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giovedì 14 ottobre 2021

Fascismo: ricordati a Cesena 12 professori anti-regime =

 


GIOVEDÌ 14 OTTOBRE 2021 11.18.45


Fascismo: ricordati a Cesena 12 professori anti-regime =


(AGI) - Cesena, 14 ott. - Esattamente 90 anni fa, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 1931-32, 1.225 docenti universitari italiani furono invitati a firmare un modulo con il quale avrebbero giurato fedelta' al regime fascista. Tutti aderirono tranne 12 professori che cosi' facendo persero la cattedra, il diritto alla liquidazione e alla pensione. Con l'iniziativa 'Ci fu chi disse no', questa mattina Anpi, Comune e Campus universitario di Cesena hanno voluto ricordarli in una cerimonia a cui hanno partecipato anche gli studenti. "Con questa celebrazione - ha commentato il sindaco di Cesena Enzo Lattuca - vogliamo ricordare la rettitudine e la forza di non piegarsi al regime fascista da parte di 12 valorosi docenti di diverse Universita' italiane. Possono sembrare pochi, ma non lo sono. Non tutti trovarono la forza di resistere e di non adattarsi anche per non incorrere in quella extrema ratio prevista: l'espulsione dall'ambito accademico. Sempre attuale resta la riflessione della liberta' di espressione, di pensiero e di insegnamento per i docenti che svolgono la propria attivita' didattica". (AGI) Bo2/Ari (Segue) 141118 OCT 21 NNNN

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Fascismo: ricordati a Cesena 12 professori anti-regime (2)=


(AGI) - Cesena, 14 ott. - "Questi fatti - spiega ancora il sindaco di Cesena - risalgono a 90 anni fa e sono certo che non torneranno anche grazie ai principi su cui si fonda la nostra Repubblica italiana. Tuttavia un po' di preoccupazione c'e' rispetto ad alcuni comportamenti violenti a cui stiamo assistendo, penso ai fatti che si sono verificati a Roma la settimana scorsa e che non ci lasciano insensibili. La guardia rispetto a un ritorno della violenza deve rimanere sempre alta anche nelle Universita',- conclude - che sono i presidi della liberta' di pensiero di una comunita'". Tra i 12 docenti che si opposero al giuramento di fedelta' al fascismo c'era anche il chirurgo romagnolo Bartolo Nigrisoli, che divenne per il fascismo un avversario, oltre che scomodo, anche intoccabile, perche' gli infiniti atti di generosita' verso i bisognosi del suo aiuto e gli ammalati poveri gli avevano creato una larga base popolare a lui favorevole per stima e per riconoscenza. Inoltre godeva anche della massima considerazione in campo medico e scientifico. Nel dicembre del 1931, quando Mussolini pretese il giuramento di fedelta' al fascismo da parte dei docenti universitari, alcuni amici gli consigliarono di chiedere immediatamente il collocamento a riposo, ma rifiuto' ribadendo che non avrebbe giurato e non si sarebbe allontanato spontaneamente, proprio per lasciare al fascismo la responsabilita' di ogni decisione al riguardo. Nigrisoli continuo' dunque a esercitare la chirurgia nella sua casa di cura, operando fino ai primi del 1941, mentre prosegui' le sole visite ambulatoriali fino all'eta' di 85 anni, quando cesso' completamente l'esercizio professionale. Dopo la Liberazione gli fu proposta la riassunzione in ruolo all'Universita', che rifiuto'. (AGI)Bo2/Ari 141118 OCT 21 NNNN

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