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giovedì 1 ottobre 2020

IL PUNTO = Navalny e' sicuro, "Putin dietro mio avvelenamento" =

 

GIOVEDÌ 01 OTTOBRE 2020 17.58.42



= IL PUNTO = Navalny e' sicuro, "Putin dietro mio avvelenamento" =


(AGI) - Roma, 1 ott. - "C'e' Vladimir Putin dietro il mio avvelenamento, non tornare in Russia significherebbe che il presidente russo ha raggiunto il suo obiettivo". La prima intervista dell'oppositore politico Aleksei Navalny, dopo essere uscito dal coma - in cui e' caduto a fine agosto, in seguito a quello che per le autorita' tedesche e' stato un avvelenamento da Novichok - e' un duro atto di accusa al Cremlino e un messaggio chiaro sul fatto che non ha intenzione di farsi intimorire. "Il mio compito ora e' restare impavido. Non ho paura", ha detto a Der Spiegel, che lo ha intervistato ieri alle 6 di mattina nella sua redazione di Berlino, a pochi passi dalla clinica Charite', dove l'oppositore e' stato curato e alla presenza di quattro agenti di polizia, preposti alla sua sicurezza. Le parole dell'oppositore russo piu' in vista sono esplose con fragore a Mosca, da dove le reazioni del potere non si sono fatte attendere. Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, non ha esitato a definirlo "bastardo spudorato", per non essere riconoscente a Putin che, a suo dire, "gli ha salvato la vita", anche se non ha specificato esattamente in che modo. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, che continua a chiamare Navalny semplicemente "il paziente di Berlino", ha abbandonato ogni diplomazia e ha denunciato che l'oppositore "in questi giorni sta lavorando con specialisti della Cia". Navalny, dal canto suo, non ha aspettato ad annunciare una querela contro Peskov e ha chiesto al governo russo di fornire "fatti e prove" delle accuse: "Mostratele direttamente in televisione, in prima serata, vi autorizzo a farlo", ha scritto sul suo blog. Con Der Spiegel Navalny ha ripercorso i momenti in cui si e' sentito male sul volo che dalla Siberia, il 20 agosto, doveva riportarlo a Mosca. "Non senti dolore, ma sai che stai per morire proprio in quel momento, pensi solo: questa e' la fine". L'avvelenamento, a suo dire, e' stata la "misura estrema" presa dal Cremlino per "evitare uno scenario bielorusso", vale a dire proteste anti-governative di massa. Riferendo di "migliorare giorno dopo giorno", Navalny ha ringraziato i tedeschi e la cancelliera Angela Merkel, che e' andata a trovarlo in clinica: "Sono rimasto colpito da quanto bene conosce la Russia e il mio caso". Infine un messaggio diretto a Mosca e ai suoi sostenitori: "Non voglio essere un 'leader dell'opposizione in esilio', sono un politico che chiede azioni concrete e ne condivide i rischi in prima persona. Quando saro' tornato, continuero' a gestire il mio canale YouTube, viaggero' nelle regioni della Russia. In ogni caso, non si puo' fare molto contro gli assassini invisibili di Putin". (AGI) All 011757 OCT 20 NNNN

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