(AGI) - Roma, 22 mag. - Il Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Roma tornera' completamente operativo all'inizio del prossimo mese, grazie alla riapertura della sezione maschile con una capienza di 125 persone. Lo si apprende da fonti del Viminale, le quali riferiscono inoltre che quello della Capitale si affianchera' agli altri sei Cpr operativi in Italia (Bari, Brindisi, Caltanissetta, Torino, Palazzo San Gervasio, nel Potentino, e Trapani) che contano complessivamente 778 posti. Sono inoltre in corso i lavori per l'attivazione di quattro nuovi Cpr a Gradisca d'Isonzo (Gorizia), Milano, Macomer (Nuoro), Modena, strutture che potranno ospitare fino a 392 persone. Il contratto di governo prevede almeno una struttura per ogni regione. Nel Decreto Sicurezza sono state previste procedure semplificate per velocizzare i lavori, e sono stati raddoppiati i tempi di permanenza nelle strutture. In questo modo - dicono ancora al Viminale - "saranno piu' efficaci le procedure di espulsione, rese piu' complicate dalla smobilitazione dei Cie, mentre ora alcuni presidenti delle Regioni di sinistra continuano a opporsi alle strutture". (AGI)Vic 20:12 22-05-19
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mercoledì 22 maggio 2019
Migranti: Viminale, a giugno riapre CPR Roma, poi altri 4 in Italia =
(AGI) - Roma, 22 mag. - Il Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Roma tornera' completamente operativo all'inizio del prossimo mese, grazie alla riapertura della sezione maschile con una capienza di 125 persone. Lo si apprende da fonti del Viminale, le quali riferiscono inoltre che quello della Capitale si affianchera' agli altri sei Cpr operativi in Italia (Bari, Brindisi, Caltanissetta, Torino, Palazzo San Gervasio, nel Potentino, e Trapani) che contano complessivamente 778 posti. Sono inoltre in corso i lavori per l'attivazione di quattro nuovi Cpr a Gradisca d'Isonzo (Gorizia), Milano, Macomer (Nuoro), Modena, strutture che potranno ospitare fino a 392 persone. Il contratto di governo prevede almeno una struttura per ogni regione. Nel Decreto Sicurezza sono state previste procedure semplificate per velocizzare i lavori, e sono stati raddoppiati i tempi di permanenza nelle strutture. In questo modo - dicono ancora al Viminale - "saranno piu' efficaci le procedure di espulsione, rese piu' complicate dalla smobilitazione dei Cie, mentre ora alcuni presidenti delle Regioni di sinistra continuano a opporsi alle strutture". (AGI)Vic 20:12 22-05-19
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