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martedì 16 luglio 2019

LEGA: ESPERTO BANCARIO CHE ERA AL TAVOLO RIVELA, 'INCONTRO SOLO PROFESSIONALE'/ADNKRONOS =

MARTEDÌ 16 LUGLIO 2019 20.58.50 

LEGA: ESPERTO BANCARIO CHE ERA AL TAVOLO RIVELA, 'INCONTRO SOLO PROFESSIONALE'/ADNKRONOS = 

ADN1572 7 POL 0 ADN POL NAZ LEGA: ESPERTO BANCARIO CHE ERA AL TAVOLO RIVELA, 'INCONTRO SOLO PROFESSIONALE'/ADNKRONOS = In un messaggio la confessione, nessuna conferma dalla procura Milano, 16 lug. (AdnKronos) - (di Antonietta Ferrante) - Nell'inchiesta sui fondi russi che sarebbero destinati alla Lega si rincorrono voci e smentite sui nomi presenti all'incontro all'hotel Metropol per trattare l'ingente affare legato al petrolio, alla base dell'inchiesta per corruzione internazionale su cui indaga la procura di Milano. E così accade di ricevere un messaggio in cui c'è chi confessa di essere 'Francesco' uno dei due italiani che insieme a Gianluca Savoini hanno incontrato i tre uomini russi. "All'incontro del 18 ottobre 2018 presso l'hotel Metropol di Mosca, ero presente in qualità di consulente esperto bancario che da anni collabora con l'avvocato Gianluca Meranda. Specifico inoltre che lo scopo dell'incontro era prettamente professionale e si è svolto nel rispetto dei canoni della deontologia commerciale. Non vi sono state situazioni di natura diversa rispetto a quelle tipiche previste dalle normative che disciplinano i rapporti d'affari", scrive all'Adnkronos Francesco Vannucci, 63enne livornese. Il messaggio oltre alla firma completa, indica anche luogo e data di nascita, e l'interlocutore una volta contattato al telefono è di poche parole: "Mi ha dato il suo numero un avvocato, le confermo quello che le ho scritto e questo è tutto quello che ho da dire ora". A una superficiale ricerca, tuttavia, non compaiono con quel cognome consulenti esperti nel settore. Se Meranda, tirato in ballo dal messaggio, "non può smentire" quanto sostenuto da un'altra persona, fonti della procura non confermano in alcun modo che quel cognome sia presente nell'indagine su cui il riserbo è massimo. Chi scrive è "profondamente rammaricato di dover interrompere la privacy mia e della mia famiglia. Confido nella serietà della magistratura italiana nel capire le chiare dinamiche di questa vicenda". E la procura, che potrebbe acquisire il messaggio e il numero da cui è partito, ha tutta l'intenzione, come sempre, di andare in fondo alla storia. (Afe/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 16-LUG-19 20:58 NNNN

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