in mille modi diversi. Qui non stiamo parlando - continua - di una dieta di privazione, e' un'alimentazione sana che e' flessibile e piacevole". Tuttavia, questo piano richiede cambiamenti profondi nelle diete in quasi ogni angolo del mondo. L'Europa e l'America del Nord, ad esempio, devono ridurre in modo massiccio la carne rossa, l'Asia orientale ha bisogno di ridurre il pesce, l'Africa le verdure amidacee. "L'umanita' non ha mai tentato di cambiare il sistema alimentare a questa scala e a questa velocita'", ammette Line Gordon dello Stockholm Resilience Centre. "Che sia una fantasia o meno, e' il momento di sognare un mondo buono", dice. Le tasse sulla carne rossa sono una delle molte opzioni che i ricercatori ritengono essere necessarie per convincerci a cambiare dieta. I ricercatori dicono che questa dieta impedira' a circa 11 milioni di persone di morire ogni anno. In primis perche' sarebbe in grado di ridurre le malattie legate a un'alimentazione poco sana, come infarti, ictus e alcuni tipi di cancro, considerati i piu' grandi killer nei paesi sviluppati. A beneficiarne e' il pianeta stesso. L'uso della terra e delle foreste per la produzione di cibo e' responsabile di circa un quarto delle emissioni globali di gas serra. Insomma pesa sul pianeta quanto l'elettricita' e riscaldamento, e sostanzialmente piu' di tutti i treni, gli aerei e le automobili del pianeta. Quando si osserva piu' da vicino l'impatto ambientale del settore alimentare, si puo' vedere che la carne e i prodotti lattiero-caseari sono i fattori principali. In tutto il mondo, il bestiame rappresenta tra il 14,5 e il 18 per cento delle emissioni di gas serra prodotte dall'uomo. L'agricoltura e' uno dei principali contributori alle emissioni ed e' anche una fonte significativa di inquinamento atmosferico. Allo stesso modo, quando si parla di acqua, l'agricoltura e le produzioni alimentari rappresentano una delle maggiori minacce, consumando il 70 per cento delle risorse globali di acqua dolce per l'irrigazione. L'obiettivo dei ricercatori era quello di nutrire piu' persone e allo stesso tempo ridurre al minimo le emissioni di gas serra, prevenire l'estinzione di qualsiasi specie e preservare l'acqua. La commissione EAT-Lancet portera' le sue scoperte ai governi di tutto il mondo e ad organismi come l'OMS per vedere se e' davvero possibile modificare il modo in cui mangiamo. (AGI) Mld 171155 GEN 19 NNNN
   

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