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mercoledì 17 aprile 2019

Terrorismo: fermati esaltano la "legge di Allah... Tutti morti" - TERRORISMO. SI ADDESTRAVANO PER ATTENTATI, DUE FERMATI


MERCOLEDÌ 17 APRILE 2019 08.02.12
POLIZIA

E' vicino all'Isis, fermato palermitano convertito all'Islam

E' vicino all'Isis, fermato palermitano convertito all'Islam L'uomo faceva propaganda jiadista sui social network Palermo, 17 apr. (askanews) - La Polizia di Palermo ha fermato un  palermitano di 24 anni attualmente domiciliato nel Comune di Bernareggio (Mb) e un marocchino di 18 anni, residente a Cerano (No), responsabili a vario titolo di reati in materia di terrorismo. L'italiano, convertito all'Islam, è sospettato di avere avuto contatti co soggetti legati all'Isis e avere custodito nei suoi computer materiale di propaganda jiadista condiviso attraverso i canali social. L'indagato ha avviato il proprio processo di radicalizzazione, già nel 2017, iniziando a frequentare un luogo di culto islamico della provincia di Palermo. Successivamente, dopo aver conseguito l'abilitazione alla conduzione di mezzi pesanti, si è trasferito per motivi di lavoro, nel Nord Italia, dove ha accresciuto il suo livello di radicalizzazione, frequentando assiduamente luoghi di culto della provincia di Monza-Brianza ed intensificando le relazioni di amicizia con il marocchino ed altri soggetti italiani convertiti alla fede islamica, nonché con cittadini stranieri simpatizzati di estremismo.  (segue) Xpa 20190417T080159Z
MERCOLEDÌ 17 APRILE 2019 08.03.19
POLIZIA

== Terrorismo: fermati esaltano la "legge di Allah... Tutti morti" =

(AGI) - Palermo, 17 apr. - "La legge di Allah... Non si applica se non con la spada. E bisogna essere crudeli con i traditori, con i ribelli. E morti tutti". Cosi' il diciottenne marocchino Ossama Ghafir, conversando via chat con l'altro fermato per terrorismo dalla Digos di Palermo, l'amico Giuseppe - Yusef - Frittitta, sosteneva la necessita' dell'uso della violenza per applicare la legge di Allah. La polizia di Stato ha eseguito un fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo secondo cui i due si sono radicalizzati venendo considerati veri e propri "lupi solitari" pronti al suicidio, non potendo piu' andare a combattere in Siria sotto la bandiera di Daesh. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Marzia Sabella e dal sostituto Calogero Ferrara. "Frittitta pur fiducioso che la figura del Califfo possa da se' riuscire a fare applicare la legge di Allah, condivideva espressamente - sostengono i pm - il pensiero di Ghafir, circa la necessita' di usare la violenza e crudelta', uccidendo, uno ad uno, tutti i traditori mettendoli in fila". "Miscredenti" per lui erano anche i genitori che non lo riconocevano piu': "Non avete piu' potere su di me". Pronti ad andare contro tutto e tutti. E a colpire, dunque. Si legge in una chat dal tono inquietante: "Mi sono preso troppo di collera, ho sbagliato due volte strada. Mancava poco e Yusuf faceva un casino in autostrada...". (AGI) Mrg (Segue) 170802 APR 19 NNNN

MERCOLEDÌ 17 APRILE 2019 08.13.21
POLIZIA

TERRORISMO: IL PALERMITANO 'YUSUF', 'MEGLIO CREPARE CHE TRADIRE' =

Palermo, 17 apr. (AdnKronos) - "Meglio crepare che tradire". E' quanto diceva nelle chat, senza sapere di essere seguito dalla Digos, Giuseppe Frittitta, detto 'Yusuf', il palermitano di 24 anni arrestato all'alba con accusa di terrorismo islamico. "Nel raccontare di essere stato avvicinato da soggetti da lui non conosciuti, che gli avevano chiesto di fare da spia, commentava la vicenda aggiungendo testualmente: ''meglio crepare che tradire'' -spiega il pm nel provvedimento del fermo- Successivamente, gli interlocutori della chat continuavano la discussione facendo riferimento a molti frequentatori delle moschee in Italia che, a loro dire, erano dei ''bastardi traditori che collaborano con la Digos''. Ma cosa dicevano gli amici nella chat? "Sapevate che esiste un posto in Arabia Saudita con nome dajjal proprio vicino a Medina!", scrive uno. "Dajjal Helipad". "Anche nelle divise della polizia saudita c'è l'occhio degli ultimato". "Ma che fai controspionaggio". "Stavo un po' curiosando su google eart e mi e venuto in mente di scrivere dajjal". "Attento che ti chiamano la digos il centro investigativo a lavoro per loro". "Ma Guglielmo preferisce morire che mettere mano con quei bastardi miscredenti figli di satana". "Sai quanti ci sono in moschea di questi di qui". "A me tempo fa pure". "Infatti anche a Milano sono pieni di quei maledetti traditori". E Mistretta dice: "Mi avevano chiesto sotto pagamento di fare la spia". "Sono venuti a casa e sono venuti in moschea". "Ragazzi abbiamo una spia qua". E 'Yusuf' aggiunge: "Lo sai come si dice a Palermo? Megghiu cripari ca trariri (Meglio crepare che tradire ndr)". E aggiunge un emoticon. E aggiunge: "Invece sai quanti pezzenti lo fanno questo?". "Sì fratello purtroppo immagino". "Quelli che vengono in moschea e mente sono in preghiera salah girano la testa e guardano". "Che mio padre rahmatu allah aliym (trad. che dio lo benedica) mi raccontava di ste cose. A Milano ci sono dei bastardi traditori che collaborano con la Digos. E tutti schifosi e ovvio che sono munafqeen". (Ter/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 17-APR-19 08:12 NNNN


