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domenica 23 giugno 2019

Gb, lite casalinga di Johnson accende dibattito su sue credenziali

DOMENICA 23 GIUGNO 2019 18.31.00


Gb, lite casalinga di Johnson accende dibattito su sue credenziali

Gb, lite casalinga di Johnson accende dibattito su sue credenziali Sondaggio: vantaggio nella corsa a leadership Tory è ridotto Roma, 23 giu. (askanews) - Le notizie sull'accesa lite domestica notturna tra Boris Johnson e la fidanzata continuano a tenere banco sui media britannici che si interrogano sugli effetti sulla campagna dell'ex ministro degli Esteri per guidare il partito conservatore e di conseguenza il governo del Regno Unito, ma soprattutto sulle sue credenziali a occupare Downing Street. Sondaggi condotti per il Mail on Sunday prima e dopo che la sua litigata, con arrivo della polizia, finisse in prima pagina su tutti i giornali mostrano che il vantaggio di Johnson sul rivale Jeremy Hunt nella corsa alla leadership dei Tory è svanito presso l'elettorato in generale e diminuito presso gli elettori conservatori. Ieri Johnson non ha voluto commentare gli eventi durante un dibattito a Birmingham, affermando che il pubblico invece preferiva ascoltare i suoi piani per il Paese, a tre anni da referendum che ha sancito la Brexit. (Segue) Bea 20190623T183102Z
DOMENICA 23 GIUGNO 2019 18.31.06


Gb, lite casalinga di Johnson accende dibattito su sue credenziali -2-

Gb, lite casalinga di Johnson accende dibattito su sue credenziali -2- Roma, 23 giu. (askanews) - Il ministro al Commercio internazionale Liam Fox, che sostiene Hunt, si è detto d'accordo sul fatto che la questione non deve distrarre dal dibattito sui temi politici per la leadership conservatrice, che sarà decisa a luglio da 160mila iscritti al partito. Ma "penso che sia più facile dare semplicemente una spiegazione" ha detto oggi alla Bbc. "La cosa fondamentale quindi è come si arriva ai problemi; ciò che non possiamo avere è una distrazione dalle spiegazioni delle politiche più ampie e di dove stiamo andando e quando". Favorito, Johnson ha evitato finora i riflettori e gli sfidanti l'hanno accusato di non volere mettersi alla prova per non esporsi alle gaffe che hanno contraddistinto la sua carriera politica. In base al sondaggio del Mail on Sunday Johnson era ritenuto il miglior premier dal 36% degli elettori giovedì, mentre Hunt era sostenuto dal 28%. Ieri il 32% era per Hunt il 29% per Johnson. Tra i conservatori Johnson è passato dal 55% al 45%, Hunt dal 28% al 34%.(Segue) Bea 20190623T183109Z
DOMENICA 23 GIUGNO 2019 18.31.18


Gb, lite casalinga di Johnson accende dibattito su sue credenziali -3-

Gb, lite casalinga di Johnson accende dibattito su sue credenziali -3- Roma, 23 giu. (askanews) - Nella notte tra giovedì e venerdì la polizia è stata chiamata all'indirizzo di Camberwell, sud di Londra, dove il politico 55enne vive dal qualche mese con la fidanzata 31enne Carrie Symonds, dopo aver lasciato la seconda moglie Marina Wheeler. Una coppia di vicini aveva chiesto l'intervento degli agenti dopo aver sentito urla e tonfi provenire dall'appartamento. I sostenitori di Johnson hanno attaccato il vicino, che ha registrato la litigata e ha fatto ascoltare l'audio al quotidiano The Guardian, affermando che l'uomo aveva un motivo politico. (Segue) Bea 20190623T183116Z
DOMENICA 23 GIUGNO 2019 18.31.31


Gb, lite casalinga di Johnson accende dibattito su sue credenziali -4-

Gb, lite casalinga di Johnson accende dibattito su sue credenziali -4- Roma, 23 giu. (askanews) - Il vicino Tom Penn, 29 anni, ha rilasciato un comunicato affermando di aver chiamato la polizia perchè "spaventato e preoccupato per il benessere delle persone coinvolte" nella lite. "Quando è stato chiaro che nessuno si era fatto male, ho contattato il Guardian, perchè ho ritenuto che fosse d'interesse pubblico. Penso che sia ragionevole che una persona che probabilmente diventerà il nostro prossimo primo ministro dia conto di tutte le sue parole, le sue azioni, i suoi comportamenti". Penn ha detto di aver votato contro la Brexit al referendum del 2016, come la maggioranza dei londinesi, e che il suo impegno politico si ferma lì. Johnson, che ha guidato la campagna per la Brexit nel 2016, ieri ha ribadito al sua volontà di portare la Gran Bretagna fuori dalla Ue il prossimo 31 ottobre con o senza accordo. Bea 20190623T183123Z  

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