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martedì 7 aprile 2020

Coronabond: editoriale Spiegel in italiano, "no eurobond gretto"


MARTEDÌ 07 APRILE 2020 18.59.00

Coronabond: editoriale Spiegel in italiano, "no eurobond gretto" =

(AGI) - Berlino, 7 apr. - "Il rifiuto tedesco degli eurobond e' non solidale, gretto e vigliacco": questo il titolo dell'editoriale del direttore dello Spiegel, Steffen Klusmann, che il settimanale tedesco pubblica sulla sua versione online in italiano. "O il governo tedesco davvero non si rende conto di quello che sta rifiutando con tanta noncuranza, oppure si ostina a non capire, spinta dalla paura che il partito populista Afd possa strumentalizzare gli aiuti ai vicini europei per la propria propaganda", scrive lo Spiegel, aggiungendo che "invece di dire onestamente ai tedeschi che non esistono alternative agli Eurobond in una crisi come questa, il governo Merkel insinua che ci sia qualcosa di marcio in questi bond". Ovvero, aggiunge il settimanale, "che in fin dei conti sarebbero i laboriosi contribuenti tedeschi a dover pagare, in quanto gli italiani non sarebbero mai stati capaci di gestire il denaro". Lo Spiegel la vede in modo radicalmente diverso: "Questa narrazione e' stata usata talmente spesso dalla cancelliera, che adesso ogni concessione a spagnoli e italiani potrebbe soltanto sembrare una sconfitta. Non avrebbe mai dovuto permettere che si arrivasse a questo, non fosse che per un sentimento di vicinanza e solidarieta'. L'enorme violenza della pandemia ha comportato una vera e propria tragedia umana e medica in Italia e in Spagna- anche perche' ultimamente ambedue gli Stati avevano attuato una forte politica di austerity, come voluto da Bruxelles- e sicuramente non perche' vivessero al di la' delle loro possibilita'". (AGI) Gey/Ven (Segue) 071858 APR 20 NNNN
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Coronabond: editoriale Spiegel in italiano, "no eurobond gretto" (2)=

(AGI) - Berlino, 7 apr. - A detta di Klusmann, "l'Europa sta affrontando una crisi esistenziale. Apparire come il guardiano della virtu' finanziaria in una situazione del genere e' gretto e meschino. Forse conviene ricordare per un momento chi e' stato a cofinanziare la ricostruzione della Germania nel dopoguerra". Spiega poi il settimanale che "gli eurobond sono obbligazioni comuni emesse da tutti i paesi dell'euro e non un'elargizione. Hanno il vantaggio di essere considerati un investimento sicuro, in quanto gli Stati con una buona reputazione come la Germania risultano responsabili anche per i debitori meno solidi, come l'Italia. Questo rende i prestiti un po' piu' costosi per la Germania, ma notevolmente piu' economici per l'Italia. Berlino se lo puo' permettere, mentre Roma, se fosse lasciata sola, presto non sarebbe piu' in grado di prendere in prestito denaro sul mercato finanziario, dato che i tassi di interesse sarebbero troppo alti". Afferma ancora lo Spiegel che "sarebbe quindi piu' onesto ed efficace accogliere l'ultima proposta francese, che oramai sembra trovare anche il consenso degli scettici degli eurobond: i coronabond. Si tratta di titoli di Stato europei limitati nel tempo e legati a uno scopo ben preciso: far fronte alla pandemia. Darebbero un chiaro segnale ai mercati finanziari, ma anche ai cittadini europei. Sarebbe la prova che non ci abbandoniamo l'un l'altro in tempi di maggiore bisogno, e che l'Europa e' piu' di una mera alleanza di egocentrici, piu' di un mercato unico ben lubrificato ma dal cuore freddo con una moneta (ancora) comune". (AGI) Gey/Ven 071858 APR 20 NNNN   

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