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sabato 27 giugno 2020

>>>ANSA/ 'Mosca pagava i talebani per i soldati Usa uccisi'

SABATO 27 GIUGNO 2020 20.02.15

>>>ANSA/ 'Mosca pagava i talebani per i soldati Usa uccisi'

ZCZC4804/SXA XAI20179015392_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >>>ANSA/ 'Mosca pagava i talebani per i soldati Usa uccisi' Nyt, 007 informarono Trump a marzo. Russia e ribelli smentiscono (ANSA) - WASHINGTON, 26 GIU - L'informativa degli 007 Usa e' arrivata per la prima volta sulla scrivania di Donald Trump almeno alla fine del marzo scorso: la Russia ricompensava i miliziani legati ai Talebani che si rendevano protagonisti di attacchi mortali alle forze alleate in Afghanistan. Una vera e propria 'taglia' soprattutto per l'assassinio di soldati americani. A rivelarlo e' il New York Times, spiegando che l'operazione architettata dal Cremlino e' stata condotta da un'unita' segretissima dell'intelligence militare di Mosca, nell'ambito di un piano molto piu' vasto teso a destabilizzare su diversi fronti l'America e il mondo occidentale. Immediata e' arrivata sia la smentita dei ribelli afghani, che da Kabul negano ogni ricompensa da parte di Mosca, sia quella del Cremlino, che per bocca di Dimitri Peskov, portavoce di Vladimir Putin, ha fatto sapere che il governo russo non e' stato messo in alcun modo a conoscenza di queste accuse, ne' da parte di Washington ne' da parte di altre capitali dei Paesi Nato. Mentre con un tweet l'ambasciata russa a Washington ha definito "prive di fondamento e pericolose" le presunte rivelazioni del Nyt. Secondo il quotidiano statunitense, per mesi il Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca avrebbe discusso su come rispondere a questa grave situazione, valutando tutta una serie di azioni diplomatiche forti e di dure sanzioni nei confronti della Russia. Ma finora, a distanza di oltre due mesi, nulla sarebbe stato autorizzato e deciso dal presidente, col dossier che sembra essere rimasto per il momento chiuso in un cassetto dello Studio Ovale. Questo - denuncia il Times - nonostante almeno 20 soldati americani siano stati uccisi in Afghanistan nel 2019. Se fosse dimostrato che gli attacchi alle forze Usa e della Nato siano stati incentivati da Mosca, questo rappresenterebbe una pericolosa ed enorme escalation delle tensioni tra la Russia da un lato e gli Stati Uniti e i loro alleati dall'altro, con le due parti gia' "in guerra" soprattutto sul fronte del cyberspazio e della disinformazione. La vicenda e' inoltre destinata a gettare ulteriori ombre sui rapporti di Donald Trump con la Russia, con il presidente americano che, nonostante le tensioni con Mosca, ha continuato ad avere un atteggiamento sostanzialmente accomodante nei confronti del Cremlino, a dispetto dei consigli del segretario di Stato Mike Pompeo e dei falchi della sua amministrazione. Ed e' proprio di Trump la pressante richiesta delle ultime settimane di fare rientrare la Russia nel club del G8. A rischio, infine, il raggiungimento della pace in Afghanistan e il ritorno delle truppe Usa a casa, una delle promesse simbolo della campagna per la rielezione del tycoon. (ANSA). CU 27-GIU-20 20:01 NNNN

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