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venerdì 25 ottobre 2019

VACCINI: CONTRO VIRUS BIMBI E ANTI-MENINGITE UNIVERSALE, RIVOLUZIONE HI-TECH


VENERDÌ 25 OTTOBRE 2019 16.32.49


VACCINI: CONTRO VIRUS BIMBI E ANTI-MENINGITE UNIVERSALE, RIVOLUZIONE HI-TECH =

ADN1222 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RTO VACCINI: CONTRO VIRUS BIMBI E ANTI-MENINGITE UNIVERSALE, RIVOLUZIONE HI-TECH = Roma, 25 ott. (Adnkronos Salute) - Ricerca e tecnologie sempre più sofisticate stanno rivoluzionando lo sviluppo dei VACCINI. Dopo 50 anni di fallimenti, sarà disponibile nel giro di qualche anno un siero contro il virus respiratorio sinciziale, una delle cause più comuni della bronchiolite e della polmonite nei bambini con meno di un anno. E fra circa 4-5 anni potrebbe arrivare un vaccino universale contro tutti i diversi ceppi di meningite. A fare il punto è Rino Rappuoli, direttore scientifico e responsabile dell'attività esterna di ricerca e sviluppo di GlaxoSmithKline Vaccines. "La tecnologia corre velocissima. Oggi la genomica, con i moderni macchinari di cui disponiamo - sottolinea Rappuoli all'Adnkronos Salute - è diventata routine, la possibilità di realizzare le strutture delle molecole ha rivoluzionato il nostro modo di lavorare". E ha permesso di far arrivare in sviluppo clinico il vaccino per il virus respiratorio sinciziale. "Il primo fallimento - racconta - risale al 1969, l'ultimo è di aprile di quest'anno: per 50 anni nessuno ci è riuscito. E' un virus, è più semplice di un batterio, ma abbiamo fallito per circa 50 anni perché non c'era idea di cosa fare. Oggi abbiamo la soluzione, che è arrivata non solo dalla genomica, ma appunto dalla possibilità di realizzare ai raggi X le strutture delle molecole". (segue) (Mad/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 25-OTT-19 16:32 NNNN
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VACCINI: CONTRO VIRUS BIMBI E ANTI-MENINGITE UNIVERSALE, RIVOLUZIONE HI-TECH (2) =

ADN1223 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RTO VACCINI: CONTRO VIRUS BIMBI E ANTI-MENINGITE UNIVERSALE, RIVOLUZIONE HI-TECH (2) = (Adnkronos Salute) - Il virus, spiega lo scienziato, "ha una proteina sulla superficie, una sorta di 'macchina perfetta' che cambia struttura quando trova la cellula, espone delle parti oleose che entrano nella membrana della cellula e tira dentro il virus". Agisce quasi come una pianta carnivora. Il problema contro cui si sono scontrati anni di ricerca è che "questa proteina non è stabile, dunque non si riesce a bloccarla nella forma che poi si può colpire con anticorpi monoclonali alla base di un vaccino". Un problema risolto appena qualche mese fa grazie a un'intuizione geniale: "Abbiamo realizzato la struttura ai raggi X della proteina, diventata possibile - prosegue Rappuoli - isolando un anticorpo monoclonale da una persona in convalescenza, in grado di riconoscere la struttura giusta della proteina e di bloccarla". A questo punto, "intervenendo su due amminoacidi è stato creato un ponte di solfuro che blocca la proteina nella struttura" necessaria per essere colpita da un vaccino. "Questo dà l'idea di come grazie a queste nuove tecnologie con cui si va a lavorare sulla molecola - evidenzia l'esperto - si riesce a ottenere risultati prima impossibili". Una storia simile a quella del vaccino contro il meningococco B, reso possibile grazie alla prima rivoluzione vissuta in questo campo, l'era delle genomica. (segue) (Mad/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 25-OTT-19 16:32 NNNN
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VACCINI: CONTRO VIRUS BIMBI E ANTI-MENINGITE UNIVERSALE, RIVOLUZIONE HI-TECH (3) =

ADN1224 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RTO VACCINI: CONTRO VIRUS BIMBI E ANTI-MENINGITE UNIVERSALE, RIVOLUZIONE HI-TECH (3) = (Adnkronos Salute) - "A metà anni '90 volevavamo sviluppare un vaccino contro il meningococco B - ricorda Rappuoli - ma eravamo abbastanza disperati, tutti quelli che ci provavano da circa 30 anni avevano fallito, compresi noi. Continuavamo a sbattere la testa contro il muro finché non è arrivata la pubblicazione del genoma di un batterio da parte di Craig Venter. Era la prima volta in assoluto nella storia che accadeva per un organismo vivente". E' stata la svolta, che ha permesso di abbandonare la strada tradizionale e pensare fuori dagli schemi. "Fino ad allora per fare i VACCINI si crescevano i batteri o i virus, poi si uccidevano o si attenuavano e si iniettavano, oppure si purificava qualche porzione e si sviluppava il vaccino. Un approccio fallito contro il meningococco B. Abbiamo allora cambiato strategia, invece di fare i microbiologi, e siamo andati a cercare e leggere l'informazione con cui il batterio si crea, che non è più leggibile una volta che il microrganismo è cresciuto". La genomica si è rivelata la chiave vincente. "La genomica è ormai alla base della medicina, che è sempre più di precisione. Siamo stati i primi - rivendica Rappuoli - a usarla per ottenere qualcosa di pratico, come il vaccino contro la meningite B". Così Rappuoli ha inventato un nuovo modo di fare i VACCINI, la 'reverse vaccinology', che in questi anni è avanzata ancora, tanto che oggi si parla di 'reverse vaccinology 2.0', come lui stesso la definisce. Questa strategia porterà a "un vaccino unico contro i diversi ceppi di meningite da meningococco. Le ricerche sono cominciate circa 5 anni fa, ci vorranno altri 4-5 anni". (Mad/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 25-OTT-19 16:32 NNNN

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