"Neonazi infiltrati nella polizia" La denuncia dell'ex suprematista
Il personaggio "Neonazi infiltrati nella polizia" La denuncia dell'ex suprematista di Massimo Basile NEW YORK - «Conosco neonazisti che fanno i poliziotti. Solo nel mio gruppo lo sono diventati tre, immaginatevi quanti possano essere». Frank Meeink, 45 anni, è stato uno dei più importanti leader neo-nazi d'America, al punto da ispirare il personaggio di Derek Vinyard, il giovane fanatico con la svastica tatuata sul petto interpretato da Edward Norton, nel film American History X. Meeink adesso gira l'America per mettere in guardia da quelli come lui. All'inizio, durante gli incontri pubblici, gli chiedevano del suo passato, di quando a 13 anni divenne nazi per sfuggire agli abusi subiti in famiglia, alla periferia di Philadelphia, e di quando a 17 rapì e quasi uccise un Antifa, registrando tutto in un video. Meeink finì in carcere per tre anni e fu la sua salvezza: a contatto con i neri, egomaniaco, pazzo, alcolizzato, sconfisse i demoni. Adesso lavora per Life After Hate, no-profit che aiuta chi lascia gruppi di odio, ma da quando Donald Trump definì "very fine people" i nazisti all'indomani della morte di una giovane pacifista a Charlottesville, il lavoro si è ridotto. Se non lasciano i gruppi d'odio, dove vanno? Meeink dice di saperlo. Il sito americano TheDailyBeast gli ha chiesto se la polizia sia davvero razzista, e lui ha risposto: non solo è razzista, ma arruola neonazisti e militanti di estrema destra. E da prima di Trump. Meeink ricorda un incontro con i leader nazionalisti bianchi a inizio anni '90. «Ci dissero di coprirci le svastiche, farci crescere i capelli e entrare nella polizia. Tre lo fecero». Il 17 ottobre 2006 l'Fbi rilasciò un dossier dal titolo: "Le infiltrazioni dei suprematisti bianchi nelle forze di polizia". Sette pagine di annotazioni e tabelle sintetizzabili in un paio di passaggi: «La minaccia primaria dall'infiltrazione e il reclutamento possono mettere a rischio la sicurezza degli stessi agenti». Si cita il Ku Klux Klan: «È il gruppo più famoso tra quelli suprematisti che ha trovato sostegno in molte comunità, supporto che si è tradotto in legami con le forze di polizia locale»..segue sulla testata-------
Nessun commento:
Posta un commento