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giovedì 2 maggio 2019

SALUTE, ORTOPEDICI: SMETTERE DI FUMATE PROTEGGE ANCHE LE OSSA





GIOVEDÌ 02 MAGGIO 2019 11.05.12
SALUTE

SALUTE, ORTOPEDICI: SMETTERE DI FUMATE PROTEGGE ANCHE LE OSSA (1)

SALUTE, ORTOPEDICI: SMETTERE DI FUMATE PROTEGGE ANCHE LE OSSA (1) (9Colonne) Roma, 2 mag - Il fumo è ormai da tutti conosciuto come un fattore che aumenta il rischio di ammalarsi di patologie cardiovascolari, respiratorie e oncologiche. Ma non tutti sanno che smettere di fumare è fondamentale anche per evitare effetti dannosi a carico del sistema muscolo scheletrico. In occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco del prossimo 31 maggio, la SIOT (Società italiana di Ortopedia e Traumatologia) ha deciso di lanciare un appello proprio per mettere in evidenza gli effetti negativi del fumo in ambito ortopedico. La nicotina e il monossido di carbonio sono sostanze che portano ad una minore ossigenazione del sangue con conseguenti danni anche sul sistema muscolo scheletrico, tra i quali invecchiamento più precoce e alterazione dei processi riparativi in caso di danno osseo o muscolo - tendineo. Nel nostro Paese, secondo gli ultimi dati dell'ISTAT, circa una persona su cinque di età superiore ai 14 anni è fumatrice; secondo il Professor Francesco Falez, Presidente SIOT: "risulta quindi fondamentale aumentare la consapevolezza di come il fumo comporti un netto aumento di complicanze in caso di patologie delle ossa e di ricorso alla chirurgia ortopedica. Queste complicanze possono manifestarsi nei fumatori, ma anche negli ex fumatori, con una percentuale tra il 40 e il 50% più alta rispetto ai non fumatori, percentuale che risulta molto più elevata nei forti fumatori". (segue) 021107 MAG 19
GIOVEDÌ 02 MAGGIO 2019 11.16.16
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SALUTE, ORTOPEDICI: SMETTERE DI FUMATE PROTEGGE ANCHE LE OSSA (2)

SALUTE, ORTOPEDICI: SMETTERE DI FUMATE PROTEGGE ANCHE LE OSSA (2) (9Colonne) Roma, 2 mag - Tra le principali complicanze legate al fumo, la SIOT evidenzia: Un maggiore rischio di osteoporosi e un conseguente aumento del numero di fratture; Un maggiore rischio di infezioni in tutti gli interventi chirurgici ortopedici, in particolare dopo interventi di chirurgia protesica; la riduzione dei processi di osteointegrazione delle protesi, con minore attaccamento della protesi all'osso e fallimenti precoci dell'impianto protesico (in altre parole, "la protesi si scolla dall'osso"); il rallentamento dei processi riparativi nelle fratture e di guarigione nei danni tendinei, legamentosi e muscolari; il rallentamento dei processi di guarigione delle ferite chirurgiche di tutti gli interventi ortopedici. La SIOT intende sottolineare che il fumo in ambito ortopedico ha inevitabili risvolti socio - economici legati a risultati chirurgici peggiori e ad un incremento delle giornate di degenza, oltre ai rischi di una cosiddetta re-admision, cioè la necessità di un nuovo ricovero a breve distanza dall'intervento. Inoltre, spesso si rende necessario intervenire con prolungate e costose terapie antibiotiche e un conseguente aumento del ricorso ad un ulteriore intervento chirurgico. "In ortopedia - conclude il Professor Falez -, la dipendenza dal fumo dei pazienti comporta quindi un aumento dei costi ospedalieri legati a degenze più lunghe ed esiti chirurgici meno favorevoli, ma riveste anche conseguenze sociali con una riduzione delle giornate lavorative e della relativa produttività. Noi ortopedici dobbiamo essere quindi in prima linea nell'informare i nostri pazienti dei rischi legati al fumo ed invitarli caldamente a smettere, soprattutto in vista di un intervento per ridurre in modo significativo il rischio di questi eventi avversi". (red) 021118 MAG 19

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