Translate

lunedì 16 agosto 2021

COVID: ANTI-ARTRITE AL VAGLIO EMA, MEDICO NAPOLI PIONIERE 'UTILE SE USATO BENE'

 

LUNEDÌ 16 AGOSTO 2021 17.31.08

**COVID: ANTI-ARTRITE AL VAGLIO EMA, MEDICO NAPOLI PIONIERE 'UTILE SE USATO BENE'** =

ADN0786 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RCA **COVID: ANTI-ARTRITE AL VAGLIO EMA, MEDICO NAPOLI PIONIERE 'UTILE SE USATO BENE'** = Scontato avvio iter agenzia Ue, 'in Italia ottima esperienza, in paziente giusto benefici rapidi e calo mortalità' Milano, 16 ago. (Adnkronos Salute) - "E' un annuncio atteso, quasi scontato", quello dell'avvio da parte dell'agenzia europea del farmaco Ema della valutazione del farmaco anti-artrite reumatoide tocilizumab per pazienti ricoverati con COVID in forma grave (sotto corticosteroidi e con necessità di ossigeno extra). Paolo Ascierto, direttore dell'Unità di oncologia melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative dell'Istituto tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, ha creduto fin da subito in questo farmaco. Era marzo 2020, l'Italia fronteggiava l'ondata numero 1 di un virus praticamente sconosciuto ai tempi, Sars-CoV-2. E proprio l'oncologo per primo ha utilizzato a Napoli in modalità off label l'anticorpo monoclonale nel trattamento della polmonite interstiziale da COVID-19, intuendo che potesse frenare la 'tempesta citochinica' nei pazienti colpiti dal virus. "E' un farmaco che si è rivelato molto utile - commenta all'Adnkronos Salute - Non è un farmaco buono per tutti, non guarisce tutti", puntualizza. "Ma usato nel paziente giusto al momento giusto, cioè dove si scatena all'inizio la tempesta citochinica e non c'è un danno grande", tale da richiedere intubazione, "dà un beneficio importante e anche in maniera rapida". L'avvio della valutazione Ema si può definire scontato, spiega l'esperto, "soprattutto dopo che l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva inserito tocilizumab nell'ambito delle proprie linee guida. Anche in Italia l'agenzia del farmaco Aifa lo aveva inserito nell'elenco dei farmaci di cui alla legge 648/1996 (che consente di erogare un medicinale a carico del Ssn, previo parere della Commissione Tecnico-Scientifica di Aifa in determinate situazioni, ndr)". Questo nuovo passo dell'Ema "conferma l'utilità nella polmonite severa da COVID-19". L'agenzia Ue valuterà i risultati degli studi disponibili (in particolare 4 ampi randomizzati) per valutare se autorizzare l'estensione d'uso di tocilizumab. Ascierto stesso a marzo dell'anno scorso era stato promotore di uno studio di fase 2, Tocivid-19, non randomizzato. "Ci troviamo con un 13% di riduzione della mortalità a un mese, fra i pazienti con polmonite severa da COVID, come sancito anche da Oms". (segue) (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 16-AGO-21 17:31 NNNN

LUNEDÌ 16 AGOSTO 2021 17.31.21

COVID: ANTI-ARTRITE AL VAGLIO EMA, MEDICO NAPOLI PIONIERE 'UTILE SE USATO BENE' (2) =

ADN0787 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RCA COVID: ANTI-ARTRITE AL VAGLIO EMA, MEDICO NAPOLI PIONIERE 'UTILE SE USATO BENE' (2) = (Adnkronos Salute) - "Il nostro studio, che aveva arruolato 330 pazienti in 20 ore il 19 marzo, nel suo piccolo dava un'informazione che poi è stata confermata anche da altri lavori - continua Ascierto -. Parallelamente sempre in Italia c'è stato un altro studio osservazionale in cui sono stati arruolati più di 3mila pazienti. Nel nostro Paese si è fatta un'ottima esperienza con questo farmaco". Farmaco su cui si era concentrata l'attenzione dei camici bianchi per via della sua capacità di bloccare l'azione dell'interleuchina-6, una sostanza prodotta dal sistema immunitario in risposta all'infiammazione, elemento che gioca un ruolo importante nella malattia COVID-19. Oggi all'ospedale Cotugno di Napoli, dove sono stati trattati a marzo 2020 i primi pazienti COVID con tocilizumab, l'anti-artrite "continua ad essere utilizzato, ovviamente in maniera ottimale - spiega Ascierto - cioè in pazienti selezionati valutando non solo il fatto che siano affetti da polmonite severa ma anche alcuni parametri, come appunto i livelli di interleuchina-6. Così si cerca di dare tocilizumab al paziente giusto al momento giusto. All'inizio veniva dato a tutti, ma man mano che si andava avanti è diventato chiaro che, in pazienti gravi, non intubati ma sotto ossigenoterapia, poteva avere un'azione anche importante in 24-48 ore". (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 16-AGO-21 17:31 NNNN

Nessun commento: