LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019 10.26.19
POLIZIA
R. STAMPA / EMIGRAZIONE: JOE PETROSINO, SHERLOCK HOLMES ITALIANO
R. STAMPA / EMIGRAZIONE: JOE PETROSINO, SHERLOCK HOLMES ITALIANO (9Colonne) Roma, 18 eb - "Poco prima delle nove di sera del 12 marzo del 1909 l' esplosione di quattro colpi di arma da fuoco risuonò tra le mura dei palazzi che circondano piazza Marina a Palermo. 'Per proditoria mano mafiosa, tacque la vita Joe Petrosino', recita la targa posta sul luogo del delitto di cui quest' anno ricorre il centodecimo anniversario". Il Fatto Quotidiano dedica oggi una pagina a Giuseppe Petrosino, l' italoamericano che nel 1873 partì da Salerno, senza soldi, per trovare fortuna nella Grande Mela Inizia come lustrascarpe, poi entra in polizia e inizia a sfidare i padrini siciliani. Verrà ucciso a Palermo. "Era emigrato da Padula, nel Salernitano, dove era nato nel 1860, a New York nel 1873. Piccolo di statura, robusto e forte, era uno dei meridionali che i transatlantici che facevano spola tra il vecchio e il nuovo continente vomitavano a migliaia in quegli anni successivi all' Unità d' Italia nei quali il Sud impoverito si svuotò" si legge sul quotidiano. "Fino al momento della sua morte - scrive Salvo Toscano su Il Fatto Quotidiano - Petrosino si distinse per intelligenza e fiuto investigativo, la stampa gli attribuì l' appellativo di Sherlock Holmes italiano, diventò l' incubo di gangster e malavitosi e dopo i numerosi successi investigativi dette vita alla mitica Squadra Italiana, un pugno di detective incaricato di combattere la crescita esponenziale della malavita arrivata da oltreoceano". (red) 181026 FEB 19
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