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mercoledì 17 febbraio 2021

Pensioni: Istat, aumentano pensionati a lavoro, 41,7% ha 70 anni

 

MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO 2021 11.39.42



Pensioni: Istat, aumentano pensionati a lavoro, 41,7% ha 70 anni =


(AGI) - Roma, 17 feb. - In aumento i pensionati che continuano a lavorare. Lo rileva l'Istat nel report 'Condizioni di vita dei pensionati'. Nel 2019, secondo la rilevazione sulle forze di lavoro, i pensionati da lavoro che percepiscono anche un reddito da lavoro sono 420 mila, in aumento rispetto al 2018 (+3,6%) e in decisa diminuzione rispetto al 2011 (-18,5%). Tale aggregato e' composto principalmente da uomini (in oltre tre casi su quattro), da residenti nelle regioni settentrionali (in due casi su tre) e da lavoratori non dipendenti (in circa l'85% dei casi). Circa la meta' dei pensionati occupati ha al massimo la licenza media (e' il 30,4% per il complesso degli occupati), tre su dieci possiedono un diploma mentre il segmento dei laureati rappresenta oltre un quinto del totale. Nel tempo l'eta' media dei pensionati che lavorano e' cresciuta, per effetto dell'aumento dell'eta' pensionabile: oltre il 77% ha almeno 65 anni (53,7% nel 2011) e il 41,7% ne ha almeno 70 (25,0% nel 2011); proprio al segmento piu' anziano si deve gran parte dell'incremento osservato nel 2019. Tra il 2011 e il 2019 si sono invece piu' che dimezzati i 60-64enni. L'eta' media dei pensionati con redditi da lavoro raggiunge quindi i 69 anni (66 anni nel 2011); tra gli uomini la media e' di circa un anno e mezzo piu' elevata rispetto alle donne e tra i lavoratori indipendenti supera di oltre tre anni quella dei dipendenti. (AGI)Ila (Segue) 171138 FEB 21 NNNN

MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO 2021 11.39.42



Pensioni: Istat, aumentano pensionati a lavoro, 41,7% ha 70 anni (2)=


(AGI) - Roma, 17 feb. - Nel 2019, lavora nel settore dei servizi circa il 65% dei percettori di pensione (da lavoro) che continuano a essere occupati, al suo interno meno di un terzo e' impiegato nel commercio. Il confronto con il collettivo degli occupati nel suo complesso mostra differenze significative. I pensionati che lavorano sono piu' spesso impiegati in agricoltura - con un'incidenza tre volte e mezzo superiore rispetto al totale - e nel commercio (quasi una volta e mezzo superiore), risultando sovra rappresentati anche nelle attivita' professionali e nei servizi alle imprese. Nei settori istruzione e sanita', trasporti e nell'industria in senso stretto, al contrario, l'incidenza e' sensibilmente inferiore a quella del totale degli occupati. Circa il 44% dei pensionati che lavorano svolge una professione qualificata (compresa nei primi tre grandi gruppi della classificazione delle professioni CP2011), una quota piu' alta rispetto al totale degli occupati (35,3%), lo stesso si verifica per gli operai (30,9% contro 22,4%). E' invece piu' bassa la percentuale di pensionati che lavorano in professioni non qualificate (3,3% contro 11,8%). Considerando solo l'occupazione indipendente (l'84,4% dei lavoratori beneficiari di una pensione da lavoro), il 54,8% e' rappresentato da lavoratori autonomi (in lieve aumento rispetto al 2018), il 26,8% da liberi professionisti (dal 28,3% dell'anno precedente), il 7,1% da coadiuvanti nell'azienda familiare (in lieve crescita), il 6,9% da imprenditori (anch'essi in leggero aumento). Tra l'esiguo gruppo dei dipendenti, invece, il 54,2% e' operaio e circa il 29% e' impiegato. (AGI)Ila 171138 FEB 21 NNNN

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