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lunedì 15 febbraio 2021

R. STAMPA / CORONAVIRUS, RICCIARDI: LOCKDOWN PER UN MESE, DRAGHI MI ASCOLTI

 

LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2021 08.01.24


R. STAMPA / CORONAVIRUS, RICCIARDI: LOCKDOWN PER UN MESE, DRAGHI MI ASCOLTI

9CO1149166 4 CRO ITA R01 R. STAMPA / CORONAVIRUS, RICCIARDI: LOCKDOWN PER UN MESE, DRAGHI MI ASCOLTI (9Colonne) Roma, 15 feb - "Speranza ha sempre accolto i miei suggerimenti. Nel precedente governo, però, trovava un muro, trovava la linea di chi voleva convivere con il virus. Questo ha causato decine di migliaia di morti e ha affondato l'economia. Spero che la strategia del nuovo governo sia 'no Covid' che ci riporti a una prospettiva di normalità in tempi ragionevoli. Ci riavvicineremmo al ritorno alla vita normale e alla ripresa economica, come dimostrano gli esempi di Cina, Taiwan, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda. Ora anche Usa, Germania e Danimarca vanno in questa direzione". Lo afferma Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute e docente di Igiene all'Università Cattolica di Roma, in una intervista al Messaggero. "Al ministro - ha aggiunto - ho sottoposto la necessità di proporre al governo tre cose, anche alla luce del problema delle varianti: lockdown breve e mirato; tornare a testare e tracciare; vaccinare a tutto spiano. Tenga conto che la variante inglese si trasmette più velocemente ed è lievemente più letale. Quella brasiliana può dare origine a reinfezioni, come è stato visto a Perugia. Per la sudafricana sembra limitata l'efficacia del vaccino AstraZeneca". Un lockdown da applicare su tutto il territorio nazionale come a marzo, spiega, "perché dobbiamo limitare la circolazione del virus al di sotto dei 50 casi ogni 100mila abitanti. Deve durare il tempo necessario a tornare a questo dato di incidenza. Possono essere due, tre, quattro settimane, dipende quando si raggiunge l'obiettivo". Inoltre "servono migliaia di persone per testare e tracciare". Evidenzia quindi che la app Immuni "non ci ha aiutata per niente perché il tracciamento tecnologico non l'abbiamo proprio fatto. Però se riusciamo a riportare a un livello sostenibile i nuovi casi, dunque a 50 ogni 100mila abitanti, allora anche l'app potrebbe aiutarci". Chiede inoltre di accelerare sui vaccini: "Per marzo avremo messo in sicurezza personale sanitario e buona parte degli over 80. Questo è importante. Ma ci dobbiamo preparare per vaccinare 250-300mila persone al giorno, pare che il presidente Draghi abbia ipotizzato di arrivare anche a 500mila, ma io mi accontenterei di 300mila. Ma dobbiamo organizzarci ora: da aprile i vaccini li avremo per tutti, ma dovremo essere pronti. Il modello da seguire è quello israeliano, con centri diffusi, sfruttando grandi spazi come palasport, palestre, drive-through" e "penso anche che quando saranno completati gli studi, dovremo vaccinare anche i bambini, magari dall'inizio del prossimo anno scolastico". Inoltre "è necessario coinvolgere i medici di medicina generale. Ma in maniera organizzata: alcuni sono stati informati sui giornali dai presidenti di Regione". (red) 150801 FEB 21 

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