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venerdì 18 dicembre 2020

NEWS MINORI-PEDIATRIA. Covid, Siaip: Rinocongiuntivite allergica e asma no fattori rischio in bimbi

 

VENERDÌ 18 DICEMBRE 2020 08.26.09


NEWS MINORI-PEDIATRIA. Covid, Siaip: Rinocongiuntivite allergica e asma no fattori rischio in bimbi

DIR0114 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NEWS MINORI-PEDIATRIA. Covid, Siaip: Rinocongiuntivite allergica e asma no fattori rischio in bimbi La ricerca: Perdita gusto-olfatto sintomi non prevalenti in eta' pediatrica (DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 18 dic. - La rinocongiuntivite allergica e l'asma non risultano essere fattori di rischio per l'infezione da Sars-Cov-2 nei bambini. In eta' pediatrica, inoltre, la perdita di gusto e olfatto, molto frequenti nella popolazione adulta, non sono sintomi prevalenti. Sono questi i dati salienti emersi da una ricerca condotta dalla Commissione Rinosinusite e congiuntivite della Societa' italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), pubblicata sull'Italian Journal of pediatrics e presentata al congresso straordinario digitale della Societa' italiana di pediatria (Sip). A illustrare i contenuti dell'indagine e' Michele Miraglia Del Giudice, professore associato di Pediatria presso il Dipartimento della donna, del bambino e di chirurgia generale e specialistica dell'Universita' della Campania Luigi Vanvitelli. "Asma e allergia, le cronicita' piu' presenti in eta' pediatrica- precisa lo specialista- non sono inclusi nelle prime 10 comorbidita' associate ai decessi per Covid-19". Un dato confermato dalle conclusioni dell'indagine condotta da Siaip. Il questionario e' stato somministrato dal 27 aprile al 15 maggio 2020 e hanno risposto 99 medici iscritti alla Societa', nella maggior parte dei casi pediatri di libera scelta, distribuiti in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. Il 52% di loro esercita in un luogo in cui non esiste un ospedale pediatrico dedicato alle cure Covid. I sintomi maggiormente riferiti per i pazienti positivi al Covid-19 sono febbre (88,8%), tosse (62,9%), disturbi gastrointestinali (37,1%), congiuntivite (16,9%), anosmia (perdita dell'olfatto, 12,4%), ageusia (perdita del gusto, 10,1%), vasculite (10,1%, tra cui la sindrome di Kawasaki) e insufficienza respiratoria (7,9%). Riguardo ai sintomi allergici, sottolinea Del Giudice, "la rinocongiuntivite allergica era presente nel 20% dei bambini positivi al Covid-19, mentre la prevalenza dell'asma nei pazienti infettati e' risultata ancora piu' bassa. Per entrambe le patologie- specifica il pediatra- e' stata riscontrata una maggiore incidenza nelle Regioni del Centro e del Sud, che puo' essere spiegata con il fatto che in quelle zone d'Italia la stagione pollinica inizia prima". In generale, sebbene la ricerca sia stata condotta durante il lockdown, l'86% dei pediatri partecipanti all'indagine ha riportato di aver valutato meno di 10 pazienti al mese per sospetto Covid-19. L'81,7% ha inoltre riferito di aver riscontrato il maggior numero di casi nei mesi di febbraio e marzo. Il 34% dei pediatri ha effettuato una diagnosi di Covid-19 una volta al mese, il 23% una volta a settimana e solo il 9% una al giorno. Tra la fine di aprile e maggio, il 97,9% degli intervistati aveva in carico meno di 10 pazienti positivi ma, nonostante il tampone naso-faringeo fosse ancora il principale mezzo di diagnosi, solo il 45% dei pediatri coinvolti ha riferito di essere riuscito a effettuarli in maniera regolare. Nel 90% dei casi, infine, davanti a un caso conclamato di Covid-19 i pediatri hanno consigliato l'isolamento domiciliare fiduciario e il contatto con la Asl di appartenenza. Solo l'11% ha inviato i pazienti in pronto soccorso e il 10% ha preso contatto con il 118. In conclusione, constata Del Giudice, dallo studio emerge una certa difficolta' nella "diagnosi e gestione del Covid-19 nei bambini a causa del decorso clinico lieve o moderato o addirittura dei casi asintomatici". (Wel/ Dire) 08:25 18-12-20 NNNN

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