 MERCOLEDÌ 17 APRILE 2019 08.17.39
POLIZIA

--TERRORISMO. SI ADDESTRAVANO PER ATTENTATI, DUE FERMATI

--TERRORISMO. SI ADDESTRAVANO PER ATTENTATI, DUE FERMATI GLI INQUIRENTI: "PROPAGANDA A FAVORE DELLA JIHAD E DELL'ISIS" (DIRE) Palermo, 17 apr. - Due fermi a Palermo con l'accusa di terrorismo. La polizia ha eseguito i provvedimenti disposti dalla Procura del capoluogo siciliano nei confronti del 24enne Giuseppe Ferittitta, palermitano, e del 18enne Ossama Ghafir, marocchino. Le indagini sono state portate avanti dalla sezione Antiterrorismo della Digos di Palermo. Frittitta, convertito all'Islam, dovra' difendersi dall'accusa di avere fatto apologia di piu' delitti in materia di terrorismo, condividendo materiale estremista-jihadista e mantenendo i contatti con soggetti, italiani e non, convertiti all'Islam e "noti - sostengono gli investigatori - per il loro livello di radicalizzazione". Comportamenti che si sarebbero realizzati attraverso i social network, attraverso cui Frittitta ha condiviso materiale propagandistico dell'estremismo jihadista e dello Stato Islamico (Daesh): video di esplosioni e combattimenti, foto di guerra, mappe, vessilli, testi di discorsi estremisti riportanti il simbolo dell'Isis. Materiale "di cui si riforniva sia in rete" o che riceveva da altri soggetti vicini all'estremismo islamico residenti in Italia: alcuni di questi propugnavano l'ideologia salafita e le regole della Sharia in Italia e nel resto del mondo occidentale. Il fermo del 24enne e' stato eseguito in provincia di Monza Brianza dagli agenti della Digos palermitana con l'ausilio dei colleghi della questura brianzola. Frittitta, infatti, si era trasferito in Lombardia per motivi di lavoro ed e' qui che, secondo la Digos, "ha accresciuto il suo livello di radicalizzazione, frequentando assiduamente luoghi di culto della provincia e intensificando le relazioni di amicizia con Ghafir e altri stranieri o italiani convertiti alla fede islamica". Ghafir avrebbe istigato l'amico "a compiere delitti contro personalita' internazionale e interna dello Stato" inviandogli materiale di propaganda dell'Isis, informazioni relative ai combattimenti in Siria, canti di guerra, video propagandistici, vessilli e immagini di guerre. Da qui anche l'invito rivolto al palermitano ad addestrarsi "per recarsi a combattere nei territori occupati dallo Stato Islamico". Il fermo del marocchino e' stato eseguito in provincia di Novara dagli agenti della Digos palermitana con l'ausilio dei colleghi ddella questura di quel capoluogo. (SEGUE) (Com/Sac/Dire) 08:16 17-04-19 NNNN

MERCOLEDÌ 17 APRILE 2019 08.17.39

--TERRORISMO. SI ADDESTRAVANO PER ATTENTATI, DUE FERMATI -2-

--TERRORISMO. SI ADDESTRAVANO PER ATTENTATI, DUE FERMATI -2- (DIRE) Palermo, 17 apr. - Ai due indagati, inoltre, sono stati contestati i reati di addestramento ad attivita' con finalita' di terrorismo anche internazionale "per essersi addestrati, sia in concorso tra loro che separatamente, per il compimento di atti di natura terroristica, avendo acquisito, anche autonomamente, istruzioni per il compimento di atti di violenza o di sabotaggio di servizi pubblici essenziali, anche rivolti contro uno Stato estero". I due si sarebbero infatti addestrati all'uso delle armi, "allenandosi - sostengono gli inquirenti - per raggiungere una preparazione fisica e militare idonea a combattere a fianco dei miliziani dell'Isis in Siria o in altre localita'. Tutti comportamenti "univocamente finalizzati alla commissione di condotte con finalita' di terrorismo, rivolte ad arrecare danno a piu' paesi, sia mediorientali che europei, e compiute allo scopo di intimidire la popolazione". In corso anche diverse perquisizioni nei confronti dei due indagati e di altri soggetti "al fine di ricercare materiale di propaganda di azioni di natura sovversiva o eversiva". (Com/Sac/Dire) 08:16 17-04-19 NNNN 


 
  

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