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mercoledì 15 luglio 2020

CARCERI: SAPPE, 'POLIZIOTTA AGGREDITA DA DETENUTA IN CASA CIRCONDARIALE A CAPANNE, E' UN MASSACRO' =


MERCOLEDÌ 15 LUGLIO 2020 12.26.16

CARCERI: SAPPE, 'POLIZIOTTA AGGREDITA DA DETENUTA IN CASA CIRCONDARIALE A CAPANNE, E' UN MASSACRO' =

ADN0668 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RUM CARCERI: SAPPE, 'POLIZIOTTA AGGREDITA DA DETENUTA IN CASA CIRCONDARIALE A CAPANNE, E' UN MASSACRO' = Perugia, 15 lug. (Adnkronos) - Questa mattina, nella Casa circondariale di Capanne a Perugia, una agente della Polizia Penitenziaria è stata aggredita da una detenuta con problemi psichiatrici. Lo rende noto il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. ''Speriamo finisca presto questo massacro nei confronti della Polizia penitenziaria, anche con strumenti idonei per garantire l'incolumità degli agenti. Servono urgenti provvedimenti per fronteggiare e impedire aggressioni fisiche e selvagge, strumenti come quelli in uso a Polizia di Stato e Carabinieri come il taser e lo spray al peperoncino e l'istituzione in ogni carcere una Sezione custodiale chiusa dove allocare e vigilare i detenuti più facinorosi o che si rendono protagonisti di episodi di violenza minacce nei confronti del personale. E l'Umbria non può essere la discarica delle carceri toscane'', denuncia il Segretario Nazionale umbro, Fabrizio Bonino. "L'aggressione all'atto della battitura, quando la poliziotta, appena entrata in cella, è stata colpita con del caffè bollente prima di un nuovo tentativo di aggressione scongiurato solo grazie all'intervento delle colleghe - continua il sindacalista - La detenuta psichiatrica, una donna straniera, sta scontando una pena per omicidio con fine pena 2031 e si è resa protagonista di molte aggressioni anche a personale infermieristico nel carcere di Solliciano. L'agente è stata dimessa con prognosi di sette giorni e una forte infiammazione della cornea. Oramai il personale è stanco di gestire detenuti con patologie psichiatriche e auspichiamo quanto prima ad una reale presa in carico di tali soggetti da parte del Servizio sanitario nazionale''. ''Ogni giorno arrivano notizie di aggressioni a donne e uomini del Corpo in servizio negli Istituti penitenziari del Paese, sempre più contusi, feriti, umiliati e vittime di violenze da parte di una parte di popolazione detenuta che non ha alcuna remora a scagliarsi contro chi in carcere rappresenta lo Stato - commenta Donato Capece, segretario generale del Sappe - Rinnoviamo, alla luce del grave fatto accaduto a Perugia, la richiesta di un incontro con i vertici del Ministero della Giustizia e dell'Amministrazione Penitenziaria per affrontare gli eventuali interventi da adottare, come ad esempio proprio le tutele da assicurare al personale in servizio''. Nel carcere di Perugia sono ristrette 357 persone, 301 uomini e 56 donne, 71 gli imputati, 285 i condannati e un internato. (Sil/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 15-LUG-20 12:26 NNNN

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